Per quattro regioni del Sud Italia i contributi a fondo perduto per gli investimenti delle imprese possono arrivare al 60%. È quanto determinato dalla Carta degli aiuti a finalità regionale che indica le aree italiane che possono essere ammesse agli aiuti su base territoriale. La carta degli aiuti fissa, inoltre, i contributi massimi ottenibili per ogni impresa beneficiaria. La distinzione avviene per imprese di piccole, medie e grandi dimensioni. Il limite si ottiene in una percentuale di costo per gli investimenti ritenuti ammissibili.
Contributi a fondo perduto per gli investimenti delle imprese: in quali regioni la spesa è coperta di più?
Le regioni che possono ottenere fino al 60% di contributi a fondo perduto sono la Puglia, la Sicilia, la Calabria e la Campania. Per altre tre regioni, il Molise, la Basilicata e la Sardegna la percentuale degli aiuti a fondo perduto può arrivare al 50%. Tutte e sette le regioni del Centro-Sud appartengono alla “Zona A”, individuata dalla Commissione europea per l’erogazione dei contributi. Con il 32% della popolazione italiana, le sette regioni rientrano tra quelle più svantaggiate in Europa, con un Prodotto interno lordo (Pil) pro capite al di sotto del 75% della media dell’Unione Europea.
Fondo perduto imprese del Centro e del Sud Italia: i riferimenti normativi
Le regioni indicate, dunque, sono ammissibili dei contributi a fondo perduto previsti dal paragrafo 3 lettera a), dell’articolo 107, del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea (Tfue). La decisione della suddivisione delle regioni tra zone a maggiore impatto per gli aiuti a fondo perduto è stata decretata dalla Commissione europea con l’approvazione della Carta degli aiuti a finalità regionale a seguito della decisione C 8655 del 2 dicembre 2021. La Carta degli aiuti è entrata in vigore il 1° gennaio 2022 e determinerà gli investimenti nelle regioni fino a tutto il 2027, anno di termine del settennato.
Contributi a fondo perduto: quali sono le percentuali di aiuti alle imprese?
In relazione a quanto stabilito dalla Carta degli aiuti alle imprese, le percentuali di contributo a fondo perduto risultano le seguenti:
- percentuale di base del 40% per la Puglia, la Campania, la Sicilia e la Calabria. La Carta prevede una maggiorazione per le piccole e medie imprese (Pmi) in relazione alla dimensione. La maggiorazione è del 10% per investimenti realizzati nelle medie imprese; e del 20% per gli investimenti relativi alle piccole imprese;
- di base il 30% per la Sardegna, il Molise e la Basilicata, con le maggiorazioni applicate alle prime quattro regioni.
Contributi a fondo perduto in arrivo: per quali imprese?
In base al riordino della Carta degli aiuti, i contributi a fondo perduto saranno distribuiti alle imprese nelle modalità individuate dal ministero per lo Sviluppo Economico:
- 40% andrà di contributo alle grandi imprese della Campania, della Puglia, della Calabria e della Sicilia;
- 50% per le medie imprese delle stesse regioni;
- 60% di contributi alle piccole imprese delle medesime regioni.
Per le imprese appartenenti alle altre regioni (Sardegna, Basilicata e Molise) ammesse agli aiuti, i contributi a fondo perduto saranno rispettivamente del 10% in meno rispetto alle imprese delle prime quattro regioni. Pertanto, il 50% alle piccole imprese, il 40% alle medie imprese e il 30% alle grandi imprese.
Contributi a fondo perduto per le imprese: quali aiuti alle imprese del Centro e del Nord Italia?
Per le altre regioni del Centro e del Nord Italia non vi sono ancora aggiornamenti sui contributi a fondo perduto delle imprese. In particolare, le aree interessate attendono la modifica della Carta degli aiuti. Si prospettano, in ogni modo, percentuali più basse rispetto alle regioni del Centro e del Sud Italia ammesse nella Zona A. Le percentuali saranno comunque più elevate rispetto alle aree non ammesse ai contributi a fondo perduto.