Tra i servizi offerti gratuitamente dall’Agenzia delle entrate vi è anche quello della predisposizione delle fatture elettroniche. Le partite Iva, infatti, possono accedere a funzionalità che permettono di predisporre, di trasmettere, di consultare e anche di conservare le fatture elettroniche. Per utilizzare i servizi è necessario entrare nel portale dell’Agenzia delle entrate e accedere alla sezione dedicata “Fatture e corrispettivi”.
Come accedere alla sezione “Fatture e corrispettivi” del sito dell’Agenzia delle entrate
Il portale “Fatture e corrispettivi” del sito dell’Agenzia delle entrate è una piattaforma on line accessibile ai singoli titolari di partita Iva. Per entrare nell’area è necessario inserire le credenziali Spid, oppure essere in possesso di una Carta nazionale dei Servizi (Cns) o, ancora, accedere con le credenziali Fisconline ed Entratel rilasciate dall’Agenzia delle entrate.
Predisporre la fattura elettronica sul portale dell’Agenzia
Per predisporre una fattura elettronica è possibile, dunque, utilizzare i servizi del sito dell’Agenzia delle entrate. La procedura consente la predisposizione della fattura nel formato Xml, che è quello richiesto dalle norme di legge. La sola visualizzazione è possibile anche nel formato Pdf, più leggibile. Al termine della predisposizione della fattura nel formato Xml, è possibile ricontrollarla, modificarla, salvarla sul proprio personal computer. Infine si può trasmettere la fattura elettronica tramite il Sistema di interscambio (Sdi).
Come predisporre una fattura elettronica dal sito dell’Agenzia delle entrate?
Operativamente, per predisporre la fattura, è necessario cliccare proprio sul link “Fatturazione elettronica” nella home page della sezione “Fatture e corrispettivi” del sito dell’Agenzia delle entrate. Nella pagina successiva, è necessario cliccare su “Crea nuovo file”: in questo modo il sistema consente di scegliere la tipologia della fattura elettronica da predisporre.
Che tipo di fattura elettronica bisogna scegliere?
Sostanzialmente, sulla tipologia di fattura elettronica, sono due le opzioni tra le quali scegliere. Nel caso in cui si sta emettendo una fattura elettronica per una Pubblica amministrazione, è necessario cliccare sul link “Fattura Pa”. Diversamente, se la fattura è destinata a un operatore diverso dalla Pubblica amministrazione, il link da cliccare è uno tra “Fattura ordinaria” o “Fattura semplificata”. La fattura semplificata può essere utilizzata, tuttavia, solo per importi totali dell’imponibile e dell’Iva che non superano i 100 euro, secondo quanto prevede l’articolo 21 bis del decreto del Presidente della Repubblica numero 633 del 1972.
Come riempire i dati sulla fattura elettronica?
Nel momento in cui si accede alla procedura per la compilazione della fattura elettronica, la pagina riporta i dati dell’utente. È necessario dunque controllare le informazioni in qualità di fornitore, o di cedente o prestatore. I dati, infatti, sono precompilati in quanto il sistema recupera le informazioni già presenti nell’Anagrafe tributaria collegata alla partita Iva con la quale si vuole usufruire del servizio. I campi che si possono modificare sono tutti, a eccezione di quello che contiene proprio il numero della partita Iva. Nella colonna di destra si può utilizzare il comando per procedere a un’integrazione delle informazioni. E dunque, nel caso ce ne fosse bisogno, si possono inserire ulteriori informazioni sulla fattura come i riferimenti al numero di iscrizione al Repertorio economico amministrativo (Rea) o all’albo professionale.
I dati immessi per la fattura elettronica rimangono in memoria?
La procedura consente di utilizzare i dati che restano in memoria con le precedenti compilazioni di fatture elettroniche. Pertanto, ogni volta che si accede al servizio, la procedura sarà facilitata dai dati precompilati, a meno che non si decida di modificare le informazioni. In ogni modo, al termine della procedura è possibile salvare i dati del destinatario nella “Rubrica”.
Fattura elettronica Agenzia delle entrate: come compilare i dati del cliente
Il passaggio successivo nella compilazione della fattura elettronica riguarda le informazioni sul cliente, ovvero sul soggetto che riceverà la fattura. È di particolare importanza compilare esattamente il numero della partita Iva del cliente (o cessionario o committente) o anche il suo codice fiscale. Il campo successivo da compilare è quello corrispondente al “Codice destinatario”. In questo spazio si potranno inserire le 7 cifre alfanumeriche comunicate dal cliente. Si tratta dell’indirizzo telematico dove recapitare la fattura.
Fattura elettronica: il campo ‘Codice destinatario’
Nel caso in cui il cliente abbia indicato l’indirizzo di posta elettronica certificato (Pec), nel campo del “Codice destinatario” dovranno essere inseriti tanti zero quanti sono gli spazi. L’indirizzo Pec va inserito invece nel campo “Pec destinatario”. Può capitare che il cliente sia un consumatore finale, oppure un possessore di partita Iva a regime forfettario oppure un operatore in regime di vantaggio. In tutti questi casi, non ricevendo un codice da immettere, si dovrà riempire lo spazio del “Codice destinatario” con tanti zero quanti sono gli spazi.
Cosa succede in caso di errore dei dati del destinatario della fattura elettronica?
Una volta compilato i campi, il sistema fa una verifica diretta per accertarsi dell’esistenza nell’Anagrafe tributaria della partita Iva o del codice fiscale del cliente della fattura elettronica. Solo in caso di inesistenza del destinatario, il sistema restituisce un messaggio di errore con il quale informa che non è possibile procedere con la compilazione della fattura. Infatti, in questo caso la fattura verrebbe scartata dal Sistema di interscambio (Sdi). Tuttavia, per la compilazione dei dati del cliente, il sistema riconosce anche la possibilità di utilizzare il QR Code.
Come concludere la compilazione della fattura elettronica?
Con l’immissione dei dati del cliente, il passaggio successivo nella compilazione della fattura elettronica consiste nell’immettere le informazioni sul numero e sulla data della fattura stessa. Se si tratta di una nota di variazione a debito o a credito, si può selezionare la tipologia di documento. La schermata successiva concerne la tipologia e la quantità del servizio prestato o del bene ceduto. In questa schermata appaiono i dati inerenti all’imponibile, l’aliquota Iva (anche più aliquote nel caso di più beni differenti) e l’imposta. Per l’applicazione di uno sconto è necessario selezionare nella colonna a destra rientrante negli “Altri dati”.
Invio della fattura elettronica: come si fa?
Gli ultimi due passaggi utili nella predisposizione della fattura elettronica consistono nel controllo dei dati e nel salvataggio del file della fattura stessa nel formato Xml. La stessa fattura può essere visualizzata anche nel formato Pdf. Il tasto “Sigilla” serve a garantire l’integrità del file Xml che va inviato tramite il Sistema di interscambio (Sdi). Il tasto finale presente nella schermata è quello di “Invio” e consente di trasmettere il file della fattura allo Sdi. Il Sistema di interscambio procede con un controllo e il recapito dello stesso file all’indirizzo telematico del destinatario.