Nel tempo i vini italiani sono diventati un prodotti di eccellenza ricercati in tutto il mondo, questo anche grazie a diversi riconoscimenti che premiano l’intera filiera, dalla produzione delle uve alla trasformazione attraverso tecniche di vinificazione/fermentazione frutto di attenti studi e tanta passione dei Maestri italiani. L’importanza del settore è dimostrata anche dall’adozione del Piano Nazionale di sostegno al settore vitivinicolo del MIPAAF (Ministero per le Politiche Agricole, Alimentari e Forestali). Ecco nel dettaglio cosa prevede.
Sostegno al settore vitivinicolo dall’Unione Europea: Regolamento UE 1308/2013
La riforma del settore vitivinicolo risale al 2008 ed è stata man mano implementata con varie misure di intervento. L’obiettivo è dare supporto a tutta la filiera, dalla coltivazione delle vigne alla trasformazione del prodotto e quindi alla conservazione del vino, il tutto anche nell’ottica di realizzare un prodotto finale di eccellenza. Un punto di riferimento importante per quanto riguarda la normativa di settore è il Regolamento UE 1308/2013, che si occupa dell’Organizzazione Comune del mercato vitivinicolo e del piano di aiuti dell’Unione Europea. L’articolo 50 di tale Regolamento disciplina gli aiuti comunitari e gli investimenti diretti alla trasformazione e alla commercializzazione del vino. Prevede che il sostegno da parte degli Stati Membri sia fissato al settore vitivinicolo nel 40% per gli investimenti, ridotto al 10% per le grandi imprese. Gli investimenti che possono ricevere sostegno sono limitati a strutture e attrezzature/macchinari.
Piano Nazionale di sostegno al settore vitivinicolo
Le misure ad oggi applicabili sono contenute nel Piano Nazionale di sostegno al settore vitivinicolo 2019/2023, questo prevede due tipologie di fondi su cui le imprese e i consorzi impegnati nel settore possono valersi, il primo fondo è quello nazionale, il secondo fondo è regionale. Le imprese agricole, i consorzi, le cooperative possono accedere a diverse tipologie di aiuti e proporre quindi istanze per partecipare ai bandi. Le domande per i bandi che ora vedremo possono essere proposte annualmente.
Il progetto prevede diversi aiuti e misure.
A) Promozione dei mercati
Si tratta di una misura volta ad aiutare le imprese e i consorzi che sono impegnati nella promozione dei vini italiani in modo che gli stessi siano conosciuti a livello globale e quindi il settore possa implementarsi. Possono essere finanziate campagne pubblicitarie di promozione, campagne di informazione, manifestazioni, fiere, studi per valutare i risultati delle varie campagne di promozione e pubblicità. Proprio per la natura di questa tipologia di intervento per il settore vitivinicolo, i beneficiari possono essere molteplici e non limitati ai produttori di uve e vini, ma anche consorzi, associazioni, federazioni e società cooperative.
B) Ristrutturazione e riconversione dei vigneti
L’obiettivo è aumentare la competitività dei produttori di vino favorendo l’impianto di specie maggiormente richieste dai consumatori e migliorare la qualità dei vini prodotti. Possono beneficiare di questo aiuto i produttori singoli e aggregati, cooperative agricole, consorzi di tutela, società di persone e di capitali che si occupano di attività agricole e organizzazioni di produttori. Si possono ottenere aiuti per:
- impianto di un nuovo vigneto oppure per sovrainnesto su vigneti che si trovano in buono stato vegetativo e ritenuti già razionali;
- ristrutturazione del vigneto con diversa collocazione, ma solo se la seconda è dal punto di vista agronomico più vantaggiosa per la produzione, ad esempio perché vi è una migliore esposizione;
- per il miglioramento di tecniche di gestione del vigneto;
- reimpianto in seguito ad estirpazione obbligatoria per motivi fitosanitari.
Gli aiuti rivolti a questa tipologia di intervento sono di:
- sostegno al reddito per il mancato raccolto dovuto ai lavori eseguiti, per un importo massimo di 3.000 euro per ettaro e a copertura anche del 100% delle perdite stimate;
- contributi ai costi di ristrutturazione al 50%, elevabili al 75% per le regioni particolarmente depresse, fino a un massimo di 16.000 euro per ettaro di terreno e nelle regioni classificate meno sviluppate con un importo massimo di 15.000 euro per ettaro.
Le Regioni e le Province autonome possono aumentare tali importi. In questo caso i beneficiari possono anche chiedere degli anticipi sui pagamenti ammessi, gli anticipi possono arrivare all’80% del totale.
C) Reimpianto dei vigneti per ragioni sanitarie o fitosanitarie
Si applicano gli stessi criteri previsti al punto B).
D) Vendemmia verde
Si tratta di una misura volta ad eliminare le eccedenze di uva e mantenere quindi l’equilibrio tra offerta e domanda evitando così depressioni dei prezzi.
La domanda per ottenere gli aiuti non può essere presentata nel caso in cui il raccolto sia già stato danneggiato prima delle vendemmia stessa da calamità naturali, ad esempio grandine. Il pagamento avviene in base alla quantità di uve verdi realmente non avviate alla produzione finale.
La misura del sostegno al settore vitivinicolo in questo caso varia in base alla tipologia di raccolta di uva verde eseguita, ad esempio per la raccolta manuale il contributo varia da 7 a 9 euro a quintale in base alla resa regionale. Per la raccolta meccanica il prezzo è di 1308/2013, in base alle caratteristiche del terreno. In caso di distruzione chimica del raccolto, il calcolo viene fatto in base ai costi effettivamente sostenuti e dimostrati dagli agricoltori. Il Piano Nazionale di sostegno al settore vitivinicolo prevede un rimborso al 50% dei valori sopra espressi. Le domande devono essere proposte telematicamente attraverso AGEA, quindi rivolgendosi alla sede locale delle organizzazioni del produttori.
E) Investimenti per le imprese
Si tratta di investimenti volti ad ammodernare le imprese migliorandone la competitività.
Questa tipologia di aiuto è rivolta a coloro che si occupano di produzione di mosto, coltivazione di uve con vinificazione in proprio, coltivazione di uve poi destinate a soggetti terzi che si occupano della trasformazione delle uve e a soggetti che si occupano solo di trasformazione e vinificazione.
Per ognuno di questi interventi il Piano Nazionale di sostegno al settore vitivinicolo stabilisce dei termini per la presentazione delle domande. Le domande possono essere proposte annualmente. In questo caso non forniamo le date perché ci sono state delle modifiche e delle proroghe a causa dell’emergenza Covid. Di conseguenza consigliamo ai produttori di rivolgersi alle organizzazioni di settore per ottenere maggiori informazioni sulle scadenze effettivamente valide e sui bandi regionali di integrazione al Piano Nazionale.
Naturalmente il settore dell’agricoltura riceve aiuti a 360°, cioè non rivolti esclusivamente ai produttori di vino, per una quadro maggiormente esaustivo inerente gli aiuti dell’Unione Europea, si consiglia la lettura dell’articolo: Agricoltura: aiuti dall’Unione Europea per imprenditori agricoli e PMI