Il Reddito di Cittadinanza è un vero e proprio aiuto economico alle famiglie economicamente più bisognose. Tuttavia, quando è stato istituito aveva un doppio intento: sostenere il richiedente e/o il suo nucleo familiare in difficoltà, e, favorire il reinserimento nel mondo del lavoro, in particolare dei giovani.
Se nel primo caso la misura si è rivelata molto utile, al netto dei soliti scansafatiche o imbroglioni, nel secondo caso il sussidio ha fatto, per ora, cilecca. Colpa solo dei navigator che non sono riusciti a sostituire i Centri per l’Impiego?
Ma, dubbi a parte sul futuro che avrà il Reddito di Cittadinanza che sarà sicuramente riconfermato dal governo Draghi ma molto probabilmente riformato in parte, cerchiamo di rispondere a una domanda che in molti si pongono, ossia, quante volte si può rinnovare il sussidio.
Quante volte può essere rinnovato il reddito di cittadinanza?
E’ bene precisare, sin da subito, che per come è stata concepito, il Reddito di Cittadinanza che viene concesso per 18 mesi, può essere rinnovato senza alcun limite in relazione al numero delle volte. Attenzione alla finestra, però, in quanto tra un rinnovo e l’altro del predetto sussidio devono trascorrere 30 giorni, periodo in cui, non si riceverà alcuna somma di denaro.
La richiesta di rinnovo va presentata dal mese successivo a quello della scadenza. Per cui, se il RdC scade a settembre, la domanda di rinnovo potrà essere effettuata a ottobre, con il primo pagamento che sarà erogato a metà novembre, proprio a testimoniare quel “buco” di trenta giorni.
L’importanza dei requisiti del rinnovo del reddito di cittadinanza
Per beneficiare del sussidio è necessaria la presentazione di un ISEE aggiornato e del mantenimento dei requisiti richiesti come previsto dalla legge. L’ISEE ordinario scade l’ultimo giorno dell’anno, mentre quello corrente ha una validità di sei mesi.
Nessuna variazione sulla modalità di presentazione di richiesta del Reddito di Cittadinanza causa rinnovo, identica alla prima domanda effettuata, anche nel modello.
Per chiarezza, se il rinnovo viene richiesto dalla stessa persona che ha presentato la domanda inizialmente, i soldi verranno erogati sempre sulla stessa carta RdC già utilizzata per tutte le ricariche. Se così non fosse, ossia, a richiedere il sussidio è un’altra persona dello stesso nucleo familiare, ovviamente, quest’ultima dovrà provvedere al ritiro di una nuova carta RdC alle Poste.
Rinnovo del RdC senza vincoli?
A parte i requisiti richiesti e la dichiarazione ISEE idonea a ricevere la prestazione del sussidio, occorre precisare che, almeno in linea teorica, chi riceve il Reddito di Cittadinanza da almeno un anno, dovrebbe essere indirizzato presso i Servizi Sociali del Comune o presso il Centro per l’impiego, con l’obiettivo di chiudere il percorso di inclusione sociale e/o di attivazione lavorativa.
Inoltre, dovrebbero già essere in vigore dei Progetti Utili alla Collettività (PUC) al termine dei 18 mesi di fruizione del beneficio da parte di beneficiari Rdc volontari.
Altresì, la prima richiesta di lavoro utile ricevuta dopo il rinnovo del Reddito di Cittadinanza, a prescindere dalla distanza chilometrica, deve essere accettata, pena la perdita del beneficio.
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