Riforma del catasto potrebbe essere un nuovo capitolo all’interno delle legge fiscale. Si fanno già ipotesi su cosa potrà contenere.
Riforma del catasto: la rivalutazione dei valori
Gli operatori del settore si aspettano una nuova legge sulla rivalutazione dei valori catastali. Mentre i contribuenti, circa il 73% degli italiani temono notti insonni per le rivalutazioni. In altre parole cresce l’attesa per conoscere come e se il Governo metterà mano alla riforma catastale. C’è da dire che i valori catastali dell’Agenzia delle entrate non vengono toccati da decenni, ma farlo adesso potrebbe non essere il momento migliore.
Il Paese si trova in una posizione in cui l’economia non è certo un momento florido. Tuttavia però si cerca di riprendersi ed uscire dalla situazione globale, legata anche alle restrizioni dovute alla pandemia da Covid-19. Se si considera che sono 25.5 milioni gli italiani a possedere un immobile, la rivalutazione potrebbe essere importante, soprattutto per le casse dello stato.
Imu in caso di rivalutazione
Nelle intenzioni del governo potrebbero esserci l’indicazione degli spazi in metri quadrati, abbandonando definitivamente i vani catastali. Non solo, il valore di reddito potrebbe essere affiancato da quello medio di mercato. Inoltre le categorie catastali potrebbero essere semplificate, fino al punto di cancellare la differenza tra case popolari e di lusso.
Anche se questa ipotesi sembra poco credibile. Ma facendo un rapido calcolo mettendo a confronti di dati al metro quadro con i prezzi e i valori di mercato, emergono evidenti differenze. Lo stesso valore dell‘IMU in molte città potrebbe essere notevolmente aumentato: Milano +174%, Napoli +108%, Roma +56% e Torino +46%. La riforma potrebbe quindi portare un aumento dell’Imu, ma anche di tutte le tasse patrimoniali legate agli immobili.
Gli obiettivi della riforma catastale
Comprare casa potrebbe anche diventare più costoso del previsto. Questo perché quando si acquista un immobile le tasse vengono calcolate sui valori espressi in visura catastale. Anche se vi è l’esigenza di aggiornare gli archivi catastali nell’ottica di un’equa imposizione fiscale. E’ uno degli obiettivi indicati dal Ministero dell’economia e delle Finanze nell’atto di indirizzo alle amministrazioni fiscali per il triennio 2021-2023.
Il Ministero punta ad assicurare il costante aggiornamento dell’Anagrafe immobiliare integrata” per associare ad ogni immobile i valori relativi a posizione, area geografica e zona. Mentre l’Agenzia delle entrate dovrebbe andare a integrare le banche dati immobiliari con le informazioni desunte dalla dichiarazione dei redditi. Non resta che aspettare cosa e come deciderà il governo Draghi nella prossima legge fiscale.