Come si apre e dove si registra un’associazione culturale? Innanzitutto, aprire un’associazione culturale è un passaggio utile alla condivisione di interessi e di passioni per il raggiungimento di uno stesso obiettivo. E, pertanto, un gruppo di persone che decide di aprire un’associazione culturale, senza fini di lucro, deve procedere alla redazione dell’atto costitutivo e dello statuto dell’associazione.
L’atto costitutivo di un’associazione culturale
L’atto costitutivo di un’associazione culturale rappresenta l’accordo tra più persone di istituire un’associazione. Nell’atto devono essere indicati la denominazione dell’ente, lo scopo, la sede e il patrimonio.
Associazione culturale: lo statuto
Lo statuto dell’associazione culturale deve essere redatto per iscritto e deve contenere al suo interno alcuni elementi imprescindibili:
- la denominazione dell’associazione;
- l’oggetto sociale;
- il rappresentante legale dell’associazione culturale;
- l’assenza dei fini di lucro;
- la non possibilità di dividere i proventi dell’attività tra i membri.
I principi dell’associazione culturale nello statuto
Fanno parte dei principi, da riportare nello statuto dell’associazione culturale, i seguenti punti:
- l’orientamento ai principi di uguaglianza delle norme sull’ordinamento interno all’associazione;
- l’accettazione del principio di democrazia;
- la predisposizione degli stessi diritti per tutti i membri dell’associazione;
- la sovranità dell’assemblea dei soci, in qualità di associati o di partecipanti, insieme ai criteri per l’ammissione e per l’esclusione;
- la parità di voto degli associati o dei partecipanti per l’approvazione e per la modifica dello statuto, per i regolamenti e per la nomina degli organi direttivi;
- il principio del voto singolo.
Obblighi di convocazione assemblee e scioglimento associazione culturale nello statuto
Altre informazioni devono essere contenute nello statuto dell’associazione culturale e riguardano gli obblighi di pubblicità delle assemblee, l’intrasmissibilità delle quote e le modalità di scioglimento. Nel dettaglio, lo statuto deve contenere:
- la predisposizione del rendiconto economico e finanziario obbligatorio la cui modalità di approvazione deve essere stabilita prima;
- la libera eleggibilità degli organi amministrativi;
- la predisposizione di idonee modalità di pubblicità delle convocazioni delle assemblee, delle deliberazioni dei bilanci e dei rendiconti;
- la non trasmissibilità delle quote e dei contributi associativi (fa eccezione il caso di morte dell’associato);
- la rivalutabilità delle quote e dei contributi associativi;
- la modalità di scioglimento dell’associazione, con obbligo di devolvere il patrimonio a enti che abbiano la stessa finalità.
Associazione culturale: come richiedere il codice fiscale
Dopo aver completato l’atto costitutivo e lo statuto dell’associazione culturale, è necessario presentare richiesta del codice fiscale. La richiesta va fatta presso l’ufficio locale dell’Agenzia delle entrate con la compilazione del modello AA5/6 (domanda attribuzione codice fiscale, comunicazione variazione dati, avvenuta fusione, concentrazione, trasformazione, estinzione per soggetti diversi dalle persone fisiche). La richiesta può essere fatta anche tramite raccomandata. Il modello si può scaricare sul sito dell’Agenzia delle entrate sia nella versione pdf che in quella editabile. Dopo l’ottenimento del codice fiscale, l’atto costitutivo e lo statuto dell’associazione devono essere registrati presso l’Agenzia delle entrate.
Come registrare l’associazione culturale presso l’Agenzia delle entrate: il modello 69
La registrazione dell’atto costitutivo e dello statuto dell’associazione si effettua mediante compilazione del modello 69 all’Agenzia delle entrate. Il documento serve a registrare atti e contratti presso l’Agenzia e si può inviare anche per raccomandata. Il modello 69 si compone di tre parti:
- la prima è riservata all’ufficio e non deve essere compilata dal richiedente. È l’Agenzia delle entrate a compilarla nel momento in cui si presenta il modello;
- la seconda parte contiene i quadri A, B, D, E ed F e deve essere compilata dal richiedente in base al tipo di atto;
- il quadro C va compilato a cura dei notai e degli altri ufficiali roganti per gli atti pubblici o le scritture private autenticate o dallo stesso ufficio scritture private non autenticate.
Marca da bollo e modello di pagamento F 23 dell’associazione culturale
L’associazione culturale richiedente deve presentare, oltre al modello 69, anche due copie originali dell’atto da registrare e una marca da bollo da 16 euro per ogni 100 righe o quattro facciate dell’atto. Inoltre, il richiedente deve compilare il modello di pagamento F 23 per l’imposta di registro nel quale vanno inseriti:
- il codice dell’ufficio dell’Agenzia delle entrate dove si sta effettuando la registrazione che deve essere indicato nel campo numero 6;
- la causale di registrazione di atto privato (RP) che deve essere indicata nel campo 9;
- il codice del tributo 109 T che deve essere riportato nel campo 11;
- l’importo corrispondente all’imposta di registro da versare pari a 200 euro che deve essere riportato nel campo 13.
Infine, l’associazione culturale, dopo la registrazione può decidere se aprire o meno la partita Iva.