L’INPS, Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale, nel rispetto di opportuni requisiti, permette di andare a riscattare i contributi previdenziali per i periodi non versati. Si tratta di un’operazione e di una scelta che, in particolare, è alquanto vantaggiosa quando, per la maturazione dei requisiti di pensionamento, mancano poche annualità contributive da versare. Per esempio, per il riscatto contributi per periodi non versati, come si recuperano per chi è titolare di Partita Iva?
Ecco come si recuperano per i titolari di Partita Iva i contributi previdenziali per i periodi non versati
Al riguardo c’è da dire che per i titolari di Partita Iva, l’INPS permette il riscatto dei contributi per i periodi non versati agli iscritti ad una delle gestioni speciali dei lavoratori autonomi. Inoltre, a differenza dei contributi figurativi, che sono gratuiti, è bene precisare che il riscatto dei contributi per i periodi non versati è sempre e rigorosamente a titolo oneroso. E quindi c’è sempre da pagare.
Ragion per cui, al fine di accelerare la maturazione dei requisiti per andare in pensione, occorre sempre valutare la convenienza dell’operazione a livello economico. La facoltà di riscatto dei contributi per i periodi non versati, tra l’altro, è permessa ed è concessa pure ai superstiti del lavoratore deceduto.
Lavoratori a partita Iva, ecco come si presenta la domanda di riscatto dei contributi previdenziali
La domanda per il riscatto dei contributi per i periodi non versati si presenta online dal sito Internet dell’INPS, oppure recandosi presso l’ufficio dall’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale che è competente per territorio.
La domanda sarà poi lavorata dall’INPS allegando pure tutta la documentazione richiesta. Dopodiché l’Istituto risponderà con una raccomandata. In caso di accoglimento della richiesta, nella lettera recapitata a mezzo posta sarà indicato l’onere di riscatto, e quindi quanto andare e pagare per i periodi non versati tramite i bollettini MAV in banca oppure recandosi alla posta.
I bollettini MAV da pagare, tra l’altro, si possono recuperare e si possono stampare online collegandosi tramite le credenziali al sito Internet dell’INPS prima accedendo al ‘Portale dei Pagamenti’, e poi nella sezione ‘Riscatti ricongiunzioni e rendite’. Oppure, chiamando il contact center dell’INPS, è possibile acquisire i bollettini MAV da pagare, per il riscatto dei contributi per i periodi non versati, con l’invio a mezzo posta elettronica all’indirizzo mail fornito all’operatore.
Come e dove si possono pagare i bollettini MAV per il riscatto dei contributi INPS per i periodi non versati
Oltre che in banca ed alla posta, le somme dovute, per il riscatto dei contributi previdenziali per i periodi non versati, si possono pagare pure dal sito Internet dell’INPS e tramite il contact center muniti di carta di credito. Oppure attraverso il circuito ‘Reti Amiche’ al quale, tra l’altro, aderiscono pure le tabaccherie sparse su tutto il territorio nazionale.
A fronte dei versamenti effettuati, l’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale, all’inizio dell’anno solare successivo, invierà poi al titolare di partita Iva, che ha sta riscattando i contributi per periodi non versati, un’attestazione che sarà utile ai fini fiscali.