Sono 2 i bonus per le imprese che operano nel turismo, oltre a quelli dedicati alle agenzie di viaggi e ai tour operator. Si tratta di contributi a fondo perduto, di crediti di imposta e di finanziamenti agevolati le cui domande potranno essere presentate a partire dal 21 febbraio 2021. Interessate ai bonus sono le imprese che operano nel turismo, dalle imprese alberghiere a quelle ricreative e fieristiche, alle imprese congressuali.
Contributi a fondo perduto imprese alberghiere e turismo: ecco chi può presentare domanda
Un contributo a fondo perduto con credito di imposta e finanziamento agevolato è previsto per le imprese alberghiere, per quelle del comparto turistico, ricreativo, congressuale e fieristico dal decreto legge numero 152 del 2021. Fanno parte dei soggetti beneficiari del beneficio fiscale anche i parchi faunistici e acquatici, i complessi termali, i porti turistici e gli stabilimenti balneari. Il decreto ha trovato attuazione nell’avviso pubblico del 23 dicembre 2021, pubblicato sul sito del ministero del Turismo.
Quali sono i requisiti richiesti per il bonus turismo?
All’articolo 1 del decreto 152, i requisiti soggettivi richiesti per la presentazione della domanda dei contributi riguardano le imprese in attività, iscritte al Registro imprese da mantenere per cinque anni successivi all’elargizione del beneficio fiscale. Inoltre è richiesta la regolarità del Documento unico di regolarità contributiva (Durc), oltre alla regolarità fiscale e dell’antimafia.
Contributi a fondo perduto e crediti di imposta nel turismo: quali sono gli interventi ammissibili?
Gli interventi ammissibili per richiedere il bonus turismo, i crediti di imposta e i contributi a fondo perduto riguardano:
- l’efficienza energetica;
- l’eliminazione delle barriere architettoniche;
- gli interventi edilizi;
- la costruzione di piscine termali;
- la riqualificazione antisismica;
- la digitalizzazione delle imprese turistiche;
- l’acquisto di mobili e di arredi secondo quanto prevede l’articolo 4 dell’avviso pubblico del ministero del Turismo.
Non rientrano tra gli interventi, invece, quelli relativi all’installazione degli impianti fotovoltaici.
Bonus turismo, elenco delle spese ammissibili: dove si può trovare?
Le spese ammissibili ai contributi a fondo perduto del bonus turismo si possono trovare, in elenco, sul sito del ministero del Turismo. La pubblicazione avviene entro i 60 giorni successivi all’emanazione dell’avviso pubblico. Inoltre, le spese ammissibili sono quelle sostenute dal 7 novembre 2021 al 31 dicembre 2024. L’inizio dell’intervento agevolato oggetto di richiesta dei contributi a fondo perduto deve avvenire entro sei mesi dalla pubblicazione dell’elenco degli ammessi ai finanziamenti. La fine dell’intervento deve avvenire entro 24 mesi dalla pubblicazione dell’elenco dei beneficiari con una proroga massima di sei mesi. Il tutto comunque entro la fine del 2024.
Crediti di imposta e bonus turismo: in cosa consiste l’agevolazione fiscale?
Per quanto attiene al tipo di agevolazione fiscale sugli interventi delle imprese operanti nel settore del turismo, è previsto un credito di imposta dell’80% da calcolare sulle spese ammissibili e un contributo a fondo perduto che può arrivare al 50%. Se si opta per il credito di imposta, è necessario utilizzarlo solo in compensazione dall’esercizio susseguente a quello dell’intervento. Il termine per utilizzare il credito di imposta è il 31 dicembre 2025. Inoltre, il credito di imposta può essere ceduto a terzi. Infine è previsto un finanziamento a tasso agevolato. La dote complessiva dell’agevolazione a favore delle imprese del turismo è pari a 500 milioni di euro.
Bonus turismo, quando si può presentare la domanda?
La domanda per il bonus turismo può essere presentata entro 30 giorni dall’apertura della piattaforma on line. La data prevista è quella del 21 febbraio 2022. L’attribuzione del beneficio fiscale avviene a seconda dell’ordine cronologico di presentazione delle istanze. L’elenco dei beneficiari del bonus turismo avviene entro 60 giorni dalla scadenza per la presentazione delle domande. L’erogazione dell’incentivo avviene secondo l’ordine cronologico di comunicazione della conclusione dell’intervento.
Contributi diretti spesa e bonus per riqualificazione energetica e innovazione digitale turismo
Il secondo bonus con contributi diretto della spesa e finanziamenti agevolati è quello previsto dall’articolo 3 del decreto legge numero 152 del 2021. Si tratta di agevolazioni fiscali per la riqualificazione energetica e l’innovazione digitale delle imprese del turismo. La norma ha avuto attuazione con il decreto ministeriale del Tesoro del 28 dicembre 2021, reperibile sul sito istituzionale. Si tratta di un bonus per i soggetti operanti nel turismo e in attività. Serve l’iscrizione al Registro delle imprese. Inoltre è necessario gestire un’attività ricettiva o di servizio turistico in immobili. I requisiti sono reperibili sul decreto ministeriale all’articolo 4.
Quali sono le spese ammissibili e le agevolazioni?
Le spese ammissibili dei contributi diretti sulle spese e del bonus riqualificazione energetica e innovazione digitale del turismo sono reperibili nell’articolo 6 del decreto ministeriale. Si tratta di cinque tipologie di spese e di investimenti. I contributi diretti raggiungono fino al 35% delle spese ammissibili in relazione alla dimensione dell’impresa. Sono previsti dei finanziamenti agevolati. Le spese devono essere sostenute entro il 31 dicembre 2025.
Bonus per le imprese del turismo, quali sono i documenti da presentare?
In tutto devono essere presentati 29 documenti nelle domande del bonus per le imprese operanti nel settore del turismo. I primi 9 documenti sono relativi alla parte anagrafica e, pertanto, alla sezione delle informazioni sul soggetto richiedente e su quelli del legale rappresentante. I successivi 7 documenti sono inerenti alla sezione degli interventi da realizzare per ottenere il bonus turismo. Rientrano nei documenti la descrizione dettagliata del progetto di investimento e le occorrenti autorizzazioni come Cilas, Cila, Scia e Dia. L’ultima sezione dei documenti ne individua 13. Tra questi, particolare importanze è l’asseverazione del tecnico abilitato per la congruenza dei costi massimi unitari. Il tecnico deve accertare anche le date di inizio e di termine dei lavori. Inoltre, il tecnico deve attestare anche la compatibilità degli interventi in merito al regolamento Ue numero 852 del 2020.