I fondi pensione sono uno strumento nato per aiutare i lavoratori a maturare una pensione integrativa, vi sono però dei casi in cui è possibile l’anticipo fondo pensione con riscatto totale o parziale. Ecco le varie casistiche.
Il fondo pensione: caratteristiche
La riforma pensionistica ha portato a una drastica riduzione degli importi che i lavoratori maturano. La stessa è stata però affiancata dalla riforma del TFR (legge 252 del 2005) che ora è diretto in fondi pensione e quindi va ad alimentare la pensione integrativa. La disciplina del TFR prevedeva però dei casi in cui era possibile ottenere un anticipo e di conseguenza l’adesione al fondo pensione poteva generare comunque delle difficoltà economiche maggiori per i lavoratori. Proprio per questo il meccanismo ha avuto una mitigazione con la previsione di casi in cui vi è l’opportunità di ritirare i soldi del fondo pensione in anticipo.
Il fondo pensione può essere alimentato anche con ulteriori risorse questa scelta viene in un certo senso stimolata, infatti le somme destinate al fondo pensione sono deducibili dall’imponibile fiscale e di conseguenza vengono ridotti gli importi delle tasse.
Per maggiori informazioni sulla destinazione del TFR, leggi l’articolo: TFR in azienda: il datore di lavoro può investirlo? Ci sono Rischi?
Anticipo fondo pensione con riscatto parziale
Il fondo pensione dalla legge 252 del 2005 è definito il secondo pilastro del sistema pensionistico e consente quindi di avere una pensione integrativa rispetto a quella determinata in base ai contributi versati.
Vista la finalità, vi sono dei limiti all’accesso alle somme depositate. Si può chiedere l’anticipo del fondo pensione solo in determinati casi.
Durante la vita lavorativa è possibile chiedere l’anticipo del fondo pensione in due casi:
- Spese sanitarie per sé per il coniuge e per i figli;
- acquisto della prima casa per sé o per i figli o ristrutturazione della prima casa. Per tali finalità l’anticipo può essere richiesto solo dopo 8 anni dall’apertura del fondo stesso. Può essere richiesto anche nel caso in cui il bene sarà intestato al coniuge, ma solo se le parti sono in comunione dei beni.
In entrambi i casi l’anticipo può avere un ammontare massimo del 75% degli importi maturati, inoltre viene applicata la tassazione sui rendimenti dei fondi, la stessa è al 12,5% per la parte del fondo investita in Titoli di Stato e 20% per la parte investita in azioni.
Riscatto parziale o totale del fondo pensione per perdita di lavoro
Un’altra ipotesi in cui è possibile chiedere un anticipo sul fondo pensione, o riscattarlo totalmente, è quello relativo alla perdita di lavoro, ma devono comunque verificarsi ulteriori condizioni.
La prima richiesta può essere effettuata quando siano trascorsi 12 mesi dalla perdita di lavoro e si può ottenere fino al 50% degli importi maturati nel fondo pensione.
La seconda richiesta può essere effettuata dopo 48 mesi dalla perdita del lavoro e ha ad oggetto l’ulteriore 50% delle somme maturate. Si verifica quindi il riscatto totale del fondo pensione. Per poter accedere a questa misura occorre allegare alla richiesta la documentazione che attesta la perdita di lavoro. Anche in questo caso gli importi riscossi saranno soggetti a tassazione. Infine, resta da dire che in caso di perdita di lavoro alcuni fondi pensioni permettono il riscatto di percentuali diverse rispetto a quelle ora viste.
Anticipo fondo pensione con riscatto totale
Ci sono inoltre eventi che permettono prima di accedere alla pensione è possibile optare per il riscatto totale del fondo pensione. Si tratta di ipotesi comunque tassativamente indicate e sono:
- invalidità:
- morte del titolare, il riscatto totale prima dell’accesso ai benefici pensionistici deve essere richiesto dagli eredi ed è naturalmente in loro favore;
- perdita dei requisiti di partecipazione al fondo, si verifica questa ipotesi nel caso in cui il lavoratore aveva aderito al fondo pensione di categoria, ad esempio il fondo dei metalmeccanici. In seguito smette di lavorare in quel settore e trova impiego in un altro settore. In questo caso si perdono i requisiti per la partecipazione al fondo precedente, nell’esempio quello dei metalmeccanici, e di conseguenza si possono riscattare le somme. Naturalmente anche in questo caso si applica la tassazione dei rendimenti al 12,5% per la quota investita in Titoli di Stato e 20% per gli investimenti azionari.