Oggi andremo a verificare e definire cosa è meglio tra costituire una associazione culturale o un associazione di promozione sociale. Quanto meno, quale delle due opzioni può risultare più redditizio o comunque più utile al fine lavorativo.
Associazione culturale, di cosa si tratta
Partiamo innanzitutto con una dichiarazione che certifichi di cosa si parla, quando si fa riferimento ad una associazione culturale.
Un’associazione culturale non è altro che un ente privato senza scopo di lucro dove diverse persone con lo stesso interesse si riuniscono ed utilizzano i fondi per scopi culturali, di insegnamento o educativi. Per poter costituire un‘associazione culturale sarà necessario identificare le persone che assumeranno le tre cariche sociali di maggiore importanza, al fine di rappresentare l’associazione ai fini legali e amministrativi, qualsiasi associazione, per poter essere costituita, necessita di almeno tre soci fondatori.
Associazione di promozione sociale, di cosa si tratta
L’associazione di promozione sociale (nota anche come Aps) è una categoria di ente del terzo settore, costituita in forma di associazione, riconosciuta o non riconosciuta, che svolge attività di interesse generale a favore dei propri associati (in forma esclusiva o meno), dei loro familiari o di terzi.
Per poter costituire un’associazione di promozione sociale, è necessario richiedere l’attribuzione del Codice Fiscale, pagare la tassa di registro, acquistare i bolli da applicare agli atti, ed infine presentare l’atto costitutivo e lo statuto in duplice copia (la procedura è quella di “registrazione atti privati”);
Esse non possono avere scopi di lucro.
Quale conviene di più, tra le due associazioni?
Come abbiamo visto, costituire una associazione, in entrambe i casi, non comporta possibilità di lucro, quindi di guadagni in termine economico.
Allora, come stabilire quale delle due opzioni possa rivelarsi più vantaggiosa e conveniente per chi vuole costituire associazione?
Tuttavia, possiamo dire riassumendo che le associazioni culturali sono enti senza finalità di lucro definiti generici, in quanto disciplinati solamente dalla normativa fiscale di cui il D.lgs 460/97. Le Associazioni di promozione sociale, invece, sono state riconosciute anche civilmente attraverso la Legge 383/2000, aggiungendo particolari agevolazioni in materia amministrativa. Questa tipologia associativa non è altro che l’evoluzione giuridica di alcune tipologie di associazioni tra cui anche quelle Culturali.
Va aggiunto che le Aps possono svolgere attività commerciale, ovviamente dopo essersi dotate di partita Iva. Nei casi delle Aps che svolgono attività commerciale possono optare in partita IVA per un regime forfettario agevolato ai fini del pagamento delle imposte oltre che per la tenuta delle scritture contabili.
Ad ogni modo, la vera convenienza di ciò che si vuol svolgere sarà l’ago della bilancia di quale associazione sarà meglio costituire, evitando di pensare al guadagno per quanto concerne il campo di una associazione.
Se dovete istituire corsi o spazi culturali specifici, come teatro, attività sportive, corsi di lettura, sarà bene che istituiate una semplice associazione culturale.
Ma quali sono i costi per costituire associazione culturale?
Per costituire associazione culturale occorre una registrazione per cui è prevista un’imposta di 200,00 euro, più il corso delle marche da bollo (16,00 euro ogni 4 pagine o 100 righe). Atto costitutivo e statuto vanno consegnati in duplice copia. Indicativamente, dunque, il costo complessivo per costituire associazione culturale si aggira intorno ai 300,00 euro.
Dunque, questo è quanto di più utile e necessario vi fosse da sapere sulle due tipologie di associazioni e su come fare la vostra scelta in merito.