Arriveranno entro il 31 dicembre 2021 gli aiuti il contributo a fondo perduto per le attività chiuse, ciò è possibile grazie all’ok arrivato dall’Unione Europea. Si potranno ottenere fino a 25.000 euro.
Iter approvazione del contributo a fondo perduto per le attività chiuse
Arriva il via libera dell’Unione Europea allo stanziamento di 140 milioni di euro in favore delle attività che a causa del Covid hanno dovuto sopportare lunghi periodi di inattività, più di 100 giorni. Si tratta in particolare delle attività connesse al tempo libero, arte e cultura, eventi cerimonie. Per poter procedere ora occorrono solo le istruzioni dell’Agenzia delle Entrate.
Il contributo a fondo perduto in favore delle attività che hanno subito lunghi periodi di chiusura a causa del Covid è contenuto nell’articolo 2 del decreto Sostegni Bis che ha istituito il Fondo per le attività economiche chiuse per un periodo di almeno 100 giorni.
Se vuoi conoscere i dettagli di tale fondo, leggi l’articolo: Attività chiuse oltre 100 giorni causa Covid: arriva il fondo di sostegno
Il 7 ottobre 2021 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto attuativo del Ministero dello Sviluppo Economico.
Il 19 novembre è arrivata l’approvazione da parte dell’Unione Europea. Proprio la Commissione Europea nel suo provvedimento ha precisato che l’approvazione arriva in quanto il contributo per ogni impresa non supera 1,8 milioni di euro, inoltre sarà concesso entro il 31 dicembre.
La Commissione ha sottolineato che questa misura appare necessaria, adeguata e proporzionata all’obiettivo di porre rimedio a una situazione di grave turbamento per l’economia di uno Stato Membro.
Come richiedere il contributo a fondo perduto
Per poter conoscere nel dettaglio le istruzioni per la richiesta del contributo a fondo perduto bisognerà attendere il provvedimento dell’Agenzia delle Entrate, lo stesso comunque dovrebbe arrivare entro il 6 dicembre, quindi a breve. Nel frattempo possiamo ricordare che le richieste dovranno essere inoltrate telematicamente all’Agenzia delle Entrate e i contributi approvati saranno erogati su conto corrente, quindi già al momento della domanda dovrà essere fornito un codice IBAN.
Il calcolo del contributo effettivamente dovuto a ogni richiedete sarà effettuato tenendo in considerazione i ricavi e i compensi dichiarati nel 2019, cioè l’ultimo anno prima della pandemia.
Gli importi massimi sono però rivolti solo alle attività con codice ATECO 93.29.10 , cioè sale da ballo, discoteche. A queste attività è destinata una quota di 20 milioni di euro. Le altre attività invece avranno un contributo compreso tra 3.000 euro e 12.000 euro e saranno comunque calcolate sui compensi relativi al 2019.
Le soglie sono di:
- 3.000 euro per le attività che dichiaravano un fatturato di 400.000 euro;
- 7.500 euro per soggetti con ricavi compresi tra 400.000 euro e 1 milione di euro;
- 12.000 euro per attività che dichiaravano un fatturato superiore a 1 milione di euro.
Nel caso in cui i fondi dovessero risultare insufficienti, l’Agenzia delle Entrate provvederà a ripartire gi stessi riducendo proporzionalmente i contributi.
Codici Ateco ammessi al contributo
Naturalmente gli imprenditori hanno bisogno di sapere se rientrano tra coloro che hanno diritto ad accedere ai contributi a fondo perduto per attività chiuse a causa Covid, proprio per questo inseriamo la lista dei codici Ateco che rappresentano il migliore punto di riferimento per sapere se si rientra tra coloro che hanno diritto a percepire il contributo a fondo perduto per le attività che hanno subito chiusure di almeno 100 giorni approvati dall’Unione Europea.
- 47.78.31 commercio opere d’arte;
- 49.39.01 gestione impianti sci;
- 56.21.00 catering;
- 59.14.00 cinema;
- 79.90.11 biglietteria per eventi teatrali, sport e spettacolo in genere;
- 82.30.00 convegni e fiere;
- 85.51.00 corsi per sport e ricreativi;
- 85.52.01 corsi di danza;
- 90.01.01 attività connesse alla recitazione;
- 90.01.09 rappresentazioni di tipo artistico;
- 90.02.09 aziende che svolgono attività di supporto rispetto alle attività di tipo artistico e culturale;
- 90.04.00 imprese che si occupano della gestione di teatri e altri luoghi deputati allo spettacolo e all’arte;
- 91.02.00 musei;
- 91.03.00 gestione monumenti;
- 92.00.02 gestione macchine giochi;
- 92.00.09 attività connesse alle lotterie;
- 93.11.10 gestione stadi;
- 93.11.20 gestione piscine;
- 93.11.30 e 93.11.30 imprese che si occupano degli impianti sportivi;
- 93.13 palestre;
- 93.21 parchi divertimento;
- 93.29.10 discoteche;
- 93.29.30 sale giochi;
- 93.29.90 imprese che operano nel settore dei divertimenti;
- 96.04 centri benessere;
- 96.09.05 organizzazione feste.