Il green new deal italiano prevede la possibilità di ottenere risorse per gli investimenti industriali destinati ad alcuni settori.
Green new deal, cos’è?
Sul sito del Mise è ampliemte specificato il concetto di Green new deal. Si tratta di interventi del Fondo per la crescita sostenibile definito dal Ministro dello sviluppo economico di concerto con il Ministro dell’economia. Tuttavia prevede la concessione di agevolazioni finanziarie a sostegno dei progetti di ricerca, innovazione, sviluppo per la transizione ecologica e circolare a sostegno delel finalità green.
Infine le risorse messe a disposizione sono pari a 750 milioni. A valere sul Fondo per la crescita sostenibile (FCS) e sul Fondo rotativo per il sostegno alle imprese e agli investimenti in ricerca (FRI), gestito da Cassa Depositi e Prestiti.
In cosa consiste il contributo?
I progetti devono prevedere spese e costi ammissibili non inferiori a 3 milioni e non superiori a 40 milioni di euro. Inoltre i progetti devono essere realizzati all’interno del territorio italiano. Infine la durata della realizzazione delle nuove idee deve essere non inferiore a 12 mesi e non superiore a 36 mesi.
Quali sono i progetti finanziabili per il Green new deal?
Secondo il Mise possono richiede il contributo a fondo perduto le imprese che operano a livello industriale, agroindustriali, servizi, artigianali e cerchi di ricerca. Occorre presentare un progetto, anche in forma congiunta, volta a realizzare nuovi prodotti, servizi, attività in particolari ambiti:
- economia circolare;
- riduzione dell’us della plastica;
- turismo sostenibile;
- adattamento e mitigazione dei rischi sul territorio derivanti dal cambiamento climatico;
- sostituzione della plastica con materiali alternativi;
- rigenerazione urbana.
Le parole del ministro Giorgetti a sostegno dei progetti green
“La sostenibilità ambientale è decisiva per il nostro futuro ed è un obiettivo da perseguire e raggiungere. Ma dobbiamo essere consapevoli che la rivoluzione verde ha un prezzo e nostro compito è fare in modo che la transizione non lasci per strada morti e feriti in termini sociali ed economici. Per questo ho più volte sottolineato che la sostenibilità ambientale deve essere in equilibrio con quella economica e sociale.
Da ministro dello Sviluppo economico mio dovere è tutelare il sistema delle imprese ad attraversare questa transizione in maniera costruttiva”, dichiara Giorgetti. “Per queste ragioni, in questa delicata fase di transizione – prosegue il ministro – dobbiamo sostenere le imprese italiane con tutti gli strumenti e le risorse, nazionali ed europee, che abbiamo a disposizione per favorire la ricerca e lo sviluppo di tecnologie innovative, i processi di riconversione industriale e gli investimenti per la decarbonizzazione in settori strategici come quelli della siderurgia e dell’automotive”.