Se hai bisogno dello SPID devi sapere che ci sono importanti novità in materia, infatti lo Spid presso Poste Italiane non è più gratuito. Ecco cosa cambia.
Spid: con Poste Italiane non è più gratuito
L’Italia va sempre più velocemente verso il digitale e per questo importante passaggio è previsto che siano utilizzati codici di identificazione unici per ogni soggetto e che consentano di accedere a tutti i servizi della Pubblica Amministrazione. Fulcro di tale cambiamento è lo SPID (Sistema Pubblico di Identificazione Digitale). Per ottenere questo importante codice è possibile rivolgersi a diversi soggetti che offrono il servizio, come TIM, Infocert. Di fatto la maggior parte delle persone fino ad ora ha preferito utilizzare Poste Italiane che ha consentito per molto tempo di ottenerlo gratuitamente. Oggi però tutto è cambiato, infatti dal 1° novembre 2021 anche presso Poste Italiane sarà necessario pagare per avere il servizio. Il costo è di 12 euro.
A cosa serve l’identità digitale SPID
Il Codice SPID oggi è richiesto per molte funzioni, ecco perché ognuno dovrebbe averne uno. Ad esempio è richiesto a imprenditori, aziende, professionisti per poter accedere ai vari sistemi online pubblici, come INPS, INAIL, Agenzia delle Entrate, piattaforme per aziende. E’ richiesto a lavoratori e pensionati per verificare la propria posizione con l’INPS, ad esempio per controllare il cedolino della pensione, per gestire la propria posizione con la Gestione Separata INPS. Non sono esenti i più giovani, infatti il codice di identificazione digitale è richiesto per poter partecipare ai concorsi o per richiedere il Bonus Cultura.
Questi sono solo alcuni esempi in quanto un’altra importante novità entrerà in vigore dal 15 novembre del 2021, infatti i cittadini potranno scaricare online gratuitamente e quindi senza più la necessità di applicare/versare l’imposta di bollo, ben 14 certificati anagrafici, per poterlo fare è però necessario avere il codice SPID o un altro sistema di identificazione digitale.
Naturalmente chi non ha provveduto a ottenere un codice SPID entro il primo novembre 2021 non riuscirà più a ottenerlo gratuitamente.
Poste Italiane specifica che lo SPID non è più gratuito in quanto si è avvertita l’esigenza di allinearsi con gli altri sistemi concorrenti che hanno sempre chiesto il pagamento per rilasciare il codice SPID. Il costo dell’operazione da fare presso un qualunque sportello di Poste Italiane è di 12 euro. Attualmente Poste Italiane è il gestore che ha rilasciato il maggior numero di SPID e questo grazie alla sua rete capillare sul territorio e grazie alla gratuità del servizio.
Una buona alternativa può essere il provider Infocert che si avvale delle ricevitorie Sisalpay e Money e quindi offre un servizio di riconoscimento di persona presente in modo capillare sul territorio. Il costo per il rilascio in questo caso è di 7.99 euro.
Documenti necessari per ottenere lo SPID con Poste Italiane o altro provider
Per poter ottenere lo SPID è necessario procedere al riconoscimento, questo può essere effettuato anche tramite webcam attraverso i sistemi messi a disposizione dai provider, tra cui poste italiane. In alternativa il riconoscimento si può fare di persona presso un ufficio di Poste Italiane oppure attraverso le sedi rese disponibili dagli altri provider. Molte attività commerciali ora offrono questo servizio attraverso l’adesione ai diversi provider che offrono il servizio. Per ottenerlo è necessario avere un documento di riconoscimento (carta di identità, patente, passaporto) un indirizzo e-mail e un numero di cellulare e la tessera sanitaria.
Si può ancora ottenere un’identità digitale gratuita?
La risposta è affermativa, infatti è possibile identificarsi attraverso la CIE (Carta di Identità elettronica,) e l’app CieID è necessario però averne una di ultima generazione, oppure attraverso la CNS (Carta Nazionale Servizi), entrambi questi metodi sono gratuiti.
Per sapere come si fa leggi le guide:
Carta di Identità Elettronica per accesso ai servizi PA senza SPID: guida
Carta Nazionale Servizi: come registrare la tessera sanitaria come CNS