Green Pass sul lavoro e rispetto della pivacy, come?

Il Green pass sul lavoro sarà obbligatorio dal 15 ottobre. Ma come si potrà controllare rispettando la privacy? Ecco cosa dice il Garante.

Green pass sul lavoro: assenza ingiustificata

Dal 15 ottobre 2021 il Green pass sul lavoro sarà obbligatorio. Quindi i lavoratori dovranno esibirlo per poter accedere alla propria postazione lavorativa. Si precisa che il certificato verde prevede che si è concluso il ciclo di vaccinazione, si è guariti o si è ottenuto un test negativo rispetto al Covid-19. Non solo, ma per chi volesse astenersi dal rispetto sa già che la sua è un’assenza ingiustificata. Per tali motivi al quinto giorno, non sarà sospeso, ma non percepirà lo stipendio. Mentre restano salvi i permessi, le ferie e tutti gli altri diritti connessi con il rapporto di lavoro. Resta saldo anche il divieto di licenziamento per il dipendente indisciplinato. Una misura che deve fungere da deterrente e che permette sempre più un avvio alla fase di normalità, dopo questa fase pandemica.

Green pass sul lavoro: chi deve effettuare i controlli?

Secondo quanto stabilito dal DPCM  del 17 giugno 2021, a vigilare sono le stesse aziende. Le quali già da qualche giorno si stanno organizzando affinché tutti i dipendenti vadano controllati. Le imprese possono anche nominare un loro dipendente che avrà il compito di vigilare sulla correttezza degli accessi. Ma il tutto deve essere fatto rispettando i principi generali di Privacy. Infatti il Garante per la protezione dei dati personali ha chiarito che il controllo è legittimo solo se e nella misura del rispetto del principio di minimizzazione. Insomma il controllo deve essere fatto solo per le finalità di accesso in azienda e non per scopi differenti. In altre parole si potrà controllare solo la validità del Green pass (spunta verde del dispositivo di controllo) ed il soggetto che lo ha esibito. Quindi al datore di lavoro deve solo verificare la validità del certificato e non sapere se ha avuto il Covid, se ha o meno fatto i vaccini o se è semplicemente risultato di tampone.

Come si effettuano i controlli?

Le imprese possono effettuare il controllo sulle certificazioni verde Covid-19 mediante:

  • la scanzione del Codice Qr tramite l’App ministeriale;
  • i sistemi elettronici di rilevamento delle presenze, nella loro versione aggiornata.
I datori di lavoro devono obbligatoriamente nomina il personale addetto a questi adempimenti. Questi ultimi, come detto, possono sono verificare e non fare domande aggiuntive. Anche perché i dati necessari sono tenuti dalle banche dati sanitarie nel rispetto della privacy del singolo. I datori di lavoro inadempienti sui controlli rischiano una sanzione da 400 a 1.000 euro.

Quando si devono effettuare i controlli?

Rimane nel campo della privacy anche la scadenza del Qrcode legato al Green pass. Pertanto, i controlli devono essere effettuati ogni giorno. Il personale addetto al controllo tutte le mattina all’apertura dei cancelli dovranno effettuare su tutti i lavoratori a qualsiasi livello la presenza della valida certificazione verde. I datori di lavoro devono, altresì, individuare con un atto formale i soggetti incaricati dell’accertamento e della contestazione per le eventuali violazioni. Inoltre il lavoratore senza green pass rischia pure una sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 600 a 1.500. Il Decreto estende il green pass sul lavoro anche per i liberi professionisti, negozianti e autonomi.

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Nella vita sono una piccola imprenditrice nel settore immobiliare. Ho una laurea con specializzazione in Economia e direzione aziendale, ottenuta presso la facoltà di Catania con il massimo dei voti. Mi piace scrivere articoli online, per questo ho avviato da circa 4 anni vari progetti portati a termine con successo. Il saper comunicare credo che sia un'arma vincente. Amo la mia terra, il sole, il mare, la mia famiglia e gli animali. La vita è troppo breve pertanto cerco di viverla nel migliore dei modi.