Nell’immaginario comune, ottenere un mutuo per l’acquisto di una casa è possibile solo presentando le ultime busta paga di un rapporto di lavoro a tempo indeterminato, o le ultime dichiarazioni dei redditi di un lavoratore autonomo. I precari, sono da sempre destinati a beccarsi un rifiuto davanti a una domanda di finanziamento per l’acquisto di un immobile. Tuttavia, mettendo da parte le congetture, ci sono possibilità di ottenere un mutuo per chi detiene un tipo di contratto diverso, ad esempio a termine o di collaborazione, o con un lavoro a progetto?
D’altronde, il posto fisso è diventato sempre di più una chimera e con il mercato del lavoro che è cambiato, anche altre forme contrattuali possono rappresentare una delle garanzie da presentare al proprio istituto di credito nella speranza di ottenere un mutuo. In questo articolo, ci soffermeremo sulla effettiva possibilità di ricevere la concessione di un finanziamento per acquisto casa essendo in possesso di un lavoro a progetto.
Può chiedere un mutuo un lavoratore a progetto?
Le garanzie sono le uniche cose che contano, affinché la banca possa prendere in considerazione la possibilità di concedere un mutuo. Va da sé, che rispetto a un lavoratore dipendente assunto con un contratto a tempo indeterminato, ci debbano essere più garanzie. A questo punto, vediamo quali sono le garanzie che riguardano un lavoratore assunto a progetto.
La garanzia dell’ipoteca sulla casa
La prima garanzia in assoluto, è l’ipoteca sulla casa che si vuole acquistare e per cui si è richiesto di accedere a un mutuo. La banca mette a confronto il valore dell’immobile e la cifra di finanziamento richiesta, se la prima dovesse essere sufficientemente maggiore, la banca la riterrà valida in quanto, in caso di insolvenza del mutuatario, avrà sempre in mano la possibilità di riscattare la casa per venderla, anche se a un valore minore a quello di mercato.
Nel caso di un lavoratore a progetto, l’istituto di credito potrebbe concedere un mutuo per un importo non superiore alla metà del valore della casa.
Il garante del lavoratore a progetto
Per un mutuo chiesto da un lavoratore a progetto, nel caso l’importo richiesto dovesse coprire tra il 70/80% del valore dell’immobile, diventa importante la figura del garante. Quest’ultimo, non è altro che un fideiussore, colui che garantisce la copertura del pagamento delle rate non pagate, nel caso non dovesse farlo l’intestatario del mutuo. Per valutare la valenza del garante, la banca si baserà sul reddito determinato dal tipo di lavoro svolto, sottraendo ad esso le spese fisse mensili che gravano sul garante. La banca dovrà tenere conto anche del patrimonio del garante, soprattutto di quello immobiliare. E’ di fondamentale importanza l’età del garante che non deve superare i 75 anni al momento dell’estinzione del mutuo. Difficilmente la banca applica una deroga. Le garanzie già prestate sono sotto la lente d’ingrandimento di una banca, se il garante ha già garantito altre persone per debiti contratti, difficilmente la banca lo riterrà valido come garante.
La polizza assicurativa
L’assicurazione contro il furto e l’incendio è già obbligatoria nel momento in cui si vuole accedere a un mutuo. Nel caso del lavoratore a progetto, un’importante garanzia per la banca sarebbe rappresentata da una polizza che copra il finanziamento da pagare, le soluzioni sono diverse. La polizza assicurativa entra in gioco quando il mutuatario ha comprovati problemi nella prosecuzione di pagamento delle rate del mutuo che vengano ritenuti validi.
Il Fondo di garanzia
Un mutuo per un lavoratore a progetto può essere concesso anche ricorrendo al Fondo di garanzia (Fondo Gasparrini) appositamente potenziato a favore di persone che si trovano in una situazione precaria. Si tratta di una garanzia offerta dallo Stato pronto a intervenire in caso di difficoltà economica da parte del richiedente del mutuo in un dato momento che cade durante la restituzione del finanziamento.
Il Fondo di garanzia si rivolge ai titolari di un contratto di lavoro atipico che non hanno ancora compiuto il 36esimo anno di età.
Tale Fondo copre l’80% della quota capitale nel caso in cui il richiedente:
- presenti la domanda entro il 30 giugno 2022;
- abbia un Isee non superiore a 40mila euro;
- ottenga un mutuo superiore all’80% del valore dell’immobile.
L’istanza va inoltrata per via telematica compilando il modulo messo a disposizione sul sito di Consap, la Concessionaria servizi assicurativi pubblici che dipende dal ministero dell’Economia e delle Finanze e che è anche il gestore del Fondo di garanzia.