Quando arriva il momento di eleggere il Presidente della Repubblica c’è sempre chi si propone e chi invece si tira un po’ indietro, ciò che di sicuro sembra difficile è, invece, mettere i partiti d’accordo e visto che proprio hanno difficoltà, stanno prendendo l’abitudine di allungare il mandato del Presidente in carica e non fosse per altro se non per il fatto che Il Presidente Mattarella ha già fatto sapere che non ci sta, dovranno proprio scegliere. E allora proviamo con leggerezza, ma non troppo, a capire chi potrebbero essere i politici, o non politici, più quotati. Diamo il via anche noi al Toto Presidente.
Come si elegge il Presidente della Repubblica: maggioranze richieste
In Italia il Presidente della Repubblica viene eletto dal Parlamento in seduta comune (Camera+Senato) e dura in carica 7 anni. All’elezione inoltre partecipano 3 delegati per ogni Regione, ma Valle D’Aosta ha un solo delegato, in questo modo viene assicurata la rappresentanza delle minoranze. Gli attuali elettori del Presidente della Repubblica sono 1009. Affinché si possa essere eletti Presidente della Repubblica occorre avere almeno 50 anni di età e godere dei diritti civili e politici. Durante la seduta comune non sono ammessi interventi volti a proporre candidature.
In prima seduta il Presidente della Repubblica viene eletto con la maggioranza dei 2/3 dell’assemblea. Se al primo scrutinio non si raggiunge tale quorum, si procede a una nuova votazione. Se dopo il terzo scrutinio vi è un nulla di fatto, si procede al quarto in cui però è richiesta la maggioranza assoluta. Cioè la metà +1 dei votanti.
Solo in due casi il Presidente è stato eletto con la maggioranza qualificata e si è trattato dei presidenti Francesco Cossiga e Carlo Azeglio Ciampi, l’elezione più complessa è stata quella di Giovanni Leone con ben 23 scrutini, mentre altrettanto complessa è stata la sostituzione di Giorgio Napolitano, infatti proprio a causa di una mancanza di accordo fu rieletto, per poi dimettersi dopo 2 anni.
Questo turno elettorale ad oggi non si presenta per nulla semplice e questo per diversi motivi, già ora qualcuno ha ventilato l’ipotesi di eleggere nuovamente Mattarella proprio perché non si trova la quadra tra i partiti, ma il diretto interessato ha escluso questa ipotesi. Chi sarà quindi il nuovo Presidente?
Il Toto Presidente: Draghi in testa
Sono in tanti a fare il nome di Draghi, alcuni perché vorrebbero andare alle elezioni e questo sarebbe proprio il modo per farlo, altri perché pensano che l’attuale Presidente del Consiglio, prestato alla politica dalla tecnica, possa avere le giuste capacità e su lui potrebbe esservi un accordo. In realtà già Forza Italia, in particolare Berlusconi, ha sbarrato la strada perché crede fermamente che l’Italia abbia bisogno di Draghi come Presidente del Consiglio e che un cambio potrebbe destabilizzare e compromettere la crescita e l’attuazione del PNRR, sono però gli stessi personaggi che auspicano fortemente un Silvio Berlusconi Presidente della Repubblica.
D’altra parte qualche indiscrezione è sfuggita al Ministro Di Maio che ha parlato di una staffetta alla Presidenza del Consiglio con il ministro dell’Economia Franco che sembra sia pronto a traslocare a Palazzo Chigi. A chi scrive sembra più un’indiscrezione lasciata andare per valutare gli umori e non una reale ipotesi. Il rischio vero sono le elezioni e ad oggi, oltre a Meloni, sembra che nessuno le voglia e soprattutto il M5S che deve recuperare un po’ di voti prima di recarsi alle urne e allora il 2023 proprio al M5S starebbe comodo.
