Colf, badanti e lavoratori domestici a dicembre riceveranno la tredicesima mensilità. Ma non è solo quella l’unica rata che le famiglie datrici di lavoro devono versare. Infatti, il datore di lavoro entro i primi giorni di gennaio deve effettuare il versamento all’Inps dei contributi previdenziali a favore dei lavoratori relativi all’ultimo trimestre dell’anno. Vediamo nel dettaglio tutti i versamenti a favore dei colf e delle badanti.
Come si calcola la tredicesima a colf e badanti che va versata entro dicembre?
La tredicesima a colf, badanti e lavoratori domestici va calcolata e versata in prossimità del Natale o, in ogni modo, entro la fine del mese di dicembre. Per il calcolo è necessario rifarsi all’articolo 39 del Contratto nazionale di lavoro domestico. La tredicesima corrisponde esattamente a una mensilità aggiuntiva. E va calcolata sulla retribuzione globale del lavoratore incluse le indennità sostitutive di vitto e di alloggio, qualora il lavoratore conviva con la famiglia datrice di lavoro.
Come si calcola la tredicesima per un lavoratore domestico assunto da meno di un anno?
Se il lavoratore domestico è assunto da meno di un anno, è necessario riparametrare il calcolo della tredicesima sui mesi effettivi di lavoro durante l’anno. Pertanto, la famiglia datrice di lavoro deve versare al lavoratore tanti dodicesimi quanti sono i mesi in cui colf e badanti hanno lavorato nell’anno.
Calcolo della tredicesima a colf e badanti pagati a ore o mensile
Diverso è il calcolo nel caso in cui colf e badanti siano assunti con contratto a ore. In questo caso, si deve moltiplicare la paga oraria per il numero di ore che il lavoratore svolge durante la settimana. Il risultato va moltiplicato per 52 (che sono le settimane dell’anno) e infine dividere per 12. Nel caso in cui il lavoratore venga pagato mensilmente per il lavoro svolto, la tredicesima corrisponde esattamente a una mensilità normale.
Quando matura la tredicesima per un lavoratore domestico?
Diventa importante precisare che la tredicesima dei colf e badanti matura anche nel caso di assenze per:
- infortunio sul lavoro;
- malattia;
- maternità;
- malattia professionale.
In questi casi è necessario tener conto dei limiti dei periodi di conservazione del posto di lavoro e anche delle parti non liquidate dagli enti predisposti.
Versamenti Inps a colf e badanti ultimo trimestre dell’anno, entro quando la famiglia deve farli?
La famiglia datrice di lavoro deve effettuare i versamenti Inps dell’ultimo trimestre dell’anno a favore di colf, badanti e lavoratori domestici entro il 10 gennaio. In particolare, è questa la data per i versamenti Inps relativi ai mesi di ottobre, novembre e dicembre 2021. In caso di non rispetto di questa scadenza, il datore di lavoro subirà l’applicazione di sanzioni pecuniarie.
Avvisi PagoPa dall’Inps per il versamento dei contributi a colf e badanti
È l’Inps che invita tutte le famiglie datrici di lavoro a effettuare i versamenti con gli avvisi PagoPa. Negli avvisi Inps sono presenti il codice di avviso, quanto bisogna pagare, la data di scadenza entro la quale effettuare il pagamento e le istruzioni su come versare i contributi.
Come effettuare i versamenti dei contributi dell’ultimo trimestre dell’anno a favore di colf e badanti?
Il versamento dei contributi Inps a favore di colf e badanti dell’ultimo trimestre dell’anno può essere effettuavo in varie modalità. In particolare:
- servendosi dei servizi telematici on line, attraverso il portale dei pagamenti disponibile sul sito dell’Inps;
- attraverso gli uffici postali, le banche e gli altri istituti di pagamento che aderiscono al sistema PagoPa;
- mediante il sistema bancario Cbill. Si tratta di un servizio offerto dalla banca presso la quale si ha un conto corrente, alternativo ai canali tradizionali, che permette ai cittadini e alle imprese di consultare e pagare online bollettini e avvisi di pagamento PagoPa.
Pagamento contributi ai lavoratori domestici, si possono ottenere due copie di ricevuta
Tutti i sistemi di pagamento sopra elencati relativi ai contributi da versare a favore dei lavoratori domestici permettono:
- ai datori di lavoro di verificare che il pagamento sia stato effettuato;
- a colf e badanti di ottenere l’accredito dei contributi sulla propria posizione lavorativa.
Per ogni versamento effettuato, si possono ottenere due copie di ricevuta del pagamento effettuato. Una delle due copie si può consegnare al lavoratore domestico.