Si può presentare, a partire dal 14 ottobre e fino al 13 dicembre 2021, la domanda per accedere ai contributi a fondo perduto (Cfp). Il contributo è indirizzato a chi esercita attività di impresa, arte o professione e a chi sia titolare di reddito agrario. I contributi sono dovuti per le perdite subite a causa dell’emergenza economica e sanitaria derivante dalla Covid. Ammessi alla presentazione delle istanze sono gli imprenditori e le partite Iva che abbiano conseguito nel 2019 compensi o ricavi dai 10 ai 15 milioni di euro. Il contributo a fondo perduto è previsto dal comma 30 bis dell’articolo 1 del decreto 73 del 2021, “Sostegni bis”.
Chi può presentare domanda per i contributi a fondo perduto entro il 13 dicembre 2021?
Sulle modalità di presentazione della domanda per i contributi a fondo perduto di imprenditori, autonomi e titolari di reddito agrario è intervenuta l’Agenzia delle entrate con la circolare numero 268440 del 2021. Dalla lettura del provvedimento se ne deriva che la presentazione delle istanze segue modalità molto simili alle domande presentate nei mesi scorsi per i contributi a fondo perduto a favore di contribuenti con ricavi o compensi entro i 10 milioni di euro.
Chi non può presentare domanda per il fondo perduto?
Esclusi dalla domanda del contributo a fondo perduto sono gli stessi soggetti che abbiano cessato l’attività alla data del 23 marzo 2021 o al 26 maggio 2021. La prima data vale per la richiesta dei contributi a fondo perduto del decreto Sostegni. La seconda scadenza è inerente alla sezione di richiesta del contributi Sostegni bis alternativo (e automatico).
Come si compila la domanda per il contributo a fondo perduto?
Le specifiche per la domanda dei contributi a fondo perduto sono contenute nella circolare dell’Agenzia delle entrate. La particolarità dell’istanza è che offre al richiedente la possibilità di modulare la richiesta scegliendo tra il beneficio previsto dal primo decreto Sostegni e quello previsto dal decreto Sostegni bis. Nel dettaglio, nel primo caso dovranno essere prese in considerazione le risultanze del 2019 rispetto al 2020. Nel secondo caso, invece, dovranno considerarsi le attività “stagionali” del decreto Sostegni bis sul periodo dal 1° aprile 2020 al 31 marzo 2021 e dal 1° aprile 2019 al 31 marzo 2020.
Richiesta fondo perduto per l’ammontare medio mensile fatturato 2020 rispetto al 2019
Pertanto, il richiedente può procedere compilando solo la prima sezione dei requisiti richiesti nella domanda chiedendo solo il contributo previsto dal primo decreto Sostegni. Questa modalità può essere richiesta se l’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi risulta inferiore di non meno del 30% dell’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi del 2019. All’importo risultante dalla differenza deve essere applicata la percentuale del 20%, considerando comunque l’importo minimo di 1000 euro per le persone fisiche e di 2000 euro per tutti gli altri soggetti ammessi al beneficio. Con questa modalità potrebbero spettare, a determinate condizioni, anche i contributi a fondo perduto previsti dai commi 1, 2 e 3 dell’articolo 1 del decreto legge numero 73 del 2021 (Sostegni bis).
Domanda di fondo perduto con il metodo del decreto Sostegni bis ‘alternativo’
L’altra modalità di richiesta dei contributi a fondo perduto prevede la compilazione solo della seconda sezione dei requisiti. In questo caso si fa richiesta solo del contributo del decreto Sostegni bis “alternativo”. È necessario far riferimento ai commi da 5 a 13 del decreto legge numero 73 del 2021. Accertata la perdita del 30% dell’ammontare medio mensile del fatturato del 2020 rispetto al 2019, l’importo del fondo perduto si ottiene applicando il 30% sulla differenza tra l’ammontare medio mensile dei corrispettivi e del fatturato relativi al periodo dal 1° aprile 2020 al 31 marzo 2021 e lo stesso ammontare medio mensile del periodo dal 1° aprile 2019 al 31 marzo 2020.
Ulteriori dettagli della domanda di contributi a fondo perduto
All’interno della domanda sono da considerare anche le dichiarazioni che attestano:
- che non si sono superati i limiti degli aiuti di Stato;
- il voler ricevere i contributi direttamente sull’Iban del contribuente;
- oppure di volersi avvalere del credito di imposta da portare in compensazione attraverso il modello F24.
Domanda fondo perduto 2021, cosa avviene se si sbaglia la domanda?
La domanda deve essere presentata in via telematica anche avvalendosi di un intermediario abilitato. Cosa avviene se si dovesse inoltrare una domanda errata? Si può procedere, entro la scadenza del 13 dicembre 2021, con l’invio di una seconda istanza. La domanda più recente va a sostituire le istanze presentate precedentemente. Tale regola vige solo nel caso in cui non sia stato già effettuato il pagamento del contributo a fondo perduto. Oppure nel caso in cui non sia stato già comunicato l’importo da portare a credito d’imposta.