L’ipotesi del Ministro Franco a Palazzo Chigi sarebbe alquanto difficile da sostenere perché la reale paura è che, a differenza di Draghi, non riesca a mantenere nello stesso geverno PD-M5S-Lega e Forza Italia e quindi lo spaventapasseri delle elezioni anticipate sarebbe davvero forte. E allora? Alcuni puntano su Franco Presidente della Repubblica, anche se lo dicono molto sottovoce. Proprio il sottovoce potrebbe essere l’indizio vincente.
Toto Presidente: è arrivato il momento del Presidente della Repubblica Donna
Chi sono gli altri “papabili”? I nomi che circolano sono davvero tanti. C’è naturalmente la schiera di chi chiede un Presidente della Repubblica donna e l’idea di certo non sarebbe male, il problema resta il nome. In questo caso tra quelli che circolano in modo più insistente ci sono il ministro della Giustizia Cartabia, ma anche Emma Bonino, Anna Finocchiaro e Rosy Bindi. Meno quotate, ma in corsa anche Paola Severino e Letizia Moratti. Ad oggi nessuna di queste proposte sembra però essere realmente tenuta in considerazione, anche se non si capisce il reale motivo di tale riluttanza. Questo nonostante l’indubbia esperienza istituzionale delle 6 “candidate”.
Romano Prodi: sarebbe da incoscienti eleggermi Presidente
Un altro nome che insistentemente circola, anche se a crederci sembra non siano tanti, è Romano Prodi, a sottolineare questa ipotesi c’è anche Gianfranco Rotondi, storico filosofo di Forza Italia, che vede un duello (ancora…) tra Romano Prodi e Silvio Berlusconi. Per ora all’ipotesi di Berlusconi sembra crederci proprio il diretto interessato e gli italiani: dai sondaggi emerge che lo vorrebbero proprio al Quirinale. A Prodi, invece, di certo non mancano carisma e capacità istituzionale, ma è proprio lui a fare un passo indietro sottolineando che a 82 anni dargli un mandato settennale sarebbe un’incoscienza. Di fatto Silvio Berlusconi ne ha di più e il problema non se lo pone. Prodi sottolinea anche che con il voto segreto, fare ipotesi è abbastanza assurdo perché ci sono sempre sorprese, cioè presidenti che poco hanno a che fare con i nomi fatti circolare. Ecco perché chi scrive crede molto poco in Draghi.
Tra i nomi circolati c’è anche Giuliano Amato che non sempre ha attirato le simpatie degli italiani e che di fatto ha 83 anni, sembra che l’unico a porsi il problema dell’età sia Romano Prodi.
Toto Presidente: la carica dei giovani
Passiamo ora ai papabili presidenti giovani. Tra i nomi che circolano c’è Pier Ferdinando Casini, può essere considerato l’uomo di centro per eccellenza, un po’ a sinistra e un po’ a destra. Sicuramente molto defilato dalla politica negli ultimi anni, sebbene ricopra l’incarico di Senatore. Ha 66 anni e può essere considerato un presidente giovane rispetto a ciò che negli ultimi anni è capitato. Il “partito” Pier Ferdinando Casini sembra essere l’asso nella manica di Renzi che però dovrebbe trovare l’appoggio di altri partiti visto il peso di Italia Viva in Parlamento, ma sembra che siano in pochi a fidarsi di Renzi.
C’è però un altro nome femminile che pian piano scuote la politica: Elisabetta Belloni, ora ricopre la carica di capo dei servizi segreti, a lei è stata affidata la direzione generale del Dis (Dipartimento delle informazioni per la sicurezza), sempre considerata politicamente neutra, caratteristica che oggi non è certo negativa. Età 63 anni, laureata in Scienze Politiche, prima donna segretario generale del Ministero degli Esteri, molto apprezzata da Salvini, Di Maio, Gentiloni, Matteo Renzi. Ha un curriculum notevole e doti diplomatiche eccellenti.
Infine, non ci resta che fare gli auguri a Giancarlo Magalli che ha vinto le “ Quirinarie” nel 2015 e ha ottenuto un voto al primo scrutinio.