Il mutuo immobiliare è spesso richiesto quando si vuole comprare una casa. Ma quali documenti servono per richiederlo? Eccoli.
Mutuo immobiliare: scelta la casa, come pagare?
Il mutuo è disciplinato nell’ordinamento italiano dall’Art. 1813 del Codice Civile. Secondo la definizione: “Il mutuo è il contratto col quale una parte consegna all’altra una determinata quantità di danaro o di altre cose fungibili e l’altra si obbliga a restituire altrettante cose della stessa specie e qualità”. Non c’è dubbio che per comprare casa spesso si ricorra a chiedere aiuto ad un istituto bancario. Quindi, fare una consulenza di mutuo, può essere il modo più veloce di comprare casa. Sarà la banca a indicare “quanto” il cliente è finanziabile. E di conseguenza su che range deve stare, in termini di prezzo, per l’acquisto dell’immobile. Fatto questo al via della ricerca della casa ideale.
Mutuo immobiliare: quali documenti devono essere presentati in banca?
Una parte di documenti sono uguali per tutti, perché si riferiscono alla sfera privata dal richiedente. Tra questi rientrano la fotocopia della carta di identità e la fotocopia della tessera sanitaria. Vanno poi aggiunti il certificato di matrimonio, se si è in comunione di bene, il certificato di residenza, lo stato di famiglia, la sentenza di divorzio, se si è separati. Per i cittadini extracomunitari, inoltre, è necessario presentare anche il permesso di soggiorno, mentre devono essere presentati i primi tre anche per coloro che vengono presentati come garanti presentati dal richiedente. Attenzione però perchè ogni banca potrebbe richiedere anche altri documenti, diciamo che è a loro discrezione. Mentre cambiano totalmente i documenti richiesti se si è lavoratori dipendenti o autonomi.
I documenti richiesti al lavoratore autonomo
Quando si è lavoratori autonomi si potrebbe incontrare qualche rischio in più per vedersi concedere un mutuo. C’è maggior margine di rischio, secondo molti istituti di credito. Tuttavia i documenti da presentare sono i seguenti:
- una copia del modello unico, ex modello 740. E’ il modello con cui i lavoratori autonomi, professionisti e società utilizzano per la Dichiarazione dei redditi annuale. Spesso vengono richieste le ultime due dichiarazioni dei redditi per controllare la stabilità dei guadagni;
- l’estratto della Camera di commercio industria e artigianato (CCIA). La Visura camerale può essere ordinaria, quando riporta le informazioni legali attuali, oppure storica, quando fornisce notizie sulle vicende passate dell’impresa dalla sua nascita fino ad oggi;
- l’attestato di iscrizione all’albo, qualora il richiedente sia un professionista con tale obbligo.
Qui la banca deve valutare la capacità reddituale del soggetto, in merito anche alla sua storicità. Per questo motivo, è difficile che venga concesso mutuo immobiliare ad un’attività appena nata.
I documenti richiesti al lavoratore dipendente
Quando si è lavoratori dipendenti, occorre non solo valutare il soggetto che sta richiedendo il mutuo, ma anche la solidità dell’azienda presso cui lavora. Pertanto i documenti da presentare sono i seguenti:
- la copia del contratto di lavoro oppure la dichiarazione del datore di lavoro dell’anzianità di servizio. Nel primo caso si tratta di tutte le regole che disciplinano il rapporto di lavoro tra il datore e il dipendente e contiene, gli orari di lavoro, lo stipendio, le norme in generale. Mentre nel secondo caso si tratta di una dichiarazione resa dal datore di lavoro che attesti lo svolgimento di un’attività lavorativa presso la sua società, ente o impresa;
- l’originale dell’ultimo cedolino dello stipendio e del CU (detto anche CUD) o il modello 730. Quest’ultimo rappresenta la certificazione dei redditi conseguiti durante l’anno precedente dallo stipendio. In tale certificazione sono anche indicati i contributi previdenziali, e sono anche allegate le schede per il versamento del cinque per mille e dell’otto per mille. Il modello 730 è il modello per la compilazione della dichiarazione dei redditi, che non può però essere applicato da soggetti che abbiano avuto redditi di impresa o di lavoro autonomo con partita IVA, che debbano presentare una dichiarazione IVA, IRAP o 770, o che devono presentare la dichiarazione dei redditi per conto di deceduti;
- il modello F24 dei versamenti già eseguiti;
- la copia dell’ ultimo estratto conto corrente del dipendente.
Nel caso vi sia la presenza di un garante, anche lui deve presentare tutti i documenti fin ora elencati, che sia dipendente, autonomo o pensionato.
I documenti dell’immobile
Una volta presentanti questi documenti “reddituali” la banca può dare una prima delibera sulle capacità finanziarie del richiedente. In altre parole può indicare la somma che potrebbe concedere e che può essere restituita, secondo i loro calcoli. A questo punto si passa però ad esaminare i documenti dell’immobile oggetto d’acquisto. Tuttavia i documenti da presentare sono:
- copia dell’atto di provenienza, cioè come l’ultimo proprietario è diventato tale. Pertanto può trattarsi di compravendita, donazione, successione, testamento, permuta, tanto per fare alcuni esempi;
- la visura catastale dell’immobile e delle pertinenze, ad esempio un garage, qualora sia presente. Benché il catasto italiano non sia probatorio, i dati catastali servono ad identificare correttamente l’immobile. Attraverso quella storica, si può risalire a tutti i passaggi precedenti di proprietà;
- la planimetria dell’immobile che deve essere conforme allo stato dei luoghi. Anche perché quando il perito, inviato dalla banca, effettua il sopralluogo, si rende subito conto di questo aspetto.
- il certificato di abitabilità, ossia il certificato rilasciato dal Comune che attesti che l’immobile in questione presenti i requisiti e i parametri adatti in termine di igiene e di salubrità, necessario inoltre per una qualsiasi operazione di ristrutturazione o nuova costruzione dell’immobile.
Anche in questo caso la banca può chiedere di aggiungere altri documenti. Infatti alcune volte viene chiesto anche la copia della concessione edilizia oppure il permesso di costruire.
Consigli finali
Prima di affidarsi ad un istituto di credito è bene rivolgersi al proprio. Ma anche valutare le possibile scelte che ci sono sul mercato, oppure affidarsi ad un esperto consulente del credito. E sapete perché? Non è detto che tutte le persone siano finanziabili allo stesso modo. Questo dipende dall’età, dalla propria attività, dal nucleo famigliare, tipologia di lavoro svolto. E da tanti altri fattori che entrano in gioco. Ed ogni banca ha i suoi parametri per l’erogazione del credito ai fini dell’acquisto immobiliare. Ma anche diversi interessi, pertanto prima di scegliere, meglio dare uno sguardo alle varie proposte bancarie.