Oggi andremo ad addentrarci nel novero della contribuzione e della dichiarazione, per scoprire cosa è il 730 integrativo, quando lo si usa e quale è la sua scadenza di completamento. Scopriamolo assieme nella guida che segue.
730 integrativo: che cosa è
Quando si fa una dichiarazione di redditi, il modello canonico è il 730, nel quale specificare le proprie entrate e le proprie spese detraibili.
Ma cosa è, invece il 730 integrativo?
Dunque, il 730 integrativo consente di correggere errori nella dichiarazione presentata entro la scadenza ordinaria o eventuali dimenticanze. Il modello 730 integrativo consente quindi di rettificare la dichiarazione dei redditi inserendo, ad esempio, nuove spese detraibili o deducibili.
In sostanza, si tratta di una revisione del modello 730, nel caso la avessimo già compilata, in maniera erronea o incompleta.
Quando si può usare, entro quali tempi il 730 integrativo
Ricordando che il modello 730 può essere compilato entro il 30 settembre (quindi termine già scaduto per questo 2021), abbiamo ancora una soglia di tempo per notificare correzioni e omissioni, con il modello 730 integrativo.
Quando scade la possibilità di 730 integrativo?
La risposta a questo quesito è molto semplice, di fatti abbiamo tempo fino al 25 ottobre 2021, per poter implementare il modello 730 integrativo.
Oppure, entro il 30 novembre (correttiva nei termini); ovvero, spuntando la casella “Correttiva nei termini” del Frontespizio del modello Redditi che va spuntata quando la dichiarazione viene ripresentata entro i termini ordinari, in sostituzione di una precedente dichiarazione errata
Va ricordato che il modello 730 può essere presentato sia sul sito dell’Agenzia delle Entrate, servendosi di un CAF o professionista abilitato ma può essere presentato anche al proprio sostituto d’imposta. Una volta presentata la dichiarazione è bene che sia conservata per un tempo di 5 anni, insieme a tutta la documentazione relativa a oneri deducibili o detraibili.
Una questione non obbligatoria, ma consigliabile, considerando che il limite di prescrizione per eventuali controlli sulla propria documentazione è di cinque anni.
La Agenzia delle Entrare, precisa ad ogni modo che “la presentazione di una dichiarazione integrativa non sospende le procedure avviate con la consegna del modello 730 e, quindi, non fa venir meno l’obbligo da parte del datore di lavoro o dell’ente pensionistico di effettuare i rimborsi o trattenere le somme dovute in base al modello 730″
Ma come si compila un 730 integrativo?
Ovviamente, molti si chiederanno come avviene la compilazione di un modello 730 integrativo.
E’ come quella del tradizionale modello 730?
Sostanzialmente, la risposta è si. La presentazione della dichiarazione integrativa avviene attraverso la compilazione di un classico modello Unico o modello 730, provvedendo semplicemente a spuntare la casella in cui è riportata la dicitura “integrativa“.
Ovviamente, compilare il 730 integrativo, comporta un ulteriore esborso.
Ma quanto costa un 730 integrativo?
Ovviamente, molti si chiederanno quali siano gli esborsi per rivedere e correggere il proprio 730 già completato ed inviato.
La risposta, a questo quesito è presto data. Con l’uso di un CAF, il costo del 730 integrativo varia nei seguenti modi. Il costo sarà dai 19,00€ ai 35,00€ per gli iscritti, 80,00€ per i non iscritti, qualora il modello 730 sia stato elaborato da un altro CAF.
Anche qualora abbiate fatto il 730 attraverso l’Agenzia delle Entrate, sarà necessario rivolgersi ad un CAF (o al vostro commercialista) per realizzare un 730 integrativo.
Dunque, questo è quanto vi fosse di più necessario, utile ed esplicativo, da conoscere in merito alla correzione del 730, qualora vi occorresse rettificarlo, con l’uso del modello 730 integrativo.