Il 14 ottobre 2021 viene emanato il decreto attuativo del Bonus Disabili, ecco a chi spetta e come farne richiesta. Tutte le novità per le famiglie con disabili.
Il Bonus Disabili nella legge bilancio 2021
Il Bonus Disabili è previsto nella legge di bilancio 2021 (legge 30 dicembre 2021 n° 178), comma 365, prevede una elargizione fino a 500 euro per gli anni 2021, 2022 e 2023. L’articolo al successivo comma 366 invece stabilisce che entro 60 giorni deve essere emanato il decreto in cui sono indicati i criteri per individuare i beneficiari di tali importi. Provvede il Decreto Sostegni, come modificato in sede di conversione in Legge 21 maggio 2021 numero 69, che applica anche una modifica alla legge di bilancio. La legge introduttiva prevedeva che il bonus disabili fosse diretto esclusivamente alle famiglie monoparentali, ma in presenza della sola madre. Questa postilla evidentemente discriminante è stata quindi eliminata. Il nuovo testo individua quindi come beneficiario “genitore disoccupato o monoreddito” .
Il decreto del 14 ottobre a firma del Ministro del Lavoro Andrea Orlando e del Ministro dell’Economia e delle Finanze Daniele Franco determina invece in modo dettagliato i requisiti per poter accedere a tale beneficio.
Il Bonus Disabili nel decreto attuativo: a chi spetta?
L’articolo 4 del decreto attuativo del 14 ottobre 2021 precisa i requisiti. Sottolinea che gli stessi devono essere cumulativi e non alternativi quindi se manca anche uno solo di essi, non si può accedere al Bonus Disabili.
I requisiti sono:
- residenza in Italia;
- avere un reddito ISEE in corso di validità non superiore a 3000 euro;
- essere disoccupato o monoreddito all’interno di un nucleo familiare monoparentale ( quindi con un solo genitore, indipendentemente dal fatto che si tratta di padre o madre;
- infine, nel nucleo deve essere presente una persona con una disabilità in percentuale non interiore al 60%.
Non si fa riferimento solo all’ISEE ma anche al reddito infatti si collocano nella fascia delle famiglie monoreddito quelle che hanno un lavoro che non porti a un reddito annuale superiore a 8.145 euro se lavoratore dipendente o 4.800 euro se autonomo. Si tratta della soglia della No Tax Area.
Ammontare e come richiederlo
Il contributo previsto è di 150 euro mensili per ogni figlio disabile, fino a un massimo di 500 euro mensili. Nelle famiglie in cui è presente un solo disabile, l’importo è di 150 euro, nelle famiglie con due disabili con disabilità almeno del 60% l’importo mensile è di 300 euro.
Lo stanziamento totale dello Stato è di 5 milioni di euro. Nel caso in cui tali importi non dovessero essere sufficienti a coprire le domande pervenute e accettate sarà data preferenza alle famiglie con ISEE più basso. Inoltre si terrà conto della gravità della disabilità dando preferenza ai disabili non autosufficienti e disabili gravi.
La domanda deve essere presentata telematicamente tramite il sito INPS, si attende la circolare che rende operativo il sussidio. La stessa deve essere presentata ogni anno. Si ricorda che attualmente la copertura è prevista per il 2021, 2022 e 2023.
Per poter presentare la domanda è necessario avere uno SPID o un altro codice di identità digitale ad esempio con la CIE (Carta di Identità Elettronica) o la Carta Nazionale Servizi.
La domanda può essere presentata anche tramite il contact center INPS al numero 803.164 oppure da rete mobile (a pagamento) al numero 06 164.164 o attraverso un patronato.
Una volta presentata la domanda la stessa verrà vagliata dagli uffici INPS.
La notizia importante è che per il 2021 l’assegno sarà retroattivo quindi dal momento dell’approvazione sarà percepito l’ammontare che sarebbe maturato se l’erogazione fosse avvenuta dal primo gennaio 2021.
Sospensione e decadenza del Bonus Disabili
La normativa per il bonus Disabili prevede anche dei casi di sospensione della percezione. Ciò avviene nel caso in cui il disabile sia ricoverato in una struttura di lunga degenza o presso un’altra struttura residenziale completamente a carico dello Stato o di una qualsiasi amministrazione pubblica. In questi casi i genitori sono tenuti a dare immediata comunicazione all’INPS del ricovero. Si decade invece dal beneficio nel caso in cui venga meno uno dei requisiti.
Non si percepiranno più gli assegni mensili nel caso in cui il disabile sia affidato a terzi, venga meno la responsabilità genitoriale sul figlio disabile o in caso di decesso del figlio.