Se cerchi un’immobile che è stato messo all’asta, le possibilità di venirne a conoscenze sono molteplici. Infatti, al momento non esiste alcuna legge che impedisce di pubblicizzare la vendita di una casa all’asta, in quanto sottoposta ad esecuzione immobiliare.
La pubblicizzazione di un’immobile all’asta
Qualora volessi sapere se un immobile sia stato messo all’asta, esiste una pubblicità legale rappresentata dalla pubblicazione dell’annuncio sul sito di un tribunale e sui siti accreditati presso il Ministero della Giustizia. Ma nel frattempo, è sempre più presente la cosiddetta pubblicità commerciale.
Quando un immobile pignorato passa alla vendita all’asta, non si può che passare per un avviso di vendita del medesimo. Per prima cosa, si procede con una procedura di pubblicità che passa per canali legali. Come già anticipato, gli strumenti sono rappresentati dai portali web dei tribunali e al sito delle Vendite Pubbliche del Ministero di Giustizia, oltre a centinaia di siti accreditati dallo stesso Ministero.
La pubblicazione di un annuncio di vendita all’asta di un immobile deve avvenire entro 45 giorni prima della presentazione delle offerte, necessariamente contenente anche copia dell’ordinanza co cui è disposta la vendita e la perizia di stima effettuata dall’esperto incaricato dal Tribunale. Ormai, la relativa pubblicità su siti legali è diventato un grande business, in quanto sono gli stessi tribunali ad autorizzare il curatore di ciascuna asta a pubblicare gli annunci che vengono poi pagati proprio dal creditore precedente, come può essere una banca.
La procedura di vendita all’asta di un immobile fino alla sua conclusione corrisponde con l’aggiudicazione, dura circa quattro anni, ciò vuol dire che gli annunci pubblicitari sono spesso rinnovati e di conseguente portano elevati introiti ai portali legali.
L’accesso a questo mercato non è alla portata di tutti, in quanto è necessario disporre di una licenza e seguire una specifica procedura con la presenza, in alcuni casi, di persone presenti nei tanti tribunali italiani che si occupano della gestione dei nuovi immobili, della scansione della documentazione e del conseguente caricamento sul portale. In parole povere, servono i giusti agganci.
Per accedere ai tribunali che propongono vendite di immobili all’asta, serve l’autorizzazione della Corte d’Appello di ciascun tribunale, impresa affatto facile.
La pubblicità commerciale
Se la pubblicità è l’anima del commercio, certamente non fa eccezione quella relativa alle aste immobiliari, d’altronde, la legge consente la pubblicazione degli annunci delle aste anche sui portali immobiliari. A curarsene è un consulente in esecuzioni immobiliari, solitamente, ma non sempre, si tratta di un agente professionista. Quest’ultimo, se vuole svolgere al meglio il suo lavoro, deve raccogliere gli annunci presenti sui siti dei tribunali che riguardano gli immobili all’asta, ma anche dai tribunali legali o gestionali, allo scopo di pubblicare tutto sul sito della propria agenzia immobiliare o sui portali. L’importante, è non incorrere nel reato di turbativa d’asta.
Le caratteristiche di un annuncio commerciale per un immobile all’asta
Occhio al plagio, mai copiare gli annunci presenti su altri siti legali. Inoltre, essere espliciti nel precisare che si tratta di un immobile messo all’asta, in quanto sottoposto a esecuzione immobiliare. La relativa omissione costituisce frode. Assolutamente da evitare il riporto delle foto allegate all’annuncio di un tribunale, esse devono essere personalizzate con l’ausilio degli strumenti che fornisce anche Google.
Per evitare una marea di domande simili, è preferibile effettuare una descrizione quanto mai accurata dell’immobile all’asta. In ogni caso, come qualsiasi agente immobiliare non certamente sprovveduto farebbe, è opportuno mettere in pratica una strategia commerciale. A tal proposito, si potrebbe evitare di indicare l’offerta minima, ossia il prezzo base dell’asta.
La differenza tra un’immobile normale posto in vendita e uno messo all’asta, sta nel fatto di dover essere molto pignoli nelle informazioni e indicazioni, compreso il prezzo base dell’asta, ovviamente specificando che si tratta solo di un valore di partenza. Tuttavia, è preferibile evitare di scendere in particolari poco rilevanti, citando, invece, sempre il numero dell’esecuzione immobiliare con l’immobile proposto come oggetto.
Il consulente in esecuzioni immobiliari
Come già accennato poc’anzi, tale consulente non deve essere per forza un agente immobiliare, anche perché conta essere soggetto a responsabilità civili e penali. Pertanto, l’annuncio deve seguire tutti i criteri del caso, evitando sanzioni ma allo stesso tempo incuriosendo la clientela. Il consulente deve fare le veci del notaio se assente, in quanto deve accertarsi che non ci siano pendenze sull’immobile. Non è sufficiente essere un semplice perito, a cui può sfuggire il controllo di un eventuale preliminare di compravendita, omettendolo così nella perizia.
Il consulente deve essere in grado di guidare il cliente in tutti i suoi passi nell’iter che lo porta ad acquistare il suddetto immobile all’asta. D’altronde, è ciò che si aspetta un cliente dal consulente, preferendolo al tribunale che lo potrebbe mettere a disagio. Meglio pagare una parcella, anche se non bassa, in cambio di una completa consulenza. A volte, il consulente chiede un anticipo al cliente per sostenere dei costi che verranno scalati poi, all’ammontare finale della parcella.