L’Isee ormai è un documento o certificato, che riguarda tutte le famiglie o quasi. Se fino a ieri si trattava di un certificato utile a chi doveva chiedere prestazioni, servizi o agevolazioni, adesso riguarda anche famiglie che devono semplicemente richiedere l’assegno unico sui figli a carico.
Infatti la misura universale che sostituisce detrazioni, assegni familiari e altri benefit relativi al welfare per le famiglie, richiede l’Isee. Non per la sua erogazione, perché anche senza Isee si può lo stesso percepire l’assegno, ma per quanto riguarda gli importi, che sono collegati proprio all’Indicatore della Situazione Economica Equivalente del nucleo familiare.
Questa debita premessa serve per stabilire l’importanza dell’Isee. Per esempio, l’assegno universale varia in base all’Isee, così come varia il reddito di cittadinanza. E con Isee troppo alto, si può uscire fuori dal perimetro dei beneficiari delle riduzioni delle tasse universitarie, della riduzione della mensa scolastica e di tanti altri benefici previsti dalla normativa assistenziale italiana.
Ma si può abbassare l’Isee? La risposta è affermativa, ma probabilmente l’unica via lecita per farlo è il ridurre o aumentare la composizione del nucleo familiare. Tutte le altre fantomatiche vie possibili per abbassare la soglia dell’Isee sono illecite o quasi.
Abbassare un Isee, le vie possibili tra lecite ed illecite
Partiamo dalla considerazione che abbassare l’Isee eludendo un reddito, celando un patrimonio, o dichiarando il falso espone a sanzioni e rischi non certo bassi. Senza considerare che se per il tramite dell’Isee si recuperano prestazioni assistenziali o bonus, si entra nel campo di un vero e proprio reato che è la truffa ai danni dello Stato o la fruizione indebita di aiuti di Stato.
Non si scherza quindi. Anche se ormai queste pratiche sono abbastanza rare e difficili da mettere in pratica. Questo per via delle banche dati e degli incroci che ormai hanno fatto diventare un “Grande Fratello” tutta la posizione economica, reddituale e patrimoniale di un contribuente.
Difficile nascondere un reddito quindi. Forse più semplice farlo con un patrimonio, spostando dei soldi donandoli ad un figlio magari. Più facile e lecito invece, intervenire sui nuclei familiari, aumentandoli o diminuendoli per abbassare un Isee.
Infatti anche la composizione di un nucleo familiare incide sugli Isee di una famiglia. Ogni componente incide con i suoi patrimoni e i suoi redditi e fa ad influire sulla scala di equivalenza fissata per calcolare l’indicatore.
Evidente che eliminare da un nucleo familiare un soggetto che apporta consistenti redditi o patrimoni, serve per abbassare l’Isee. Ma inserire nel nucleo familiare un soggetto privo di redditi e patrimoni ha lo stesso effetto.
Come uscire da un nucleo familiare
Più persone compongono la famiglia, più si abbassa l’Indicatore della situazione economica equivalente, ma è altrettanto vero che se queste persone hanno redditi propri e patrimoni altrettanto propri elevati, l’Isee di contro si alza. Occorre fare bene i conti quindi.
Un modo per abbassare l’indicatore è rivedere la composizione del nucleo familiare. Avete un figlio che lavora e ha redditi? Se avete la possibilità meglio “cacciarlo “ di casa, usando un eufemismo. Se c’è la possibilità di cambiare la sua residenza, magari in un’altra casa, meglio farlo perché così si porta via anche i suoi redditi ed i suoi patrimoni.
Certo, occorre fare bene tutte le considerazioni, dal momento che il tutto viene fatto presentando una DSU (Dichiarazione Sostitutiva Unica) che fa riferimento a redditi e patrimoni del 2020, cioè di due anni prima. Ed anche l’utilizzo dell’Isee corrente (per rapportare la situazione di una famiglia più vicina alla realtà del momento),deve seguire precise tempistiche. Non si può ottenere l’Isee corrente da un giorno all’altro, solo spostando un figlio nella seconda casa del nucleo.
CI sono regole che vanno meglio conosciute per procedere a questi cambiamenti. Un figlio con meno di 26 anni di età, se non ha redditi tali da essere indipendente, anche con residenza diversa finisce nello stesso nucleo familiare dei genitori. Ma in questo caso, non avendo redditi, è utile averlo nell’Isee, perché essendo non autosufficiente abbassa l’Isee.