Torna l’obbligo dei versamenti per le partite Iva: entro il 15 settembre è previsto il pagamento per i modelli Redditi, Irap e Iva per l’anno di imposta 2020. Si calcola che la scadenza riguarda oltre quattro milioni di autonomi. I versamenti sono quelli che erano in calendario dalla fine di giugno alla fine di agosto 2021. La stessa Agenzia delle entrate, con la risoluzione numero 53/E del 5 agosto scorso, ha precisato che non si può rimandare il pagamento in scadenza mercoledì prossimo, 15 settembre, con la proroga di ulteriori 30 giorni e applicando lo 0,40% in più.
Il rinvio del pagamento dei contributi del decreto Sostegni bis
Il rinvio dei pagamenti dei contributi dovuti è previsto dall’articolo 9 ter del decreto legge numero 73 del 2021 (decreto “Sostegni bis). La norma ha introdotto, per diverse categorie di contribuenti, la proroga al 15 settembre 2021, senza alcuna maggiorazione, dei versamenti dovuti secondo la dichiarazione dei redditi, Irap e Iva 2021. La proroga riguarda i versamenti in scadenza dal 30 giugno al 31 agosto 2021.
Partite Iva, chi ha potuto usufruire della proroga dei versamenti al 15 settembre
La proroga al 15 settembre, senza alcuna maggiorazione di pagamento, è stata prevista per chi esercita, come lavoratore autonomo o come impresa, attività economiche che hanno ricevuto l’approvazione degli Indici sintetici di affidabilità (Isa), a prescindere dal fatto che siano stati applicati o meno detti indici. Il limite dei ricavi o dei compensi non deve essere superiore a quanto stabilito per ciascun indice. Per il 2021 il tetto è fissato a 5.164.569 euro, come stabilito dal decreto di approvazione del ministero dell’Economia e delle Finanze.
Partite Iva a regime forfettario rientrano tra i soggetti interessati alla proroga dei versamenti
La scadenza del 15 settembre riguarda anche i contribuenti che, per il periodo di imposta fino al 31 dicembre scorso:
- abbiano applicato il regime forfettario agevolato;
- rientrino nel regime fiscale di vantaggio per l’imprenditorialità giovanile e lavoratori in mobilità.
Società e imprese che possono posticipare il pagamento delle imposte al 15 settembre 2021
Ulteriori soggetti aventi diritto a usufruire dei maggiori termini di versamento riguardano i contribuenti che:
- partecipino a società, associazioni e imprese in regime di trasparenza fiscale. Nel dettaglio si tratta delle società di persone previste dall’articolo 5 del Testo Unico delle Imposte sui Redditi (Tuir), o società a responsabilità limitata secondo quanto disciplinato dagli articoli 115 e 116 del Tuir. In tutti i casi è necessario avere i requisiti per ottenere la proroga dei versamenti;
- la cui determinazione del reddito avvenga con altre tipologie di criteri forfettari;
- sono esclusi dagli Indici sintetici di affidabilità.
Versamento delle imposte al 15 settembre: come procedere con la rateizzazione
Per i soggetti che beneficiano della scadenza del 15 settembre per i versamenti delle imposte risultanti dalle dichiarazione dei redditi, Irap e Iva, le modalità di rateizzazione cambiano a seconda che il contribuente abbia fatto già versamenti oppure no. Infatti, si può provvedere ai pagamenti dovuti per il saldo e per il primo acconto delle imposte sui redditi, incluso il versamento annuale dell’Irap e dell’Iva, in rate mensili di pari importo.
Pagamento delle rate dei contributi successive alla prima
La prima rata deve essere versata entro il 15 settembre e le rate successive saranno prorogate di conseguenza. Le rate successive a quella del 15 settembre dovranno estinguersi, in ogni caso, entro il mese di novembre 2021. Su queste rate si calcolano gli interessi del 4% annuo.
Pagamento contributi partite Iva e imprese: modalità di chi ha già iniziato le rate
I soggetti che hanno già iniziato a pagare le rate, secondo quanto prevede la normativa in un momento precedente all’arrivo della proroga, possono continuare i versamenti secondo le scadenze previste dal piano delle rate. Pertanto, questi contribuenti possono considerare posticipato al 15 settembre il termine dei versamenti delle rate che scadevano dal 30 giugno al 31 agosto 2021. Su questi pagamenti non sono calcolati interessi. Per le rate con scadenze successive, ovvero quelle dal 16 settembre in poi, sono dovuti gli interessi del 4% annuo.
Pagamento imposte 2021: cosa deve fare chi ha fatto già più versamenti
I soggetti che, entro il 15 settembre prossimo, effettuino versamenti a libera scelta, ovvero con scadenze e importi senza un piano di rateizzazione, possono versare la differenza dovuta a saldo in due modalità. La prima prevede il versamento in un’unica soluzione entro il 15 settembre, senza interessi. La seconda può avvenire in massimo quattro rate, delle quali la prima deve essere pagata entro il 15 settembre. Le restanti rate possono essere pagate in data successiva con gli interessi del 4%.
Versamenti degli acconti delle imposte 2021
Particolare attenzione deve essere prestata per il calcolo degli acconti delle imposte del 2021. A differenza dei soggetti che eseguono il versamento dell’acconto in due soluzioni nelle misure del 40% entro il termine per il saldo delle imposte del 2020 e del 60% entro novembre prossimo, i contribuenti Isa e gli altri soggetti collegati pagano il 50% entro ciascuna scadenza.
Pagamento degli acconti per imposte 2021 dei soggetti Isa: la scadenza del 30 novembre
Pertanto, chi ha pagato il 40% alla prima scadenza in luogo del 50%, dovrà procedere con il versamento del 60% entro il 30 novembre prossimo. In questo modo non dovrebbero essere applicate sanzioni per il primo insufficiente pagamento.