L’inflazione pesa nelle casse di tutti gli italiani, ecco perché l’INPS, oltre ad aver provveduto all’adeguamento degli assegni pensionistici, ha perfezionato anche l’adeguamento indennità di invalidità 2022.
Adeguamento indennità di invalidità 2022
L’assegno di invalidità è un diritto di coloro che hanno un’invalidità superiore al 74% e prevede il versamento di un importo mensile, comprensivo di tredicesima mensilità, di piccola entità.
Nel 2021 l’importo previsto per l’indennità di invalidità era di 287,09 euro, per il 2022, in applicazione della circolare 197 del 2021 dell’INPS, l’importo è stato adeguato all’inflazione dell’1,6% e di conseguenza l’assegno di invalidità è di 291,69 euro.
A questo proposito occorre fare delle precisazioni, infatti coloro che hanno ottenuto il riconoscimento della cecità parziale percepiscono un importo minore: 215,35 € , nel 2021 l’importo per questa categoria era di 213,08 €.
L’indennità di comunicazione per sordo muti è invece di 260,76 euro.
Coloro che in seguito alla valutazione della Commissione risultano ciechi totali hanno il riconoscimento di un’indennità di invalidità di 315,45 €, mentre nel 2021 percepivano 310,48 €.
Ulteriori informazioni sull’adeguamento dell’indennità di invalidità 2022
Si tratta a ben vedere di piccoli aumenti, ma è opportuno sottolineare che, come la stessa INPS afferma, la circolare del mese di ottobre ha il solo scopo di far in modo che i soggetti interessati possano percepire fin dal primo mese dell’anno di importi di valore adeguato all’indice di inflazione. Nel primo trimestre del 2022 si provvederà ad aggiornare l’indice di inflazione con dati correnti. Di conseguenza, visti i costanti aumenti energetici che portano al rialzo dei prezzi di molti beni di uso quotidiano, a partire dagli alimentari, è possibile che nei prossimi mesi ci sia un piccolo ritocco al rialzo.
La circolare 197 dell’ INPS sottolinea anche che per l’anno 2022 e 2023 i requisiti anagrafici per la trasformazione dell’invalidità civile in assegno sociale sono fissati a 67 anni di età.
Ricordiamo anche che il Governo nei mesi passati è intervenuto sulla questione inerente la perdita del diritto all’indennità di invalidità per coloro che hanno un lavoro, indipendentemente dal reddito. A tal proposito il governo ha fissato il limite di redditi da lavoro in 4.391 euro.
Per un approfondimento della questione si consiglia la lettura dell’articolo: Nel decreto fiscale ripristinato l’assegno di invalidità per chi lavora.
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