Gli adempimenti fiscali del condominio, la normativa

Gli adempimenti fiscali del condominio sono molteplici. Questo perché il condominio è in se un soggetto fiscale, ecco cosa dice la normativa.

Gli adempimenti fiscali del condominio: la normativa di riferimento

In base all’art.21 comma 11 della Legge n.449 del 27/12/1997, il condominio è diventato sostituto d’imposta. Soprattutto per i compensi di lavoro autonomo verso terzi, per i pagamenti dei fornitori del condominio per le prestazioni relative ai corrispettivi dovuti per contratti di appalto o altri servizi. E’ l’amministratore ad effettuare gli adempimenti di tipo fiscale.

La ricevuta d’acconto si versa entro il 16 del mese successivo a quello in cui è stato effettuato il pagamento. Tuttavia per insufficiente o l’omesso versamento della ritenuta d’acconto è prevista una sanzione pari al 30% dell’importo non versato, oltre gli interessi.

Il condominio come sostituto di imposta

Il condominio deve operare la ritenuta d’acconto per i corrispettivi dovuti ai contratti d’appalto o servizi effettuati. L’amministratore dovrà effettuare una ritenuta d’acconto pari al 4% dell’importo corrisposto per tali corrispettivi. Inoltre la ritenuta va versata attraverso il modello F24. Il codice da utilizzare è il 1019. Mentre il codice 1020 è per ritenute del 4% operate all’atto del pagamento da parte del condominio come sostituto d’imposta a titolo di acconto per i soggetti Ires.

Tuttavia il condominio dovrà effettuare una ritenuta pari al 20% dell’importo corrisposto per i redditi di lavoro autonomo. Si tratta di tutte quelle attività svolte per conto dei condominio da parte di un professionista. In questa categoria rientrano i geometri, gli ingegneri e gli avvocati, solo per citare i più frequenti. Anche lo stesso amministratore è un professionista, pertanto occorre applicare il 20% anche sul suo compenso. Anche questa si paga con il modello F24.

Come compilare il modello F24

Per la compilazione del modello F24 occorre procedere con la compilazione della sezione contribuente inserendo il codice fiscale e la ragione sociale del condominio compresa di indirizzo. Mentre nella sezione erario occorre inserire il codice di riferimento in relazione al tipo di pagamento, l’anno di pagamento della fattura e l’importo. La ritenuta si paga il 16 del mese successivo a quello in cui è stato effettuato il pagamento. Anche in questo caso è prevista una sanzione del 30% dell’importo per omesso o parziale obbligo fiscale.

Dichiarazione dei sostituti d’imposta: Modello 770

Il condominio come sostituto d’imposta deve effettuare le ritenute anche sulle somme corrisposte. In altri termini l’amministratore deve redigere il modello 770. La dichiarazione deve comprendere i dati riferimenti all’anno solare precedente, anche se, molto spesso l’esercizio condominiale non coincide con quello solare. Il modello 770 si invia telematicamente.

Il modello 770 si compone del frontespizio; comunicazioni dati certificazioni lavoro dipendente, assimilati. provvigioni, prospetto SS con i dati riassuntivi, prospetto ST ritenute operative trattenute per assistenza fiscale e imposte sostitutive, prospetto SX riepilogo dei crediti e delle compensazioni.

Gli adempimenti fiscali del condominio: il ravvedimento operoso

Se l’amministratore ha omesso di pagare un’imposta o di versare una ritenuta può regolarizzare la sua posizione attraverso il “Ravvedimento operoso”, che prevede il pagamento di una sanzione. A questo va aggiunto:

  • 0.20% per ogni giorno di ritardo se il versamento viene effettuato entro il termine dei 14 giorni dalla scadenza originaria;
  • 3% dell’importo dovuto se la regolarizzazione avviene entro 30 giorni dalla data del termine originario dell’adempimento;
  • 3.75% se la regolarizzazione avviene oltre i 30 giorni, ma entro il termine di un anno dell’omissione o dalla tardività.

Anche in questo caso il pagamento avviene attraverso il modello F24.

Agevolazioni fiscali per ristrutturazioni

L’agevolazione consiste nella possibilità per il proprietario di un immobile di detrarre dell’imposta di reddito delle persone fisiche, le spese sostenute per la ristrutturazione di casa e di abitazioni o parti condominiali. Tra le spese che possono essere “scaricate” vi sono quelle che riguardano le parti comuni di un condominio. Oltre a quelle per l’esecuzione lavori, sono da detrarre:

  • i costi relativi alla progettazione e prestazione dei professionisti;
  • le spese per la messa in regola degli edifici;
  • l’acquisto dei materiali;
  • il compenso corrisposto per le relazioni di conformità;
  • l’Iva e l’imposta di bollo;
  • perizie e sopralluoghi ed oneri di urbanizzazione

Sono presenti anche le agevolazioni previste per le spese sostenute per interventi finalizzati al risparmio energetico. Anche se il valore in percentuale cambia in relazione alle normative fiscali in materie. Infine se il condominio ha parti condominiali concesse in locazione, sono da pagarsi le imposte sia in sede di registrazione del contratto di locazione che in sede di dichiarazione dei proventi.

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Nella vita sono una piccola imprenditrice nel settore immobiliare. Ho una laurea con specializzazione in Economia e direzione aziendale, ottenuta presso la facoltà di Catania con il massimo dei voti. Mi piace scrivere articoli online, per questo ho avviato da circa 4 anni vari progetti portati a termine con successo. Il saper comunicare credo che sia un'arma vincente. Amo la mia terra, il sole, il mare, la mia famiglia e gli animali. La vita è troppo breve pertanto cerco di viverla nel migliore dei modi.