Per l’ecobonus, chi vuole accedere alle detrazioni fiscali ha l’obbligo di presentare apposita comunicazione all’Enea. Ma tale adempimento è dovuto solo quando gli interventi, di tipo edilizio e tecnologico, sono finalizzati sia all’accesso alle detrazioni fiscali del 50%, sia al risparmio energetico e/o all’utilizzo di fonti di energia rinnovabili.
Quindi, nell’ambito del bonus ristrutturazioni, in base al tipo di intervento realizzato non sempre è necessaria la pratica da presentare all’ENEA. Inoltre, con la risoluzione numero 46/E del 2019, l’Agenzia delle Entrate ha chiarito che, seppur sia obbligatoria, la comunicazione omessa o tardiva della pratica ENEA non comporta la perdita del diritto alle detrazioni fiscali.
Quando è necessaria la pratica ENEA per la detrazione ecobonus e quando invece no
Per quanto detto, quindi, è necessaria la pratica ENEA per la detrazione ecobonus quando le opere di ristrutturazione comportano un risparmio o un incremento dell’efficienza energetica. Dagli elettrodomestici ai cappotti termici, e passando per le caldaie, per gli impianti fotovoltaici, per i teleriscaldamento e per gli impianti a biomassa. Ma anche per serramenti e infissi, scaldacqua a pompa di calore, condizionatori, micro-cogeneratori, sistemi ibridi e, tra gli altri, pure i generatori di aria calda a condensazione.
Su quando invece la pratica ENEA non è richiesta, e quindi non è obbligatoria, possiamo semplificare dicendo che tale obbligo non è previsto quando i lavori effettuati rientrano tra le opere murarie. Per esempio, il rifacimento del bagno, la sostituzione delle porte interne, la tinteggiatura delle pareti e l’installazione di allarmi. Ma anche la demolizione di muri portanti, la realizzazione di tramezzi e di divisori e, tra l’altro, pure il rifacimento dell’impianto elettrico.
Pratica online ENEA, cosa c’è da sapere per una corretta compilazione
Per la presentazione della pratica ecobonus, il sito Internet di riferimento è proprio quello dell’ENEA dove è presente un’apposita piattaforma accessibile tramite registrazione. La compilazione, rispetto al passato, è decisamente più intuitiva, ma oltre ad avere un minimo di dimestichezza con il web è utile anche conoscere quelli che sono i termini tecnici legati all’energetica.
Dopo aver inserito i dati anagrafici e quelli dell’immobile, infatti, la piattaforma online ENEA chiede di selezionare il tipo di intervento associato all’ecobonus. Proprio in base al tipo di intervento sarà richiesto l’inserimento di alcuni parametri, ovverosia di valori che sono diversi tra loro. Per esempio, la trasmittanza per gli infissi ed il rendimento per le caldaie.
Se la pratica online ENEA da compilare e da trasmettere prevede per l’accesso alle detrazioni fiscali più beneficiari, allora occorrerà barrare dalla piattaforma la voce ‘Richiesta anche per conto di altri‘. Anche per questo, prima di procedere con la pratica, è fondamentale avere sempre tutti i documenti a portata di mano. Dai documenti di identità alle fatture di installazione e di fornitura, e passando per la dichiarazione asseverata del tecnico abilitato. Ma anche i dati dell’immobile, dalla visura alla planimetria catastale.
Infine, ricordiamo che la pratica online ENEA, quando questa è prevista come obbligatoria, deve essere compilata e trasmessa entro tre mesi. Ovverosia, entro e non oltre 90 giorni dalla chiusura dei lavori o, se previsto, dal collaudo delle opere realizzate.