Interessanti opportunità di contributi a fondo perduto e di finanziamenti per l’imprenditoria femminile sono a disposizione grazie alle risorse stanziate dal ministero per lo Sviluppo Economico (Mise) e dai fondi del Piano nazionale per la ripresa e la resilienza (Pnrr). Si tratta di agevolazioni che premiano soprattuto la nascita di nuove imprese, ma anche il sostegno il consolidamento di quelle esistenti. Ai 40 milioni di euro stanziati dal Mise se ne aggiungono altri 400 previsti dall’impiego delle risorse del Pnrr.
Contributi del fondo a sostegno dell’impresa femminile fino all’80% nel caso di nuove imprese
Imprese al femminile: quali contributi si possono richiedere per iniziare un’attività?
La prima linea di intervento a favore delle imprese al femminile riguarda la nascita di nuove attività o lo sviluppo di quelle esistenti da poco tempo. Nel dettaglio, i contributi a fondo perduto sono riservati:
- alle imprese femminili che abbiano la sede legale e operativa in tutto il territorio nazionale;
- le imprese devono essere state costituite da non oltre i 12 mesi. Il decorso del tempo parte dal giorno della presentazione della domanda dei contributi;
- la domanda di contributi a fondo perduto può essere presentata anche da persone fisiche. In questo caso, la finalità è l’inizio di un’impresa al femminile o l’avvio di un’attività professionale.
Quali contributi sono previsti per le imprese esistenti da non oltre 12 mesi dalla domanda di fondo perduto?
Il primo limite di spese ammissibili è fissato a 100 mila euro. Per spese ammissibili fino a questo importo il contributo a fondo perduto può arrivare fino all’80% delle stesse. In ogni modo, il contributo non può superare la cifra massima di 50 mila euro. La copertura a fondo perduto può arrivare fino al 90% delle spese ammissibili: è il caso delle domande presentate da donne in stato di disoccupazione che pongano avvio a un’impresa individuale o a un’attività autonoma. Anche in questo caso, il limite del fondo perduto è fissato in 50 mila euro. Per i progetti che abbiano un totale di spese ammissibili tra 100 mila e 250 mila euro, la copertura del fondo perduto può arrivare al limite del 50% delle stesse.
Quali sono le spese ammissibili dei contributi a fondo perduto delle imprese al femminile?
Le spese ammissibili per il calcolo del contributo a fondo perduto dell’impresa al femminile riguardano:
- le immobilizzazioni materiali come i macchinari, le attrezzature e gli impianti. Tutti devono essere acquistati nuovi di fabbrica;
- immobilizzazioni immateriali;
- i servizi in cloud utili al personale dipendente dell’impresa. L’assunzione deve avvenire con contratto a tempo determinato o indeterminato;
- il finanziamento del capitale circolante per un massimo del 20% delle spese ammissibili.
Imprese al femminile costituite da oltre 12 mesi, quali sono i contributi e i finanziamenti agevolati?
La seconda linea di intervento concerne i contributi e finanziamenti delle imprese al femminile esistenti da oltre 12 mesi dal momento della presentazione della domanda. Si tratta di un intervento volto a consolidare le imprese già esistenti, la cui sede operativa e legale sia ubicata in tutto il territorio nazionale. L’impresa ha a disposizione due anni di tempo per realizzare il progetto. Il tempo decorre dalla data in cui il ministero ha trasmesso il provvedimento cui il quale ha concesso il contributo. Il provvedimento di concessione deve essere controfirmato dall’impresa al femminile che beneficia dell’agevolazione. Si può ottenere una proroga di massimo 6 mesi.
Spese ammissibili per imprese al femminile esistenti da oltre 12 mesi
Per la seconda linea di intervento a favore delle imprese al femminili esistenti da oltre 12 mesi, il massimo delle spese ammissibili è pari a 400 mila euro. Se l’impresa ha più di 12 mesi ma meno di 36 al giorno in cui presenta la domanda, la percentuale di contributi accordati è pari:
- al 50% delle spese ammissibile sotto forma di contributo a fondo perduto;
- il restante 50% attraverso formule di finanziamenti agevolati con tassi di interesse pari a zero e fino all’80% di copertura delle spese ammissibili.
Quali contributi e finanziamenti sono richiedibili dalle imprese al femminile che sono esistenti da oltre 36 mesi?
Per le imprese al femminile esistenti da oltre 36 mesi al giorno in cui si presenta la domanda di contributo, la suddivisione 50% e 50% di
contributi a fondo perduto e finanziamenti a tasso zero si applica esclusivamente per le spese di investimento nel limite dell’80% delle stesse. Per contributi a copertura delle esigente di capitale circolate, la formula di aiuto prevede solo il fondo perduto. I finanziamenti agevolati a tasso zero possono avere una durata di
rimborso di 8 anni. Le spese ammissibili sono le medesime che si ritrovano nel caso delle imprese costituite da non oltre 12 mesi. Il capitale circolante è ammesso al massimo per il 25% delle spese ritenute ammissibili.
Imprese al femminile: come si presenta la domanda di fondo perduto e di finanziamento?
Per presentare la domanda di contributi a fondo perduto e di finanziamento a favore delle imprese al femminile è necessario attendere il decreto del ministero per lo Sviluppo Economico. Nel provvedimento verranno indicate le modalità per la presentazione della domanda e la procedura di valutazione della stessa. L’iter seguirà il procedimento allo sportello.