Oggi andremo nel novero del calcolo pensionistico, per scoprire come poter realizzare ed ottenere il calcolo dei coefficienti di trasformazione della pensione. Scopriamolo insieme nei prossimi paragrafi della nostra guida.
Coefficienti di trasformazione pensione: cosa sono
Innanzitutto, partiamo col dire cosa si intende, quando si parla di coefficienti di trasformazione.
Dunque, i Coefficienti di trasformazione sono valori, utilizzati nel sistema contributivo, che traducono in pensione annua il montante contributivo accumulato dal lavoratore nel corso della sua vita lavorativa. In particolare essi risultano più elevati in relazione a quanto maggiore sia l’età del lavoratore.
Ma, andiamo a vedere, nel paragrafo successivo altri dettagli in merito ai coefficienti.
Coefficienti di trasformazione pensione: come si calcolano
In termini molto semplici e pratici (ma un po’ inesatti) il coefficiente di trasformazione è il reciproco della durata complessiva, e dunque moltiplicandolo per il montante dei contributi versati andremo ad ottenere l’annualità di pensione che consente di restituire quest’ultimo. In tal senso, il coefficiente presidia la corrispettività.
Nell’anno corrente, dunque il 2021, ma anche per il triennio 2019-2021 i coefficienti in base all’età di uscita sono: 61 anni coefficiente 4,657%; 62 anni coefficiente 4,79%; 63 anni di età coefficiente 4,932%; Possiamo aggiungere che per il biennio 2021-2022, il coefficiente è ad esempio pari al 4,186%, per chi chiede la rendita a 57 anni (perché divenuto invalido, ad esempio), mentre sale al 5,220% per chi resta al lavoro fino a 65 anni e al 5,575% se si decide di arrivare fino a 67 anni.
Ma cos’altro c’è da sapere, in merito ai coefficienti di trasformazione della pensione? Scopriamolo nel resto della nostra guida.
Chi è interessato ai coefficienti di trasformazione
Va ben specificato che i coefficienti di trasformazione riguardano solo le pensioni o le quote di pensione determinate con il sistema contributivo.
Quindi, risultano interessati da questo meccanismo le categorie che vediamo di seguito:
- i lavoratori con contribuzione versata a partire dal 1 gennaio 1996, i quali hanno l’ intero assegno determinato con il sistema di calcolo contributivo;
- i lavoratori che posseggono la contribuzione alla data del 31 dicembre 1995, i quali hanno l’applicazione del sistema contributivo limitata alle sole anzianità maturate successivamente al 1° gennaio 2012 (se in possesso di almeno 18 anni di contributi al 31 dicembre 1995) oppure al 1 gennaio 1996;
- le donne che esercitano l’opzione donna di cui all’articolo 1, comma 8, legge 23 agosto 2004, n. 243 e, in generale, i lavoratori che optano per la liquidazione della pensione con il calcolo contributivo secondo le regole attualmente vigenti o la cui pensione in forza di istituti di cumulo di periodi assicurativi è calcolata col contributivo.
Nel prossimo paragrafo sveliamo la tabella completa dei coefficienti.
La tabella con i coefficienti di trasformazione
Di seguito riportiamo la tabella con tutti i coefficienti di trasformazione, attualmente in atto, entrati in vigore dal gennaio 2021:
Età di uscita | Divisori | Valori |
57 | 23,892 | 4,186% |
58 | 23,314 | 4,289% |
59 | 22,734 | 4,399% |
60 | 22,149 | 4,515% |
61 | 21,558 | 4,639% |
62 | 20,965 | 4,770% |
63 | 20,366 | 4,910% |
64 | 19,763 | 5,060% |
65 | 19,157 | 5,220% |
66 | 18,549 | 5,391% |
67 | 17,938 | 5,575% |
68 | 17,324 | 5,772% |
69 | 16,707 | 5,985% |
70 | 16,090 | 6,215% |
71 | 15,465 | 6,466% |
Va aggiunto che questi coefficienti sono aggiornati ogni triennio.
Dunque, questo è quanto di più utile e necessario vi fosse da sapere in merito ai coefficienti di trasformazione per le pensioni, non vi resta dunque che annotarvi tabella e modalità di calcolo, per poter ottenere il vostro coefficiente e godervi serenamente ciò che vi spetta dalla vostra pensione.