L’Unione Europea riconosce che, nonostante le difficoltà dovute alla pandemia, il settore dell’agricoltura sta dando prova di coraggio e resilienza, proprio per questo ha pensato una serie di aiuti concreti per coloro che lavorano in questo settore. Ciò anche al fine di continuare a garantire la sicurezza alimentare. Gli aiuti dall’Unione Europea per imprenditori agricoli e PMI sono rivolti agli agricoltori e alle zone rurali. Ecco di cosa si tratta.
Stanziamenti per prestiti e finanziamenti a tasso agevolato in agricoltura
Le agevolazioni previste dall’Unione Europea per aiutare il settore dell’agricoltura sono diverse. In primo luogo è previsto uno stanziamento di 200.000 euro a copertura di costi operativi per l’accesso a prestiti e finanziamenti a tasso agevolato o piani di pagamento particolarmente convenienti.
La politica europea prevede inoltre la possibilità per gli agricoltori e le PMI di ricevere versamenti anticipati più elevati. Si tratta dei versamenti previsti dalla PAC, Politica Agricola Comune, che passano, quelli per il sostegno al reddito dal 50% al 70% e quelli per lo sviluppo rurale passano dal 75 all’85%.
Deroghe alla disciplina degli Aiuti di Stato e aiuti de minimis per il settore dell’agricoltura
L’Unione Europea ha inoltre previsto aiuti di Stato più elevati per gli agricoltori e per le aziende impegnate nel comparto della trasformazione dei prodotti alimentari. In base alla normativa, gli agricoltori e PMI impegnate in agricoltura possono ricevere fino a 100.000 euro di aiuti di Stato mentre le aziende impegnate nella trasformazione e nella commercializzazione dei prodotti alimentari possono ottenere fino 800.000 euro. Tali importi possono essere integrati con gli aiuti de minimis specifici per il settore agricolo e che possono avere un tetto massimo di 20.000 euro, in alcuni casi elevabili a 25.000 euro.
Sappiamo che gli aiuti di Stato sono generalmente incompatibili con il mercato interno, ma tali aiuti di Stato sono possibili grazie all’articolo 107, paragrafo 2, lettera b) del TFUE che ammette la possibilità di aiutare questo settore in quanto trattasi di aiuti destinati a ovviare ai danni arrecati da calamità naturali o da altri eventi eccezionali, come appunto può essere la pandemia.
Il paragrafo 3 dello stesso articolo, alla lettera C, sottolinea invece la compatibilità con il mercato interno degli aiuti all’agricoltura al fine di agevolare lo sviluppo economico dei settori agricolo e forestale e nelle zone rurali.
Per gli approfondimenti sugli “aiuti de minimis” e sugli “aiuti di Stato” leggi gli articoli:
Aiuti de minimis: cosa sono, limiti, ammontare e come ottenerli
Aiuti di Stato e pandemia: l’Unione Europea ammette deroghe