La NASpI è la Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego e hanno diritto a percepirla coloro che perdono il lavoro. Dal primo gennaio 2022 c’è però una novità infatti torna in vigore il decalage sull’assegno NASpI.
Decalage sull’assegno NASpI: cos’è
La NASpI entra nel nostro ordinamento con l’articolo 1, decreto legislativo 4 marzo 2015, n. 22 ed è rivolta a coloro che hanno perso involontariamente l’occupazione, compresi apprendisti, soci lavoratori di cooperative, dipendenti a tempo determinato delle pubbliche amministrazioni, lavoratori dello spettacolo con contratto a tempo determinato. Sono invece esclusi i dipendenti delle pubbliche amministrazioni con contratto di lavoro a tempo indeterminato, gli operai agricoli con contratto a tempo determinato, coloro che hanno maturato i requisiti pensionistici (pensione di vecchiaia o anticipata), i lavoratori titolari di assegno di invalidità che non optino per la NASpI.
L’INPS eroga questo assegno mensilmente per un numero di settimane corrispondenti alla metà delle settimane contributive maturate negli ultimi 4 anni. L’importo spettante è pari al 75% della media delle retribuzioni maturate negli ultimi 4 anni. La disciplina però prevede anche che, dal primo giorno del quarto mese (articolo 4 comma 3 del decreto legislativo 22 del 2015) inizia ad applicarsi un decalage del 3% mensile. Se il beneficiario ha compiuto 55 anni di età, il decalage inizia ad essere applicato dall’ottavo mese.
Effetti del decreto Sostegni bis sul decalage NASpI
Con il decreto Sostegni Bis, decreto legge 73 del 2021, è stata però disposta la sospensione del decalage fino al 31 dicembre 2021. L’obiettivo era aiutare le persone che avevano perso il lavoro ad affrontare l’emergenza Covid senza particolari disagi, infatti il periodo emergenziale ha visto un aumento della perdita di posti di lavoro e quindi di disoccupazione e una maggiore difficoltà per chi già lo aveva perso a ricollocarsi.
Questo implica che dal 1° gennaio 2022 ricomincia ad essere applicato il decalage sull’assegno NASpI e a dare conferma di ciò c’è il messaggio 2309 del 16 giugno 2021. Il messaggio precisa che dal primo gennaio 2022 per le indennità NASpI ancora in essere “l’importo sarà calcolato applicando le riduzioni corrispondenti ai mesi di sospensione trascorsi”, si deduce che saranno comunque recuperate le percentuali di decalage non applicate in precedenza. Questo vuol dire che non si comincerà di nuovo il decalage al 3%, ma molto superiore.
Questo vuol dire che il calcolo prevede una riduzione del 3% per il mese di giugno, a questa riduzione si applica un’ulteriore riduzione che avrebbe dovuto essere applicata a luglio e via così fino ad arrivare a dicembre 2021. L’importo che i percettori avranno a metà gennaio 2022 subirà un taglio deciso. Dai calcoli eseguiti emerge che coloro che al primo giugno percepiva 1000 euro, in virtù dei vari tagli percepirà a gennaio circa 750 euro.