Si potrà presentare a partire dal 20 gennaio 2022 la domanda per il contributo a fondo perduto per le attività di ristorazione collettiva e di catering, e le mense. Il contributo è previsto dal decreto legge numero 73 del 2021 (decreto “Sostegni bis”) per il quale il governo ha stanziato 100 milioni di euro. Ciascuna impresa richiedente potrà ottenere un contributo a fondo perduto fino a 10 mila euro. Il ministro dello Sviluppo Economico, Giancarlo Giorgetti, ha firmato il relativo decreto di attuazione del provvedimento.
Ristorazione collettiva: in arrivo i contributi a fondo perduto per le chiusure dovute all’emergenza Covid
Il contributo a fondo perduto andrà a favore delle attività di ristorazione collettiva che hanno subito le maggiori perdite dalle chiusure dovute all’emergenza sanitaria ed economica. In particolare, la ristorazione collettiva copre attività del più ampio perimetro, rivolta a milioni di studenti e di lavoratori che, ogni giorno, ne fruiscono. Differentemente da quanto avviene per la ristorazione commerciale, i servizi della ristorazione collettiva sono rivolti a una clientela abituale, con utilizzo del servizio in maniera continuativa. Il contributo versato dal cliente solo in parte ed eccezionalmente copre i costi del servizio. Normalmente è la struttura aziendale a occuparsi del costo del servizio.
Servizi di ristorazione collettiva, mense e catering: dal Mise i contributi a fondo perduto per la ripresa
Mense, servizi di ristorazione collettiva e catering risultano essere dunque servizi offerti ad ampio raggio a studenti, lavoratori, militari e degenti ospedalieri. Il contributo a fondo perduto che viene stanziato dal governo va incontro, dunque, anche alle finalità di un servizio collettivo e sociale che dovrà essere aiutato nella fase di ripresa economica dell’Italia. Il ministero per lo Sviluppo Economico ha individuato nelle categorie dei servizi di ristorazione la realtà imprenditoriale da sostenere con i contributi a fondo perduto. Le modalità di fruizione dei contributi sono contenuti nell’articolo 68 quater del decreto “Sostegni bis” nel quale vengono menzionati anche gli aiuti ai birrifici artigianali.
Requisiti per richiedere il contributo a fondo perduto per i servizi di ristorazione collettiva e di catering e le mense
I servizi di ristorazione collettiva e di catering e le mense potranno ottenere un contributo a fondo perduto di massimo 10 mila euro. Il requisito essenziale per l’accesso all’aiuto di Stato è relativo alla riduzione del fatturato del 2020 di almeno il 15% rispetto a quello del 2019. Ulteriore requisito per la richiesta del fondo perduto è inerente al contratto con un committente, indifferentemente che sia pubblico o privato. Il servizio di ristorazione deve essere svolto in maniera non occasionale a favore del committente e a beneficio di determinate comunità. Vi rientrano le scuole e le università, gli uffici e le caserme, le strutture socio-sanitarie, ospedaliere, assistenziali e detentive. Per le modalità specifiche della domanda è necessario attendere un nuovo provvedimento dell’Agenzia delle entrate di breve emanazione.
Quando si possono presentare le domande per i contributi a fondo perduto nella ristorazione collettiva?
Per la presentazione delle domande dei contributi a fondo perduto dei servizi di ristorazione sarà, in ogni modo, necessario far riferimento al portale del ministero per lo Sviluppo Economico (Mise). L’istanza potrà essere presentata dalle ore 12 del 20 gennaio prossimo fino alle 12 del 18 febbraio 2022. Le risorse stanziate dal governo sono pari a 100 milioni di euro per un importo massimo di contributo a singola impresa corrispondente a 10 mila euro.
Contributi a fondo perduto anche ai birrifici artigianali
I contributi a fondo perduto andranno anche a favore dei birrifici artigianali. Il contributo che può essere richiesto è pari a 0,23 euro per ogni litro di birra della quantità presa in carico. Tale quantità deve risultare dal registro della birra condizionata oppure da quello annuale del magazzino. Il periodo in cui deve essersi verificata la perdita di fatturato e l’accumulo di rimanenze è relativo all’anno 2020.