Il Due Diligencer è un professionista. E’ capace di approfondire i dati e le informazioni relative all’oggetto di una trattativa, spesso un immobile.
I problemi del pagamento del Due Diligencer
Il Due diligencer è il professionista ed esperto della Due Diligence. La sua funzione investigativa è davvero molto importante, proprio perché riesce a scovare le informazioni, le notizie e le problematiche relative ad un immobile e a sintetizzarle in una relazione finale.
Tuttavia nonostante la sua immensa capacità, spesso si trova ad avere problematiche relative ai propri compensi e accorgimenti da adottare per evitare contenzioni costosi nella fase finale del pagamento per la sua attività lavorativa. Ma è anche vero che stabile un congruo compenso, non è facile, anche perché la due diligence è una materia relativamente nuova.
Alcuni consigli per risolvere i problemi
Una soluzione utile per risolvere i problemi di questo tipo è quella di stilare sempre e comunque un contratto con il cliente. Si consiglia di farlo anche con le persone di fiducia. Così in caso di contenzioso con il cliente, il professionista può far valere i suoi diritti, anche dinnanzi al Consiglio di Disciplina. Dunque, il consiglio di disciplina, per il diritto italiano, è un organismo collegiale di un collegio od un ordine professionale, che istruisce e decide delle questioni disciplinari riguardanti gli iscritti all’albo.
Per determinare i contributi dei professionisti, è possibile valutare e determinarli secondo valori oggettivi. Per questo è possibile avvalersi del Decreto Legge n.1 del 2012 convertito con modificazioni dalla legge 24 marzo 2012 n.27. Tuttavia in ogni caso il professionista deve sempre e comunque riferirsi a qualcosa per poter determinare il loro compenso. Proprio per questo motivo il Legislatore ha dato la possibilità di emettere dei parametri a cui rifarsi.
L’importanza dei parametri professionali
I parametri non sono altro che delle indicazioni offerte dal legislatore. Pertanto non sono una tariffa professionale inderogabile. Anzi, dei semplici coefficienti che parametrati al valore dell’opera progettata danno un ordine di cifra da chiedere al cliente per l’attività svolta.
In particolare nel regolamento del 2021 è importante l’articolo 38 che sancisce una verità assoluta. Secondo l’articolo 38 si afferma che per le professioni tecniche, il compenso per le prestazioni di consulenza, analisi ed accertamento, se non determinabile analogicamente, è liquidato tenendo particolare conto dell’impegno dei professionisti e dell’importanza della prestazione.
Come determinare i parametri professionali
Per determinare il compenso per la prestazione professionale è molto semplice. Basta eseguire il prodotto tra il valore base della trattativa del bene oggetto di due diligence, cioè il prezzo offerta del venditore, per un parametro generale e uno corrispondente alla sotto prestazione di due diligence.
La complessità della sotto prestazione è compresa tra un livello minimo ed uno massimo. La complessità minima si ha dove non sono necessarie indagini supplementari. Mentre la complessità media si ha quando da parte del due diligencer sono necessarie specifiche competenze.
Infine la complessità elevata si ha quando sono necessari più sopralluoghi, ispezioni, controlli ed indagini approfondite per arrivare a un’analisi esauriente dell’argomento. Analisi di tipo:
- amministrativa;
- catastale e fiscale;
- debitoria e creditoria;
- generale della sicurezza;
- edilizia ed urbanistica;
- strutturale;
- impiantistica.
Tuttavia è sempre opportuno fare un’analisi completa dello stato di manutenzione generale dell’oggetto dell’attività di due diligence.
Una proposta di parcella del Due diligencer
La parcella è medesima a quella di qualunque altro professionista. Infatti è prevista l’intestazione, la partita Iva, la sede fiscale, l’indirizzo del cliente, la data ed il luogo di emissione. A questo va aggiunto:
- l’indicazione del valore base della trattativa;
- il parametro base della Due Diligence per un’attività di analisi completa;
- tutte le sotto prestazioni eseguite e concordate in fase di assegnazione dell’incarico ed indicate anche nel contratto;
- eventuale adeguamento per le prestazioni extra;
- il grado di complessità di ogni prestazione.
Pertanto ogni singola prestazione va moltiplicata per il grado di complessità ed elencata in parcella in maniera dettagliata. La sommatoria dei compensi derivanti dalle sotto prestazioni andrà moltiplicata per il grado di pregio complessivo del lavoro eseguito. Eventuali casse o altri aspetti fiscali sono legati in base al regime del professionista che esegue il lavoro.