Le cessioni del credito sulle pensioni prevede dei nuovi oneri. Di seguito il messaggio Inps e tutti i chiarimenti in materia.
Le cessioni del credito sulle pensioni: il messaggio dell’Inps
Le cessioni del credito sulle pensioni è l’oggetto del messaggio INPS numero 3474 del 14 ottobre 2021. Il tema nello specifico è il finanziamento a pensioni INPS da estinguersi dietro cessione fino ad un quinto della pensione. Si tratta di somme che il pensionato deve pagare all’INPS per il servizio prestato. Questo prevede quindi degli oneri da versare. La rideterminazione degli oneri per l’anno 2022 si basa sulle rimanenze della contabilità analitica derivante dal consuntivo 2020. E a dire il vero prevede degli aumenti rispetto allo scorso anno. Tuttavia il costo per l’estrazione del rateo pensionistico per l’anno 2022 ha un:
- costo per estrazione rateo pensionistico per banche e intermediari finanziari che hanno sottoscritto la Convenzione: € 2,04 (IVA esente);
- importo per estrazione rateo pensionistico per banche e intermediari finanziari che non hanno sottoscritto la Convenzione: € 8,56 (IVA esente);
- costo di gestione annuo per banche e intermediari finanziari che non hanno sottoscritto la Convenzione: € 102,77 (IVA esente).
Mentre le stesse cifre lo scorso anno erano del 2.01 euro, 8.50 euro e 102.00 euro
Il periodo di applicazione degli oneri
I parametri indicai saranno applicati in automatico ad ogni cessione con data contratto inclusa tra il primo gennaio ed il 31 dicembre 2022. Gli importi saranno trattenuti mediante compensazione sui flussi di versamento che vengono disposti con scadenza mensile a favore delle società concessionarie. In altre parole il pensionato deve pagare per ottenere il servizio attraverso banche o mediatori del credito.
Ma d’altronde è un prestito che il pensionato può ottenere grazie a questi mediatori del credito o banche. E come tutti i prestiti preveder un essere rimborsato. In questo caso attraverso l’addebito automatico che l’Inps effettua sulla pensione. Tuttavia il prelievo non può superare un quinto dell’importo mensile della pensione.