Chi vuole ottenere liquidità solitamente si reca presso intermediari come banche e altri soggetti abilitati, questi, prima di concedere il denaro fanno un’indagine presso le centrali rischi e tra queste vi è quella della Banca d’Italia. Purtroppo se vi sono segnalazioni negative è difficile ottenere credito, ma cosa fare se in realtà la segnalazione è errata? Ecco come ottenere la cancellazione dalla Centrale Rischi della Banca d’Italia.
La segnalazione: premessa
Abbiamo visto nel precedente articolo, che puoi visionare QUI, che persone fisiche e giuridiche che chiedono finanziamenti di importo superiore alla soglia di segnalazione, oppure che hanno uno scoperto superiore a 250 euro, vengono inseriti nel data base del Centrale Rischi gestita dalla Banca d’Italia (segnalazione a sofferenza). I dati si aggiornano ogni mese, quindi nel momento in cui il finanziamento scende sotto la soglia, oppure il soggetto segnalato riprende pagamenti regolari, l’intermediario/creditore non deve più segnalare quel determinato credito.
Si è anticipato nel precedente articolo che i dati relativi a una determinata persona (fisica o giuridica) possono essere richiesti dagli stessi soggetti abilitati a segnalare, ma solo nel caso in cui abbiano ricevuto la richiesta di un finanziamento e quindi, in via precauzionale, effettuano la richiesta prima di concedere credito al fine di valutare la solvibilità del richiedente. I dati che possono essere mostrati sono relativi agli ultimi 3 anni antecedenti alla richiesta di accesso ai dati. Questo implica che colui che ha estinto regolarmente un finanziamento o che ha sanato la propria posizione, ha diritto, trascorsi 36 mesi, a che siano cancellate le sue posizioni, ma cosa fare se ci si accorge che è attiva una segnalazione sebbene il credito sia estinto, sia sotto la soglia o la segnalazione è errata?
Come verificare la propria posizione presso la Centrale Rischi
Colui che decide di chiedere un prestito e ottiene un rifiuto motivato dalle segnalazioni presso la banca dati della Centrale Rischi della Banca d’Italia per verificare la propria posizione può semplicemente richiedere alla stessa Centrale quali dati detiene sul proprio conto. Se si accorge che le segnalazioni sono inesatte, oppure che non vi è stata una cancellazione già maturata, può ovviamente chiedere la rettifica.
La prima cosa da dire è che la cancellazione dalla banca dati della Centrale Rischi della Banca d’Italia può essere richiesta anche nel caso in cui ci sia una segnalazione errata o abusiva da parte dell’ente che ha segnalato il credito. Occorre ricordare infatti che la Corte di Cassazione ha stabilito che non ci può essere iscrizione di una segnalazione a sofferenza senza preavviso e che comunque non basta un semplice ritardo per attivare la segnalazione, ma è necessario valutare la situazione complessiva del debitore.
A chi rivolgersi per ottenere la cancellazione dalla Centrale Rischi
In questi casi non occorre rivolgersi alla Banca d’Italia che non ha alcuna responsabilità sulle segnalazioni e non ha l’obbligo di controllarle, cosa che sarebbe impossibile fare. Di conseguenza il cliente segnalato deve rivolgersi alla banca/ istituto di credito o altro intermediario al fine di richiedere la cancellazione della segnalazione alla Centrale Rischi della Banca d’Italia. Si può fare questa richiesta recandosi personalmente alla filiale e segnalando l’errore.
Nel caso in cui la situazione sia controversa e quindi la banca ritenga di non dover cancellare la segnalazione, è necessario iniziare una procedura formale. La prima tappa è inviare una richiesta scritta con l’uso di un modulo di cancellazione Centrale Rischi Banca d’Italia, lo stesso deve essere inviato al segnalatore tramite Raccomandata con Ricevuta di Ritorno, oppure tramite PEC.
Nel caso in cui non vi fosse alcun riscontro, può essere necessario rivolgersi a un arbitro bancario o finanziario che risolva la questione. Se neanche in tale sede si riesce a trovare una soluzione, è consigliato segnalare il problema alla Consob e, infine, rivolgersi al tribunale per ottenere un provvedimento d’urgenza ex articolo 700 del codice di procedura civile. Si tratta di un provvedimento cautelare che mira all’immediata cancellazione della segnalazione a causa dei danni che possono derivare dalla segnalazione stessa. In seguito viene intrapresa un’azione ordinaria che mira a determinare se effettivamente c’è stato un errore nella segnalazione, se la stessa è inesatta oppure se sono decorsi 36 mesi dall’ultima segnalazione.
La Banca d’Italia quando riceve la comunicazione che c’è stato un errore nella segnalazione da parte di un intermediario, procede immediatamente alla correzione degli stessi. Non solo, ne dà comunicazione anche agli altri intermediari che avevano ricevuto i dati errati su un soggetto richiedente credito.