Quali sono i finanziamenti e i crediti di imposta assegnati dal Piano nazionale per la ripresa e la resistenza (Pnrr) al settore del turismo? Complessivamente il Pnrr assegna al turismo risorse per 2,4 miliardi di euro, già sbloccati con il decreto numero 152 pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 6 novembre 2021.
Come sono ripartiti i 2,4 miliardi di euro assegnati dal Pnrr al turismo?
I 2,4 miliardi di euro assegnati dal Piano nazionale per la ripresa e la resilienza sono ripartiti per il turismo come segue:
- 1,786 miliardi di euro per il Fondo nazionale del Turismo;
- 114 milioni di euro per l’attivazione del Digital Tourism Hub. Si tratta di una piattaforma digitale per integrare tutta l’offerta turistica nazionale in rete;
- 500 milioni di euro sono destinati al progetto Caput Mundi. Si tratta di interventi specifici per assicurare l’efficienza dell’offerta turistica in occasione del prossimo Giubileo.
Quali sono le misure a sostegno delle Pmi del Turismo stabilite dal Pnrr?
Le misure che interessano soprattutto le piccole e medie imprese del turismo sono quelle incluse nel primo intervento da 1786 milioni di euro, rientranti nel Fondo nazionale del Turismo. All’interno del fondo è possibile suddividere quattro diversi interventi:
- finanziamenti, credito di imposta e fondo perduto per migliorare la qualità dell’offerta turistica;
- aiuti per sostenere la crescita e il consolidamento delle piccole e medie imprese;
- contributi a fondo perduto e finanziamenti per sostenere gli investimenti per lo sviluppo;
- credito di imposta per tour operator e agenzie di viaggio.
Pnrr, finanziamenti per migliorare la qualità dell’offerta turistica
Per la linea progettuale del Pnrr relativa al miglioramento della qualità dell’offerta turistica sono previste tre agevolazioni. La prima consiste in un credito di imposta che può arrivare fino all’80% delle spese ammissibili. La seconda è un fondo perduto che può variare da 40 mila a 100 mila euro. L’importo del fondo perduto sale a seconda che nel progetto rientrino spese per l’innovazione e la digitalizzazione oppure che le imprese siano a conduzione femminile o situate nelle regioni del Mezzogiorno. Infine è previsto un fondo agevolato.
Chi sono i beneficiari del miglioramento dell’offerta turistica?
I beneficiari di queste misure sono gli alberghi, gli agriturismi, le strutture all’aria aperta, le imprese fieristiche, congressuali e ricreative, i complessi termali, gli stabilimenti balneari, i parchi tematici e i porti turistici. L’obiettivo dei finanziamenti è quello di aumentare l’efficienza energetica, eliminare le barriere architettoniche, costruire piscine termali, acquistare apparecchiature e riqualificare le strutture in senso antisismico.
Sostenere la nascita e il consolidamento delle piccole e medie imprese nel Pnrr Turismo
L’obiettivo del Pnrr di sostenere la nascita e il consolidamento delle piccole e medie imprese del settore del turismo verrà attuato mediante la concessione di garanzie. I fondi stanziati per questo obiettivo sono pari a 358 milioni di euro fino al 2025. Beneficiari della misura sono i giovani che abbiano un’età non superiore ai 35 anni e che vogliano avviare un’attività nuova nel settore.
Pnrr Turismo, quali sono i fondi a favore del sostegno degli investimenti per lo sviluppo?
A favore del sostegno degli investimenti per lo sviluppo il Pnrr destina, in alternativa alla misura del miglioramento dell’offerta turistica, contributi a fondo perduto che possono raggiungere il 35% delle spese ammissibili o un finanziamento agevolato della durata che può arrivare a 15 anni. Si tratta di avviare la riqualificazione energetica delle strutture, la sostenibilità ambientale, l’innovazione digitale. Gli importi dei progetti devono essere di almeno 500 mila euro ma non superiori a 10 milioni di euro. Gli interventi devono essere realizzati entro il 2025.
Pnrr, quali sono i finanziamenti a favore delle agenzie di viaggi e tour operator?
Infine alle agenzie di viaggio e ai tour operator, il Pnrr assegna un credito di imposta che può arrivare a 25 mila euro. Il progetto, in questo caso, deve essere proporzionale all’entità della spesa: il credito di imposta quindi ne copre il 50%. Si tratta di progetti e interventi che hanno come spese ammissibili quelle legate allo sviluppo digitale dei soggetti ammessi al finanziamento.