Quando un contribuente riceve una serie di cartelle esattoriali, avvisi di accertamento, multe e via discorrendo, rischia di perdere la “bussola” della propria situazione debitoria. In tal caso, al fine di avere un quadro chiaro e preciso della medesima, anche perché può capitare che qualche atto non sia stato notificato in modo corretto o che qualcosa sia sfuggito, si può provvedere alla richiesta di un estratto di ruolo online.
Ma dove inoltrare la richiesta e soprattutto come? L’estratto di ruolo a carico del contribuente (persona fisica, persona giuridica o società) contiene tutte le informazioni con l’indicazione della tipologia di debiti e date relative, e ovviamente l’importo raggiunto per sopraggiunte more o interessi e/o sanzioni applicate.
Le voci di un estratto di ruolo
L’estratto di ruolo è un documento in cui viene indicato l’Agente di riscossione rappresentato dall’Agenzia delle Entrate o da un altro concessionario privato e convenzionato con l’Ente locale, e naturalmente i dati del contribuente. Come già accennato, l’estratto di ruolo comprende tutte le voci relative ai debiti contratti, ecco quali:
il nome dell’ente creditore che ha iscritto il contribuente inadempiente al ruolo;
i dati identificativi di ogni ruolo emesso (numero e anno);
l’indicazione della tipologia dell’atto (addebito, cartella di pagamento, avviso di accertamento, etc.) e il suo numero identificativo;
la data dei notifica dell’atto al contribuente;
il codice tributo o la sanzione, la descrizione dei posti a debito con l’anno di riferimento;
l’importo del carico iscritto a ruolo e il restante debito aggiornato alla redazione dell’estratto di ruolo.
Il debito complessivo residuo può essere superiore del carico iscritto a ruolo, nel caso in cui il debito non sia stato pagato e su cui sono stati aggiunti gli interessi moratori, gli aggi di riscossione e le spese di notifica. Oppure, il debito può essere inferiore al carico iscritto a ruolo, qualora si sia provveduto al pagamento di tutto o di una parte. L’estratto di ruolo può contenere l’informazione dello sgravio o della cancellazione della cartella esattoriale, in questi casi, il debito è da ritenere saldato.
Richiesta dell’estratto di ruolo
L’estratto di ruolo può essere chiesto in formato cartaceo o informatico. Il documento rilasciato è uguale in entrambe le modalità. Per quanto concerne il documento elettronico, sarà consentita la visualizzazione e la stampa. Quello cartaceo potrà essere ottenuto tramite lo sportello dell’Agente di riscossione con presentazione dell’apposita richiesta. L’estratto di ruolo può essere ottenuto anche tramite un professionista abilitato o un Caf, a cui il contribuente richiedente dovrà munire di delega.
Come procedere alla richiesta online dell’estratto di ruolo
Se la scelta ricadesse sulla richiesta di un estratto di ruolo per via informatica, sarà necessario accedere al portale dell’Agenzia Entrate Riscossione. Come?
- Con il sistema pubblico di identità digitale, ossia lo SPID, che permette la fruizione di tutti i servizi online che riguardano la pubblica amministrazione;
- Tramite le credenziali INPS per chi è in possesso del Pin Inps che non può essere più rilasciato dall’ente dal 1° ottobre 2020;
- Mediante la piattaforma Fisconline dell’Agenzia delle Entrate per cui occorre registrarsi per l’accesso al servizio web;
- Con la Carta Nazionale dei Servizi (CNS), presente anche nella nuova tessera sanitaria fornita di microchip.
Nell’arco di qualche minuto, a volte di qualche ora successiva all’invio della richiesta dell’estratto di ruolo, lo stesso verrà ricevuto per poter essere visualizzato e stampato.
Diversamente, è possibile richiedere l’estratto di ruolo tramite PEC, compilando e inoltrando il modulo RD1 (previsto anche per la presentazione allo sportello) all’indirizzo del concessionario.
Cosa fare per contestare l’estratto di ruolo?
Controllando l’estratto di ruolo a seguito della sua ricezione, il contribuente potrebbe notare delle anomalie relative a cartelle non notificate. In tal caso, potrà contestare il documento rappresentante la propria situazione debitoria, anche se, l’estratto di ruolo non ha valore di prova. A quel punto, l’Agente di riscossione sarà tenuto a dimostrare l’avvenuta notifica delle cartelle di pagamento nel corso del giudizio di impugnazione.
Non esiste un termine perentorio per l’impugnazione del documento, anche se è consigliabile farlo entro 60 giorni dalla ricezione.
E’ possibile impugnare l’estratto di ruolo per prescrizione, ammessa solo avverso gli atti che manifestano una pretesa impositiva, tra cui non è compresa l’attestazione della situazione debitoria.