Come funziona l’esonero parziale dei contributi, la cui domanda scade il 30 settembre 2021? Lo sconto sui contributi spetta nel limite massimo per ogni partita Iva di 3 mila euro su base annuale. Tuttavia, l’esonero va riparametrato su base mensile tanto per i lavoratori autonomi e professionisti, quanto per gli artigiani e i commercianti.
Esonero dei contributi previdenziali: cosa prevede la misura?
La legge di riferimento che ha previsto l’esonero parziale dei contributi per i lavoratori autonomi e i professionisti è la legge numero 178 del 2020. Il decreto di attuazione della legge 178 del 2020 è quello interministeriale del 17 maggio 2021. Il provvedimento dispone i meccanismi per avvalersi dell’esonero contributivo. Regole fondamentali per accedere allo sconto sui contributi sono quelle che prevedono la regolarità contributiva e l’esclusione dei percettori di pensione diretta e degli autonomi che abbiano anche un contratto di lavoro subordinato.
In che modo avviene l’esonero contributivo?
L’esonero contributivo dei lavoratori autonomi concerne la possibilità accordata agli iscritti alle gestioni previdenziali di non versare la contribuzione previdenziale relativa all’anno 2021. Tuttavia, l’applicazione dello sconto dei contributi segue meccanismi diversi a seconda che si tratti di artigiani e commercianti o di liberi professionisti iscritti alla Gestione separata Inps o ad altre forme previdenziali.
I contributi oggetto di esonero vengono accreditati come contributi figurativi
I contributi oggetto dell’esonero e, dunque, non versati, saranno accreditati figurativamente sull’estratto conto del lavoratore autonomo. Tuttavia, ai fini della possibilità di esonero, è necessario che il lavoratore autonomo versi la quota parte della contribuzione obbligatoria che non rientra nello sconto dei contributi.
Esonero contributivo di artigiani e commercianti, l’agevolazione vale per le rate del 2021
Per gli artigiani e i commercianti lo sconto sui contributi riguarda il minimale previsto dalla legge numero 233 del 1990. L’esonero, dunque, si applica sui contributi oggetto della tariffazione annuale del 2021, con scadenza fissata al prossimo 31 dicembre. L’esonero va applicato al netto delle altre agevolazioni o riduzioni della previdenza obbligatoria, di competenza del periodo di riferimento dello sconto stesso.
Quali rate rientrano nell’esonero contributivo di artigiani e commercianti?
Le rate che rientrano nell’esonero contributivo degli artigiani e dei commercianti sono la prima, la seconda e la terza del 2021. Dunque, lo sconto si applica solo per gli importi dovuti nel 2021 purché la scadenza del pagamento avvenga entro il 31 dicembre prossimo. Non rientra nell’esonero, pertanto, la contribuzione relativa al 2021 ma con scadenza di versamento susseguente al 31 dicembre 2021.
Quale contribuzione è esclusa dall’esonero contributivo 2021?
E dunque, la quarta rata 2021, con scadenza fissata al 16 febbraio 2022, risulta esclusa dall’esonero contributivo. Non sono da conteggiare nemmeno, ai fini dello sconto contributivo, gli importi di competenza degli anni precedenti.
Esonero contributivo dei liberi professionisti: come funziona?
Diverse sono le regole dello sconto sui contributi per i professionisti iscritti alla Gestione separata Inps. A differenza degli artigiani e dei commercianti, i professionisti non versano la contribuzione su quattro rate annuali, ma su due acconti e saldo nell’anno susseguente agli acconti. L’esonero contributivo, dunque, per i professionisti riguarda i contributi complessivi dovuti in acconto per il 2021.
Aliquote previdenziali applicate ai professionisti per l’anno 2021
L’aliquota di riferimento della contribuzione dei professionisti iscritti alla Gestione separata Inps è pari, per l’anno in corso, al 25,98%. Per i professionisti appartenenti ad altre forme di contribuzione previdenziale obbligatoria, lo sconto sui contributi si applica per quelli dovuti in acconto per l’anno in corso e calcolati con l’aliquota del 24%.
Come si applica l’esonero dei contributi per gli autonomi professionisti?
L’esonero dei contributi per i lavoratori autonomi professionisti riguarda i contributi dovuti a titolo di acconto nell’anno di imposta 2021. Tali acconti sono quelli in scadenza entro il 31 dicembre 2021, calcolati su quanto dichiarato nell’anno di imposta 2020. Pertanto, l’applicazione dello sconto sui contributi, nel limite di 3 mila euro, riguarda il primo e il secondo acconto 2021.
Scontro sui contributi, chi sono i lavoratori autonomi esclusi?
Rimangono esclusi dalla misura dello sconto dei contributi i professionisti titolari di rapporto subordinato e i titolari di pensione diretta. In particolare per gli autonomi che abbiano anche un rapporto di lavoro subordinato l’esonero non spetta nei mesi coincidenti con l’attività autonoma che dà diritto allo sconto stesso.