Si sente spesso parlare di microimpresa, ma cosa la differenzia dagli altri tipi di impresa? L’appellativo “micro” già lascia intendere molte cose, ad esempio che stiamo parlando di una impresa molto piccola condotta dal classico piccolo imprenditore. Spesso, sono proprio le microimprese a poter beneficiare di qualche agevolazione concessa come incentivo per continuare l’attività e pensare, magari, in un secondo momento di espandersi.
Definizione di microimpresa
E’ l’ordinamento europeo a dare la definizione di micro impresa, ma riguarda anche tutti i tipi d’impresa. In sintesi, la commissione UE dal 2003 ha definito i vari status.
Innanzitutto, l’impresa è considerata un’entità che esercita un’attività economica. Solitamente, viene individuata come tale, un’entità che esercita un’attività artigianale o altre attività a titolo individuale o familiare, le società di persone o le associazioni che esercitano un’attività economica.
Quando si legge o si sente parlare di PMI, si vogliono indicare le microimprese e le piccole e medie imprese che hanno meno di 250 dipendenti, con un fatturato annuo che non supera i 50 milioni di euro o che presentano un bilancio non superiore ai 43 milioni.
Nello specifico, la piccola impresa occupa meno di 50 persone, con un fatturato annuo che non supera i 10 milioni di euro. La microimpresa, invece, deve occupare meno di 10 persone e conseguire un fatturato fino a 2 milioni di euro.
I vantaggi delle microimprese
Appartenere alle PMI e soprattutto alla microimpresa, vuol dire fruire di molte misure di sostegno all’economia e al mondo dell’impresa messe a disposizione dalle istituzioni pubbliche nazionali o locali, rivolte specificatamente ad esse. A livello regionale sono molte le iniziative adottate a favore delle PMI in generale, ad esempio il microcredito e altre agevolazioni di tipo finanziario.
A livello nazionale, esiste il Fondo di Garanzia per le PMI istituito dal MISE. Tale strumento ha la funzione di agevolare l’accesso al credito tramite la concessione di una garanzia pubblica che si affianca o sostituisce le reali garanzie che può offrire una micro, piccola o medio impresa.
Grazie alla fruizione del Fondo di Garanzia, la micro impresa può permettersi di evitare il sostenimento dei costi legati a fideiussioni o polizze assicurative che rappresentano delle garanzie aggiuntive. Il Fondo funge, dunque, da garante per i finanziamenti ottenuti dalle banche.
La microimpresa, ma non solo, costituisce in Italia una grande possibilità di offrire lavoro e di creare profitto.
Inoltre, una microimpresa non emette titoli sui mercati regolamentati e che, nel primo esercizio e successivamente per gli altri due esercizi, non deve aver superato due dei tre limiti dimensionali seguenti:
- Totale attivo stato patrimoniale: euro 175.000;
- Ricavi di vendite e prestazioni: euro 350.000;
- Media dipendenti occupati durante l’esercizio: 5.