Patto sociale è quello che viene richiesto da tutta Italia al fine di tutelare salario minimo, lavoro, stipendi e salari. Varie le proposte presentate.
Patto sociale: facciamo il punto della situazione
Salario minimo garantito è la nuova parola da inserire nel nuovo patto sociale. Alla luce anche delle parole del presidente del consiglio Mario Daghi, che sul tema aveva detto “nessuno può tirarsi fuori” rivolgendosi proprio alla classe politica italiana. Ma il confronto politico si accende e si scalda sulle riforme in merito al lavoro e all’abbassamento della pressione fiscale su famiglie, imprese e partite iva. Proposte che da sinistra a destra tengono gli italiani con il fiato sospeso. Ad esempio, Enrico Letta ha parlato di “Salario minimo” soprattutto riferendosi alla campagna elettorale tedesca appena conclusasi. Infatti, in Germania il concetto di stipendio minimo garantito è stato perno della vittoria alle elezioni.
Le proposte delle altre forze politiche
Il lavoro è un tema che coinvolge anche il nostro bel Paese. Mentre Pd e Cinque stelle trovano sul tema del lavoro un punto di incontro. L’ex premier Giuseppe Conte, così rilancia: “Il Paese ha bisogno di un patto sociale ed economico che lo faccia ripartire in modo robusto e forte“- conclude. Mentre Matteo Salvini ed il Centro destra compatto, chiedo una riduzione della pressione fiscale. Infatti Matteo Salvini così commenta: “I salari li pagano le imprese. E quindi se alle imprese non tagli le tasse, non tagli il costo della luce è difficile pagarli.”- conclude. In tutto questo scenario si ricorda che il patto sociale è uno strumento importante contro la lotta all’inflazione. Uno strumento di politica economica tra imprenditori, governo e sindacati che punta alla giusta considerazione sui salari e sul livello dei prezzi. Quindi serve una politica anche sui redditi che tenti di riequilibrare il benessere della collettività.
Patto sociale: arrivano anche le indicazioni di Tridico
Sul patto sociale dice la sua anche il Presidente dell’Inps Pasquale Tridico. L’economista sottolinea che oggi in Italia ci sono due milioni di lavoratori che sono pagati a 6 euro lordi all’ora. Infatti “Ci sono rider che corrono e fanno incidenti anche mortali e guadagnano 4 euro all’ora. Questo non è tollerabile. Non è tollerabile in un’economia avanzata“, ha aggiunto. Ma non è finita qui il Presidente dell’Inps ha detto che il salario minimo garantito deve essere previsto per giovani e per donne. Inoltre ha spiegato che durante la pandemia queste due categorie sono state quelle maggiormente colpite. Ha poi concluso: “nella carriera lavorativa della donna, la donna con figlio rinuncia a 5 mila euro in media di stipendio rispetto a una donna che non ha avuto figli. Il gap salariale nei confronti del lavoratore maschio è crescente. E durante la pandemia i primi a perdere il lavoro sono stati giovani e donne”.