Il Fondo indennità di risoluzione del rapporto (Firr) comprende i contributi che vengono accantonati dalle imprese mandanti a favore dei propri agenti di commercio. I contributi Firr vengono versati all’Enasarco. Nel momento in cui cessa il mandato di agenzia, l’Enasarco liquida all’agente i contributi accantonati. Se il mandato di un agente cessa nell’arco dell’anno solare ancora in corso, il Fondo indennità di risoluzione rapporto deve essere liquidato dall’impresa stessa direttamente all’agente.
I requisiti delle aziende e degli agenti per il contributo Firr
I requisiti previsti per le aziende in merito al contributo Firr consistono:
- nell’effettuare la prima iscrizione a Enasarco. L’iscrizione fa ottenere all’azienda il “numero di posizione” che identifica proprio le aziende mandanti;
- nell’aver conferito minimo un mandato di rappresentanza commerciale o di agenzia.
Gli agenti destinatari dei contributi Firr, invece, possono operare in forma individuale, in forma di società di persone (come società in accomandita semplice o società in nome collettivo) o in forma di società di capitale (società per azione, società a responsabilità limitata).
Pagamento annuale del Firr
Gli importi da versare a titolo di contributi Firr vengono calcolati in funzione delle provvigioni liquidate nell’anno solare precedente, del tipo di mandato con il quale lavora l’agente (monomandatario o plurimandatario) e della durata del mandato in mesi. Il calcolo, dunque, deve essere fatto sulla base di determinati scaglioni e il pagamento avviene annualmente. Le imprese, infatti, versano il Firr alla Fondazione Enasarco alla scadenza del 31 marzo dell’anno successivo. Ad esempio, entro il 31 marzo 2021 dovrà essere pagato il Firr del 2020.
Aliquote Firr
Le aliquote del Firr sono stabilite anno per anno nelle seguenti percentuali e per i seguenti scaglioni:
- per i monomandatari, il 4% sulle provvigioni fino a 12,400 euro all’anno. La stessa percentuale è pagata dai plurimandatari sulle provvigioni fino a 6.200 euro all’anno;
- per i monomandatari l’aliquota è del 2% per la quota delle provvigioni tra i 12.400,01 e i 18.600 euro all’anno. La stessa percentuale è pagata dai plurimandatari per le quote delle provvigioni tra i 6.200,01 e 9.300 euro all’anno;
- l’aliquota dell’1% è pagata dai monomandatari sulle provvigioni oltre i 18.600,01 euro all’anno. La stessa percentuale è pagata dai plurimandatari per le quote di provvigioni al di sopra dei 9.300,01 euro all’anno.
Calcolo delle quote del Firr
Volendo calcolare quale sarà la quota del Firr per un agente plurimandatario che abbia lavorato continuativamente dal 1° gennaio al 31 dicembre e con un totale di provvigioni nell’anno pari a 7.800 euro occorrerà considerare percentuali e scaglioni. Dunque, la quota che ricade nel primo scaglione fino a 6.200 euro dovrà essere moltiplicata per il 4% con risultato pari a 248 euro. La quota in questo caso è totale perché le provvigioni superano il limite della quota stessa. La quota che eccede il primo scaglione (ovvero 7.800 – 6.200 = 1.600 euro) dovrà essere moltiplicata per la relativa percentuale, ovvero il 2%. Dunque 1.600 x 2% = 32 euro. Pertanto, il contributo totale Firr dovuto è pari a 248 + 32 euro = 280 euro.
Calcolo Firr per mandato inferiore all’anno solare
Se il rapporto tra l’azienda e l’agente non inizia il 1° gennaio, ma nel corso dell’anno, occorre ridurre gli scaglioni in proporzione ai mesi di durata del rapporto nell’anno solare. Ad esempio, se un agente plurimandatario inizia il mandato il 31 agosto e nell’anno solare percepisce un totale provvigioni pari a 6.000 euro, è necessario considerare solo i mesi effettivi, ovvero agosto, settembre, ottobre, novembre e dicembre. Il mese va considerato per intero anche se si lavora un solo giorno. Quindi gli scaglioni si calcolo per i 5 dodicesimi dell’anno solare e diventano:
- 6.200 euro per 5/12 = 2.583,34 euro, scaglione sul quale si applica il 4%;
- lo scaglione da 6.200,01 e 9.300,00 diventa da 2.583,35 a 3.875,00 euro applicando i 5/12. Lo scaglione è moltiplicato per la percentuale del 2%;
- il successivo scaglione delle provvigioni da 9.300,01 euro si riduce a partire da 3.875,01 sul quale si applica l’1%.
Caso di agente con mandato conferito nel corso dell’anno solare
Nel caso in esame, dunque, sui 6.000 euro delle provvigioni guadagnate nei 5 mesi verranno applicate le seguenti percentuali:
- fino a 2.583,34 euro il 4% = 103,34 euro. Il primo scaglione si prende per intero essendo il totale delle provvigioni maggiore al limite dello scaglione stesso;
- secondo scaglione, 3.875,00 – 2.583,34 = 1291,66 euro. La percentuale del 2% fa 25,83 euro. Anche il secondo scaglione si calcola per intero;
- terzo scaglione, 6.000 – 3.875,00 = 2.125 euro x 1% = 21,25 euro;
- sommando i tre risultati (103,34 + 25,83 + 21,25) si ottiene il contributo totale, pari a 150,42 euro.
Come si versa il contributo Firr?
Il sito Enasarco offre la possibilità di utilizzare anche un calcolatore per determinare quale sia l’importo Firr da versare entro il 31 marzo di ogni anno. Per versare il contributo Firr è necessario entrare nell’area riservata dello stesso sito, all’interno della quale l’impresa preponente compila la distinta on line. Inserendo le provvigioni guadagnate dagli agenti, il sistema restituirà in automatico il calcolo dei contributi dovuti. Per il versamento si può scegliere di:
- pagare con bollettino bancario Mav. È questo il pagamento classico che il sistema propone;
- utilizzare in alternativa l’addebito su conto corrente bancario.