Innanzitutto, cosa sono i ROL (Riduzione di Orario di Lavoro)? Si tratti di permessi di lavoro che vengono maturati ogni mese e retribuiti, ovvero, caricati in busta paga. Essi sono riconosciuti dalla contrattazione collettiva ai dipendenti che hanno l’esigenza di assentarsi per qualche ora dall’attività lavorativa per motivi personali.
I permessi ROL in busta paga
I permessi ROL presenti in busta paga vengono maturati mensilmente dal lavoratore e sono previsti per consentirgli di poter dedicarsi ad alcuni propri interessi o per fronteggiare esigenze personali e familiari. I ROL rappresentano un’alternativa alla richiesta di giorni ferie e permettono di non perdere la retribuzione e di conservare il proprio posto di lavoro.
A differenza di altre tipologie di permessi di lavoro che richiedono l’indicazione delle ragioni per le quali vengono richiesti, i permessi ROL non devono essere motivati o comunque non hanno bisogno di particolari giustificazioni.
I ROL sono permessi retribuiti ben distinti da quelli ex festività e da tutti gli altri permessi che sono specifici. Ci riferiamo ai permessi per lutto o grave infermità, a quelli per studio o per la donazione del sangue e del midollo osseo, o ancora dai permessi richiesti per cariche pubbliche elettive, per impegni presso i seggi elettorali, per matrimonio o permessi richiesti per l’assistenza di familiari disabili del dipendente.
Permessi ROL: a chi spettano e se possono essere negati
I permessi ROL spettano ai lavoratori subordinati con contratto a tempo indeterminato ma anche determinato, inclusi i soci lavoratori nelle cooperative di produzione e lavoro.
Come tutti i permessi di lavoro richiesti per motivi personali o familiari, anche la concessione dei ROL può essere rifiutata dal datore di lavoro se ritiene che vada in contrasto con le esigenze lavorative e organizzative dell’azienda.
Può essere anche il datore di lavoro su propria iniziativa a far fruire dei permessi ROL il dipendente.
A scanso di equivoci, non hanno diritto ai permessi ROL i lavoratori autonomi e parasubordinati, così come gli stagisti e i tirocinanti.
Quanti permessi ROL spettano ai dipendenti?
Il monte ore ROL che spetta ai lavoratori dipende da quanto viene previsto da ciascun contratto collettivo. Con riferimento a quello del Commercio e Terziario – Confcommercio al lavoratore spettano 56 ore all’anno per le aziende fino a 15 dipendenti, che diventano 72 ore in caso di più di 15 dipendenti.
Il Contratto collettivo nazionale di lavoro Edilizia – Industria, ma anche quello Centri elaborazioni dati, prevede un monte ore LOL pari a 88 all’anno. Più basso il monte ore LOL nel CCNL Lapidei Industria pari a 64 all’anno. Il CCNL Pubblici esercizi, ristorazione e turismo riconosce 72 ore annue a titolo di permessi ROL, mentre quello Pulizia solo 40 ore.
Nel contratto Sanità ai dipendenti spettano 8,5 giorni di permessi ROL, che diventano 68 ore per i lavoratori con un’anzianità di servizio superiore ai dieci anni. Nel settore metalmeccanico le ore sono 72 all’anno, che aumentano fino a 92 ore ma solo per i lavoratori impiegati nell’ambito della siderurgia. Nel comparto Alimentari – industria le ore ROL sono 76.
E’ da tener presente, che il datore di lavoro può anche decidere di optare per un monte ore superiore a quello previsto dai vari contratti collettivi tramite accordo aziendale, al fine di soddisfare maggiormente il dipendente.
Permessi ROL goduti e non goduti
Ogni CCNL può stabilire un termine entro il quale i permessi ROL devono essere goduti dai lavoratori a cui spettano. In caso di ore ROL non godute alla scadenza del termine, solitamente il datore di lavoro le liquida in busta paga, quindi, il lavoratore non può più goderne.
E’ nella facoltà del dipendente richiedere la conversione in denaro da inserire in busta paga dei permessi ROL, possibilmente tramite richiesta scritta.
Retribuzione dei permessi ROL
Le ore di assenza dal lavoro in luogo di permessi ROL vengono retribuite allo stesso modo delle ore regolarmente lavorate. Poiché sono presenti in busta come retribuzione, i permessi ROL concorrono alla determinazione del reddito imponibili, sia ai fini fiscali che contributivi.
Ogni volta che vengono utilizzati o convertiti in denaro, i permessi ROL devono essere evidenziati in busta paga e sul Libro Unico del Lavoro.
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