Il bollo auto, anche conosciuto come tassa di possesso o tassa di circolazione, è una delle tasse meno amate dai cittadini italiani, proprio per questo spesso si accumulano ritardi nei pagamenti, ma ci sono sanzioni e interessi per il bollo auto scaduto?
Il bollo auto: cos’è
Il bollo auto è una tassa automobilistica gestita da Regioni e province autonome di Trento e Bolzano; deve essere pagato annualmente. Regole diverse si applicano per Friuli Venezia Giulia e Sardegna in cui la tassa è gestita direttamente dall’Agenzia delle Entrate. La normativa stabilisce che deve essere pagato entro un mese dalla scadenza, ad esempio se scade il 31 dicembre deve essere pagato entro il 31 gennaio. Può però capitare che ci sia una dimenticanza oppure che a causa di una scarsa disponibilità si decida di pagare successivamente, in questi casi è bene sapere si applicano sanzioni e interessi per il bollo auto scaduto e questi sono commisurati al ritardo maturato.
Sanzioni e interessi per il bollo auto scaduto
Le sanzioni e gli interessi da pagare per il bollo scaduto sono diverse dipendono dal ritardo maturato:
- dal primo giorno di ritardo fino al 14° è prevista una sanzione dello 0,1% al giorno;
- dal 15° giorno di ritardo al 30° giorno di ritardo la sanzione è dell’1,5%;
- dal 31° giorno al 90° giorno la sanzione è dell’1,67%;
- dal 91° giorno a un anno la sanzione è del 3,75%.
A questi importi devono essere sommati gli interessi che fino ad un anno di ritardo nel pagamento ammontano allo 0,2% giornaliero per poi aumentare con ulteriori ritardi nei pagamenti.
Bollo auto scaduto: sanzioni e interessi 2021
Sul fronte di interessi e sanzioni per il bollo scaduto e non pagato vi sono state delle importanti novità, infatti in passato dopo il primo anno di ritardo le sanzioni previste erano del 30% degli importi da pagare. Ora tali importi risultano ridotti e quindi per i mesi successivi al primo anno si pagherà una quota corrispondente a 1/7 di quella prevista in precedenza e quindi con una percentuale del 4,286% a cui si aggiungono gli interessi. Oltre i 24 mesi la sanzione raggiunge il 5% (decreto 124 del 2019).
Deve però essere sottolineato che vista l’emergenza Covid molte Regioni hanno provveduto a sospendere la maturazione di interessi e sanzioni per i pagamenti effettuati in ritardo. Ad esempio l’Emilia Romagna con la delibera 317 dell’08/03/2021 ha stabilito che le tasse automobilistiche in scadenza fino al 31 maggio 2021 possono essere pagate entro il 2 agosto 2021 senza che siano applicate sanzioni e interessi per il bollo auto scaduto. Di conseguenza prima di pagare il bollo auto è bene verificare se la propria Regione di residenza ha statuito delle agevolazioni per l’anno in corso. Naturalmente è possibile pagare anche alla normale scadenza.
Merita particolare attenzione il fatto che molte Regioni, al fine di incentivare il pagamento nei termini del bollo auto, hanno previsto degli sconti per coloro che attivano la domiciliazione su conto corrente della tassa automobilistica, su questa linea ci sono la Lombardia e la Campania, quindi in ogni caso prima della scadenza è bene verificare le disposizioni della propria Regione anche recandosi presso le Agenzie di Pratiche Auto oppure agli sportelli ACI.
Cosa succede in caso di notifica della cartella di pagamento
Queste sono le tariffe previste per sanzioni e interessi per il bollo auto scaduto se c’è il ravvedimento operoso, quindi se volontariamente il contribuente si reca agli sportelli per pagare. La situazione cambia nel caso in cui sia l’ente di riscossione ad accorgersi del mancato pagamento e quindi notifichi una cartella. Il primo atto è un avviso bonario in cui si invita il proprietario del veicolo a regolarizzare la posizione entro 30 giorni. Ricordiamo che per il leasing, il noleggio a lungo termine, acquisto con patto di riservato dominio, usufrutto e contratti simili il pagamento spetta al possessore e non al proprietario.
Se il proprietario non procede al pagamento entro 30 giorni, le somme non riscosse vengono iscritte a ruolo, da questo momento il contribuente ha 60 giorni di tempo per regolarizzare la sua posizione. Nel caso in cui non dovesse ottemperare, si potrà procedere al fermo amministrativo del veicolo, da questo momento il veicolo non potrà circolare. Prima del fermo amministrativo viene notificato il preavviso di fermo. Dopo tre anni dal mancato pagamento si può procedere alla radiazione del veicolo dal Pubblico Registro Automobilistico. Occorre ricordare però che se l’Agenzia delle Entrate non pone in essere comportamenti volti a riscuotere il credito, il bollo auto scaduto cade in prescrizione. Il termine è di 3 anni, ma lo stesso viene interrotto da avvisi bonari, cartelle di pagamento e atti volti comunque a riscuotere il credito.