Il bilancio d’esercizio è rappresentato da una serie di documenti contabili che ogni impresa è obbligata a redigere e conservare, così come prevede la legge. Esso serve a definire la situazione patrimoniale e finanziaria di un’azienda, ma anche il risultato economico d’esercizio dato dalla somma di tutte le fatture elettroniche e dai costi sostenuti. Redatto periodicamente, il bilancio d’esercizio fa dunque riferimento a un determinato periodo amministrativo.
I criteri del bilancio d’esercizio
Con riferimento al comma 1 dell’articolo 2423 del C.C., il bilancio d’esercizio è così definito: “Gli amministratori devono redigere il bilancio di esercizio, costituito dallo stato patrimoniale, dal conto economico, dal rendiconto finanziario e dalla nota integrativa”.
La redazione del bilancio deve rispettare dei ben precisi criteri stabiliti dal Codice Civile:
- continuità: con la visione che l’azienda prosegui la sua attività nel corso degli anni;
- prudenza: nella determinazione del reddito;
- competenza economica: tenendo sempre ben presente i costi e i ricavi a prescindere dal pagamento dei primi e dall’incasso dei secondi, solo se imputabili economicamente all’esercizio;
- separazione: ogni elemento incluso nel bilancio d’esercizio deve essere valutato separatamente e non in compensazione;
- costanza: per fare in modo che siano garantiti gli stessi criteri di valutazione di anno in anno;
- prevalenza della sostanza sulla forma: la valutazione delle voci è determinata dalla loro funzione economica.
Soggetti obbligati a redigere e depositare il bilancio d’esercizio
L’elenco sottostante indica quali sono i soggetti obbligati alla redazione e al deposito del bilancio d’esercizio in Camera di Commercio:
- Società a responsabilità limitata;
- Società per azioni;
- Società in accomandita per azioni;
- Società cooperativa;
- Società estere con sede in Italia;
- Geie;
- Consorzi con qualifica di confidi;
- I consorzi che non hanno la qualifica di confidi sono tenuti a depositare unicamente la situazione patrimoniale;
- Contratti di Rete di Imprese;
- Aziende speciali e Istituzioni di Enti Locali;
- Startup innovative.
I documenti del bilancio
Il bilancio d’esercizio è composto da cinque diversi documenti fondamentali:
- Stato Patrimoniale;
- Conto Economico;
- Rendiconto finanziario;
- Nota Integrativa;
- la relazione sulla gestione.
Stato Patrimoniale: che cos’è e a cosa serve
E’ il documento che consente la valutazione della situazione patrimoniale e finanziaria di un’azienda in un determinato momento. Lo stato patrimoniale è costituito da due sezioni contrapposte:
- Attivo: l’insieme degli elementi patrimoniali e finanziari che permettono lo svolgimento dell’attività aziendale;
- Passivo: la somma delle fonti di capitale proprio e di soggetti terzi che consentono all’azienda di investire nell’acquisto dei beni strumentali fondamentali allo svolgimento dell’attività.
Conto Economico
Il Conto Economico ha uno schema in forma scalare e si divide in ricavi e in costi d’esercizio. La differenza tra queste due voci può essere positiva, in questo caso si avrà un utile d’esercizio. Viceversa, ossia una differenza negativa, darà una perdita d’esercizio.
Rendiconto finanziario e nota integrativa
Con il rendiconto finanziario vengono approfonditi i dati e la valutazione della liquidità e solvibilità aziendale. Come cita l’art. 2425-ter del Codice Civile: “Dal rendiconto finanziario risultano, per l’esercizio a cui è riferito il bilancio e per quello precedente, l’ammontare e la composizione delle disponibilità’ liquide, all’inizio e alla fine dell’esercizio, ed i flussi finanziari dell’esercizio derivanti dall’attività’ operativa, da quella di investimento, da quella di finanziamento, ivi comprese, con autonoma indicazione, le operazioni con i soci”.
La nota integrativa spiega in modo dettagliato i dati e i numeri contenuti nello Stato Patrimoniale e nel Conto Economico, che altrimenti risulterebbero incomprensibili e fine a se stessi.
C’è da dire che per le imprese che nel primo bilancio d’esercizio oppure successivamente nei due esercizi consecutivi, non superano due dei tre seguenti limiti, sia il rendiconto finanziario, sia la nota integrativa non sono più obbligatori:
- totale attivo Stato Patrimoniale uguale o inferiore a 175.000 euro;
- totale ricavi inferiore a 350.000 euro;
- dipendenti occupati durante l’esercizio inferiore alle cinque unità.
Bilancio d’esercizio: le funzioni
Il bilancio assolve a molte funzioni che possiamo sintetizzare in una verifica interna e in un’esterna.
La funzione interna permette agli azionisti e proprietari di valutare il proprio investimento effettuato nell’attività, applicando il principio costo/opportunità.
La funzione di verifica esterna consente ai soggetti terzi dell’impresa di valutare in modo corretto l’attività, la sua situazione patrimoniale, finanziaria ed economica.
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