Avviare un’attività imprenditoriale e nel contempo risparmiare sui costi, è un obiettivo che può essere raggiunto ricorrendo al franchising. Detto questo, chi decide di affidarsi a questo modello di business, vuole anche conoscere il settore su cui investire per conseguire maggiori profitti.
In realtà, non esiste una risposta univoca, c’è da prendere in considerazione quanto capitale si è disposti ad investire per avviare un’attività di franchising in qualità di affiliato (franchisee). Inoltre, conoscere le esigenze del bacino d’utenza appartenente al territorio nel quale si ha intenzione di aprire e gestire l’attività.
Le variabili non mancano, ma seguendo i rapporti annuali delle più importanti associazioni di franchising, ci si può fare un’idea dei settori in crescita o in calo. A tal proposito, abbiamo dato uno sguardo ai dati e alle statistiche fornite da Assofranchising, di cui vi parliamo qui di seguito.
Trend reti franchising 2020: segno positivo solo per il settore dei Servizi
Il rapporto annuale con riferimento al 2020 di Assofranchising, effettua una suddivisione per macro settori merceologici dei franchisor (affilianti).
Nonostante si tratti di uno dei settori che più ha sofferto a causa delle restrizioni e chiusure imposte dal governo per fronteggiare la diffusione del coronavirus, l’abbigliamento ha registrato una flessione contenuta pari al 4,8% rispetto all’anno precedente (2019). Questo settore occupa il 20,5% delle reti di franchising presenti in Italia.
E’ andata peggio al settore del commercio specializzato, il cui calo di reti in franchising è pari al 13,8%. La ristorazione è sicuramente il settore più penalizzato dall’emergenza Covid-19, infatti, la riduzione delle reti in franchising è del 19,6%. La chiusura obbligata e le restrizioni hanno danneggiato fortemente anche il settore beauty, cura e benessere della persona con un segno negativo pari al 13,6%. I settori Casa e GDO (grande distribuzione) hanno subito rispettivamente un calo contenuto e uno molto più significativo.
Il macrosettore con il trend migliore nell’anno 2020 è quello dei Servizi, che tra l’altro rappresenta il 26,5% delle insegne in franchising.
Quali sono i franchising da aprire nel 2021
L’Italia è un Paese che continua ad invecchiare, l’età media della popolazione aumenta e i giovani sono sempre meno per via della decrescente natalità e dell’emigrazione all’estero degli stessi. Fatta questa breve considerazione, avviare un’attività in franchising di assistenza alle famiglie che avranno sempre più problemi nel gestire gli anziani, è senz’altro un’ottima mossa. I servizi dedicati alla persona diventeranno nel tempo ancora più fondamentali.
Il tema dell’immigrazione ci tocca da vicino da molto tempo ormai. Pertanto, intraprendere un business in veste di franchisee che contempli i servizi per l’immigrazione è un’opportunità da cogliere al volo.
Un’altra ottima occasione di mettersi in proprio è rappresentata dall’ingresso nel mondo degli affari tramite un franchising che si occupi di energie rinnovabili ed efficienza energetica. D’altronde, ci sono tante agevolazioni fiscali in questo settore e aprire un’attività di consulenza e servizi nel merito è un’opportunità da sfruttare.
Le locazioni immobiliari sono aumentate del 23% negli ultimi 8 anni, lo afferma il Rapporto Immobiliare 2020 rilasciato dall’Agenzia delle Entrate. Per questo motivo, avviare in franchising un business riguardante gli affitti sarebbe decisamente conveniente.
Il mercato della cannabis legale è in crescita esponenziale e nemmeno la pandemia ne ha frenato la crescita. E’ possibile investire nelle coltivazioni per la produzione della canapa legale, così come sulle attività di vendita al dettaglio di prodotti a base di cannabis e CBD.
L’emergenza coronavirus ha dato un’ulteriore accelerata a uno sviluppo già importante delle consegne a domicilio che riguardano non solamente cibo e bevande provenienti da bar, ristoranti e supermercati, ma anche prodotti e servizi offerti dalle attività locali.
Acquistare online è diventato ancor di più un’abitudine di quanto non lo fosse prima della pandemia. A tal proposito, il commercio elettronico in dropshipping che consente di vendere i prodotti di aziende terze, pagando la merce solo dopo l’avvenuta vendita al cliente finale, è un ottimo business.
Un’altra buona idea è affiliarsi ai franchising di veicoli elettrici che riguardano la loro vendita, il noleggio, il leasing, lo sharing o le riparazioni. Stanno prendendo piede anche i servizi offerti per gli animali da compagnia, come quelli funebri o di consulenza nutrizionale. Oppure la vendita di alimenti biologici e di tanti accessori.
Internet la fa da padrone e avviare una web agency di servizi digitali è sicuramente una mossa vincente. La clientela è molto ampia e va dai privati alle aziende, passando per i lavoratori autonomi.
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