Oggi andremo ad addentrarci nell’ infausto mondo dei trasporti pubblici, per scoprire quando e come è possibile ottenere una detrazione per l’abbonamento sui mezzi pubblici. Scopriamolo assieme in questa rapida guida.
Detrazione abbonamento trasporto pubblico: come funziona
Dunque, va subito detto che il costo dell’abbonamento per i trasporti pubblici, è detraibile in dichiarazione dei redditi per una somma non superiore a 250 euro, limite di importo sul quale occorre calcolare la detrazione fiscale del 19 per cento.
In sostanza, possiamo asserire che il rimborso spettante è pari ad un massimo di 47,50 euro. Resta, invece non detraibile la quota di spesa che supera il limite di 250 euro. Questo possiamo dire che sono i limiti per poter detrarre dalle spese di abbonamento.
Va precisato che il limite di spesa detraibile è da considerarsi complessivo e cumulativo anche per la detrazione riconosciuta per i familiari a carico.
Ma come fare a detrarre le spese di abbonamento?
Dunque, le spese dei trasporti pubblici sono detraibili attraverso la compilazione del modello 730.
Quindi, all’interno del modello 730 sarà possibile e necessario indicare, ai fini del rimborso Irpef del 19 per cento, una somma non superiore a 250 euro, per le spese relative a titoli di viaggio validi per più giorni.
Va ben chiarito che nel novero degli abbonamenti detraibili rientrano, dunque, quelli annuali, mensili o settimanali per il trasporto su autobus, tram, treni o metropolitane.
Contrariamente, invece non sarà possibile chiedere ed ottenere la detrazione per le seguenti spese di viaggio:
- titoli di viaggio con una durata oraria, anche se superiore a quella giornaliera, tra cui ad esempio i biglietti a tempo che durano 72 ore;
- carte di trasporto integrate che includono pure servizi ulteriori rispetto a quelli di trasporto, come ad esempio le carte turistiche che oltre all’utilizzo dei mezzi di trasporto pubblici consentono l’ingresso a musei o spettacoli.
Criterio di cassa per modello 730/2021
Un ulteriore considerazione, non poco importante da fare è legata al modello 730/2021.
Infatti, allo scopo di individuare quali sono le spese ammesse in detrazione fiscale risulterà necessario utilizzare il criterio di cassa.
In cosa consiste il criterio di cassa? Nel suddetto criterio, la detrazione viene calcolata sulla spesa sostenuta nel 2020 per l’acquisto dell’abbonamento, indipendentemente dal periodo di validità dello stesso:
per esempio un abbonamento acquistato nel mese di dicembre 2020 con validità dal 1° gennaio 2021 fino al 30 giugno 2021.
Non potranno, quindi, essere indicate le spese sostenute nel 2020 che nello stesso anno sono state rimborsate dal datore di lavoro in sostituzione delle retribuzioni premiali e indicate nella CU 2021.
In tal proposito, la detrazione spetta comunque sulla parte di spesa che non è rimborsata.
Quali documenti occorrono per avere detrazione?
In ultimo, ma non di ultima importanza, andiamo a vedere quali sono i documenti richiesti per poter ottenere la detrazione delle spese di abbonamento ai mezzi pubblici.
In maniera molto sostanziale, i documenti necessari per la richiesta sono i seguenti:
- il titolo di viaggio (contenente durata dell’abbonamento, ovvero data di partenza e termine di validità);
- oppure la ricevuta di pagamento dell’abbonamento.
Qualora si sia in possesso di abbonamenti in formato elettronico sarà necessario che il contribuente abbia conservato il documento che attesti le indicazioni essenziali utili e necessarie a qualificare il titolo di viaggio: ovvero, informazioni su servizio utilizzatore, periodo di validità, spesa sostenuta e data di sostenimento della spesa. Come possono essere, ad esempio degli scontrini che contengono tutte le informazioni sopra richieste.
Dunque, questo è quanto vi fosse di più utile e necessario da sapere in merito alla detrazione delle spese di abbonamento per il trasporto pubblico.