L’Assegno unico 2022 è tra gli argomenti di maggiore interesse in queste ultime settimane. L’avvicinarsi della data a partire dalla quale la misura entrerà in vigore è il primo fattore che rende di attualità la misura. Ma poi c’è anche il via alle domande da parte dell’Inps sul suo portale istituzionale, che ha ampliato l’interesse per la misura.
La novità delle ultime ore riguarda le detrazioni. Come si sa l’assegno unico andrà a modificare tutto il pacchetto di misure di welfare delle famiglie. Dal bonus bebè all’assegno per il nucleo familiare, dalle detrazioni per carichi di famiglia al bonus mamma domani.
Tutto sacrificato sull’altare del nuovo assegno unico universale per i figli. Tutto cancellato e via alla misura universale.
Ma alcune detrazioni per i figli resteranno. Lo prevede la bozza del nuovo decreto sostegni ter.
Assegno universale ok, ma salve alcune detrazioni per i figli
Secondo la bozza del nuovo decreto emergenziale, non verranno eliminate alcune delle detrazioni più utilizzate. Parliamo di quelle per le spese sostenute per i figli a carico. Una novità questa che cozza con alcune voci delle ultime settimane che davano per perdute anche molte detrazioni tra le più utilizzate dai contribuenti nel modello 730.
L’assegno universale come ormai è noto ai più, è un assegno che verrà erogato alle famiglie italiane in sostituzione di tutti gli altri benefit previsti oggi. E verrà erogato per ogni figlio fino a 21 anni se a carico fiscalmente del richiedente e del suo coniuge.
Per le spese sostenute in favore dei figli a carico quindi, ancora utili le detrazioni. Gli oneri detraibili infatti non vengono toccati da questa grande novità.
Dove opera il nuovo decreto sostegni e cosa dice sull’Assegno unico
Le novità del decreto sostegni ter finiranno con modificare anche il Testo Unico delle Imposte sui Redditi (TUIR). E sono novità estese a una miriade di contribuenti. Infatti riguardano coloro i quali, e sono tanti, dal primo marzo avranno a che fare con la grande rivoluzione dell’assegno unico universale sui figli a carico. Per questi soggetti le detrazioni fiscali sui figli a carico restano fruibili, tranne che per quelle dirette e fisse.
In pratica si concede a molti contribuenti di beneficiare comunque di alcune agevolazioni nelle dichiarazioni dei redditi, quindi nel modello 730 o nel modello Redditi Persone Fisiche.
Infatti, nonostante l’assegno unico, ai contribuenti sarà concesso di continuare a sfruttare le detrazioni previste per oneri detraibili. Si tratta di quelle detrazioni previste per esempio,per le spese scolastiche o quelle sanitarie. Ma ci sono anche quelle per le spese universitarie piuttosto che le spese di affitto per studenti fuori sede.
Assegno unico 2022, non tutti i benefit si perdono
È vero che il restyling prodotto dall’assegno universale per i figli fino a 21 anni di età è piuttosto profondo, ma in materia di detrazioni inciderà solo su un determinato ambito. Parliamo delle detrazioni fiscali per i figli a carico che rientrano nel campo dei carichi di famiglia. Sono le detrazioni che vengono riconosciute nelle buste paga o nei cedolini mese per mese, Detrazioni che poi finiscono nelle Certificazioni uniche e nei modelli di dichiarazione dei redditi.
Sono le detrazioni per i carichi di famiglia, limitatamente a quelli dei figli fino a 21 anni, quelle che verranno assorbite dall’assegno unico. Nonostante il nuovo decreto sostegni ter sia ancora in bozza , l’intervento correttivo alla normativa si è reso necessario. In effetti molti credevano di aver perduto pure i benefici fiscali relativi alle spese che danno diritto alle detrazioni al 19% in sede di dichiarazione dei redditi.
Confermati i limiti di reddito per essere considerati a carico
Quindi, per le detrazioni da oneri sostenuti nell’anno di imposta a cui le dichiarazioni dei redditi fanno riferimento, i figli per cui si rientra nel campo di applicazione dell’assegno universale sono equiparati a chi non rientra. Nessuna differenziazione quindi in base al diritto o meno all’assegno universale.
A fugare ogni dubbio anche la conferma dei limiti di reddito personali che inseriscono un figlio a carico del genitore. Infatti i limiti restano pari a 2.840,51 euro annui al lordo degli oneri deducibili, incrementato fino a 4.000 euro, sempre al lordo degli oneri deducibili, per i figli fino a 24 anni di età.