Il Consiglio dei Ministri ha approvato il Decreto che impedisce di stangare famiglie e imprese con gli aumenti previsti sulle bollette dal 1° ottobre 2021. La misura era nell’aria ma adesso finalmente si è concretizzata. Il governo ha consentito di ammortizzare i rincari del 40% sulla luce elettrica e del 30% sul gas.
In particolare, il Decreto Legge ha stanziato circa 2 miliardi e mezzo per tagliare i costi fissi e calmeriare gli aumenti. Nello specifico sono due miliardi volti a eliminare gli oneri generali di sistema nel settore elettrico e quasi mezzo miliardo destinato a tagliare gli oneri generale sulla bolletta del gas.
Scende l’IVA per salvare gli utenti del gas
A quanto pare, il Cdm ha capito che l’unico modo per tagliare i rincari sull gas naturale per uso civile o industriale era intervenire sull’IVA che sulle forniture scende del 5%. La misura è testa a combattere proprio l’ultimo trimestre del 2021. Si ricorda che attualmente l’IVA sulla bollette del gas è al 10% e, a seconda dei consumi, fino al 22%.
Il taglio dell’IVA sul gas non è sufficiente ad azzerare gli aumenti sulle bollette che partono dal 1° ottobre 2021, per questo motivo il governo ha deciso di rafforzare il bonus sociale di cui beneficiano le famiglie in difficoltà economica con malati gravi con un un intervento ulteriore di 450 milioni di euro e sempre per l’ultimo trimestre 2021.
Bonus elettrico
Il bonus energia è già attivo e dell’agevolazione ne beneficiano i nuclei familiari che hanno un ISEE fino a 8.265 euro, limite che sale fino a 20.000 euro nel caso di famiglie con almeno quattro figli a carico. Del bonus ne fruiscono anche i percettori di Pensione o Reddito di cittadinanza e gli utenti con gravi condizione di salute che sono costretti all’utilizzo di apparecchiature elettromedicali. Con una nota, Palazzo Chigi tiene a sottolineare che vengono quasi azzerati i rincari futuri della bolletta per oltre 3 milioni di persone.
Bonus gas
Due milioni e mezzo di persone beneficiano già del bonus gas e anche per loro l’effetto del prossimo aumento in bolletta è quasi azzerato.
Si salvano almeno 6 milioni di PMI con utenze in bassa tensione fino a 16,5 Kw, e circa 29 milioni di utenze legate ai clienti domestici che vedranno azzerata gli oneri di sistema per gli ultimi mesi del 2021.
L’importanza delle fonti rinnovabili
I rincari sulle bollette preoccupano tutta l’Europa che intende investire maggiormente sulle energie rinnovabile. Dello stesso avviso è il ministro italiano della Transizione Ecologica Cingolani. Solo pochi giorni fa con riferimento agli aumenti sulle bollette, annunciava che il governo sarebbe intervenuto per calmierare i prezzi, conseguenza ovvia della ripresa economica post fase acuta emergenziale dovuta alla pandemia da Covid-19.
Come detto al Corriere della Sera Roberto Cingolani si dice convinto di dover intervenire per mitigare gli effetti dei rincari sulle bollette, ma insiste sulla Transizione Ecologica: gestire l’aumento dei prezzi sulle bollette di luce e gas con i tagli del Governo, come quello dell’IVA sul gas naturale o sul taglio degli oneri di sistema sulla luce, ma puntando allo sfruttamento da fonti rinnovabili come il Sole e il vento, con l’obiettivo di autoprodurre il 70% dell’energia elettrica proprio da esse entro un decennio.
Nel frattempo, il peso dei rincari sulle bollette di luce e gas è quasi azzerato dalla diminuzione dell’IVA e dai bonus sociali ulteriormente stanziato dal governo e che vale per i mesi di ottobre-novembre e dicembre 2021. Ma poiché la ripresa economica posta Covid-19 peserà sull’aumento dei prezzi di gas e luce, l’unica salvezza definitiva è lo sfruttamento da fonti rinnovabili.