Per conoscere la situazione patrimoniale e finanziaria di un’impresa ci sono dei documenti contabili e dei report finanziari che, ai sensi di legge, devono essere redatti periodicamente. Questi documenti, peraltro ad accesso pubblico, vanno sotto il nome di bilancio d’esercizio con l’impresa che, tra l’altro, è pure obbligata a rispettare opportuni standard a livello contabile. Ma detto questo, quali sono i prospetti per il bilancio d’esercizio?
Ecco quali sono i prospetti del bilancio d’esercizio di un’impresa
Nel dettaglio, il bilancio d’esercizio di un’impresa si compone di tre componenti, ovverosia di tre prospetti che sono rappresentati dallo stato patrimoniale, dal conto economico e dalle note esplicative che vanno sotto il nome di nota integrativa.
Un quarto prospetto è rappresentato dal rendiconto finanziario al quale si aggiunge spesso pure una quinta componente di complemento che è rappresentata dalla relazione sulla gestione. E che è sempre presente nel bilancio d’esercizio di imprese di medie e di grandi dimensioni specie se queste sono quotate in Borsa. O se mirano alla quotazione su uno o più mercati azionari regolamentati.
Dallo stato patrimoniale alla relazione sulla gestione, ecco tutte le componenti del bilancio d’esercizio
Nel dettaglio, lo stato patrimoniale nel bilancio d’esercizio illustra la situazione patrimoniale di un’impresa al termine di un trimestre, di un semestre o di un anno fiscale. Nel farlo, l’impresa nello stato patrimoniale, con la suddivisione in sezioni, espone tutti gli attivi e tutte le passività.
Il conto economico, invece, è il prospetto del bilancio d’esercizio con il quale l’impresa espone i costi ed i ricavi fino ad arrivare, al netto delle imposte, a indicare l’utile oppure la perdita di esercizio.
Così come è previsto dal codice civile italiano, la nota integrativa, come prospetto che fa parte del bilancio d’esercizio, deve invece integrare tutte le informazioni che sono contenute nelle due componenti di cui sopra. Ovverosia, lo stato patrimoniale ed il conto economico.
Come prospetto obbligatorio nel bilancio d’esercizio, in Italia il rendiconto finanziario è stato introdotto nel 2016. Mentre in precedenza nel bilancio d’esercizio era una delle componenti facoltative. Detto questo, con il rendiconto finanziario non si fa altro che illustrare ed esporre tutti i flussi di cassa. Ovverosia, tutti i fondi che hanno apportato un incremento della liquidità, e tutti gli impieghi che, invece, hanno comportato un decremento della liquidità stessa.
La relazione sulla gestione, come documento che è facoltativo nel bilancio d’esercizio, illustra quelli che sono stati tutti i settori economici in corrispondenza dei quali, nel periodo di riferimento, l’impresa ha operato. Procedendo inoltre, settore per settore, ad esporre i ricavi ottenuti nonché i costi che sono stati sostenuti e gli investimenti che sono stati effettuati.
Con la pubblicazione del bilancio di esercizio, in maniera chiara, veritiera e corretta, l’impresa persegue il principio di verità e di trasparenza nei confronti di tutti gli stakeholder. A partire dai soci e passando per i dipendenti. Ma anche nei confronti di potenziali investitori interessati a stipulare delle partnership oppure ad entrare direttamente nel capitale sociale attraverso l’acquisizione di quote di maggioranza o di minoranza.