La garanzia patrimoniale generica è un elemento del diritto privato, perché riguarda il debitore e la sua responsabilità, ecco le caratteristiche.
Garanzia patrimoniale generica, la responsabilità
Il debitore risponde dell’adempimento delle obbligazioni con tutti i suoi beni presenti e futuri. Questo è il principio della responsabilità patrimoniale, come previsto dall’art.2740 del codice civile. Tutti i beni del debitore costituiscono la garanzia patrimoniale dei creditori.
Questo perché i creditori possono fare affidamento su tutto il patrimonio dell’obbligato, avendo facoltà di soddisfarsi su di esso qualora il debitore dovesse essere inadempiente, rispetto alle sue obbligazioni. Tuttavia è importante dire che non sono ammesse limitazioni della responsabilità al di fuori dei casi previsti dalla legge.
La parità di trattamento e le cause legittime di prelazione
Altra caratteristica della responsabilità patrimoniale è la parità di trattamento dei creditori. In altre parole tutti i creditori hanno uguale diritto di essere soddisfatti sui beni del debitore. Ma in caso di insufficienza del patrimonio a soddisfare tutti i debiti, i creditori subiranno perciò uguale perdita proporzionale. Anche se a dire il vero è una regola non assoluta.
Infatti esistono delle cause legittime di prelazione, cioè situazioni che attribuiscono a un creditore una preferenza. Ad esempio sono cause legittime di prelazione: il pegno, i privilegi e l’ipoteca. Mentre la legge appresta alcuni mezzi di conservazione dalla garanzia patrimoniale come: l’azione surrogatoria, revocatoria e il sequestro conservativo.
Le azioni di conservazione del patrimonio
Una veloce carrellata delle azioni di conservazione del patrimonio sono opportune. L’azione surrogatoria è il potere di surrogarsi cioè di sostituirsi al debitore nell’esercizio dei diritti che gli spettano verso i terzi. Tuttavia quando il soggetto che trascura di esercitare i propri diritti mette in pericolo il soddisfacimento dei creditori, la legge permette il potere surrogatorio. Tra questi:
- inerzia del debitore che trascura i propri diritti, è sufficiente che vi sia un’inerzia oggettiva non rilevando i motivi di tale comportamento;
- pregiudizio del creditore, deriva dal fatto che il rimanente patrimonio non rappresenta una sufficiente garanzia di adempimento;
- diritti di credito o diritti potestativi che riguardano diritti verso una persona determinata che abbiano contenuto patrimoniale e non personali.
Garanzia patrimoniale generica, l’azione revocatoria
L’azione revocatoria è diretta a reagire contro un comportamento commissivo, contro gli atti con cui il debitore deteriora la propria situazione patrimoniale. Presupposti per l’azione revocatoria sono:
- atto di disposizione, cioè un atto con cui il debitore modifichi in senso peggiorativo la sua condizione patrimoniale. Tra questi atti rientrano l’alienazione, la concessione di ipoteca e la remissione del debito;
- il pregiudizio per il creditore che consiste nel fatto che il patrimonio rimanente è insufficiente a garantire il pagamento dei debiti;
- la conoscenza del pregiudizio arrecato alle ragioni del credito da parte del debitore.
E’ sufficiente che il debitore sappia che con quell’atto di disposizione, il rimanente patrimonio non costituirà una sufficiente garanzia per i creditori. Pertanto occorre tutelare il terzo che ha contrattato con il debitore.
Infine rimane il sequestro conservativo. E’ un provvedimento preventivo e cautelare emesso dal giudice su istanza del creditore che ha fondato timore di perdere la garanzia del proprio credito. A differenza dell’azione revocatoria, è un’azione preventiva. Per effetto del sequestro sorge un vincolo di indisponibilità che rende inefficaci verso il creditore le alienazioni e gli altri atti di disposizione dei beni sequestrati.